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#54 - L'illusione del market timing
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In questo episodio, Matteo Cadei e Paolo Di Domenico spiegano perché fare market timing - ossia cercare il tempismo giusto per entrare e uscire dai mercati - non sia una strategia sostenibile per i propri investimenti.
Comprare ai minimi e vendere ai massimi ogni volta; in breve, il sogno di ogni investitore. Troppo bello, però, per essere vero; questa ambizione molto allettante in teoria si scontra con la pratica.
Dopo anni di mercati estremamente rialzisti e ribassi che vengono immediatamente assorbiti, "buy the dip" ("compra il ribasso" in ogni circostanza) sembra essere diventata la parola d'ordine.
Prevedere le fluttuazioni di mercato sembra facile con il sennò di poi, ma la verità è che gli scenari ribassisti possono essere anche molto più duraturi e severi di quelli sperimentati brevemente nel 2020; e in quei casi, senza una strategia solida, si finisce preda di scelte casuali e dettate dall'emotività.
Inoltre, fare previsioni sulla base delle informazioni che si sentono è molto rischioso perché spesso ciò che conta è coperto dal rumore di fondo delle notizie superflue e fuorvianti.
Ma allora il market timing è sempre deleterio? Non necessariamente; può essere adatto, ad esempio, ad una componente più speculativa, da gestire però con molta oculatezza.
In questo episodio:
- 03:00 Che cos’è il market timing
- 11:00 L’effetto dei rialzi poderosi dell’ultimo anno
- 17:00 L’impatto del senno di poi
- 27:00 La difficoltà di ottenere informazioni significative
- 40:00 L’utilità di un approccio più equilibrato
- 48:00 Il pericolo di perdersi i giorni migliori
- 55:00 Come inserire il market timing in una parte della strategia
271 episodi
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In questo episodio, Matteo Cadei e Paolo Di Domenico spiegano perché fare market timing - ossia cercare il tempismo giusto per entrare e uscire dai mercati - non sia una strategia sostenibile per i propri investimenti.
Comprare ai minimi e vendere ai massimi ogni volta; in breve, il sogno di ogni investitore. Troppo bello, però, per essere vero; questa ambizione molto allettante in teoria si scontra con la pratica.
Dopo anni di mercati estremamente rialzisti e ribassi che vengono immediatamente assorbiti, "buy the dip" ("compra il ribasso" in ogni circostanza) sembra essere diventata la parola d'ordine.
Prevedere le fluttuazioni di mercato sembra facile con il sennò di poi, ma la verità è che gli scenari ribassisti possono essere anche molto più duraturi e severi di quelli sperimentati brevemente nel 2020; e in quei casi, senza una strategia solida, si finisce preda di scelte casuali e dettate dall'emotività.
Inoltre, fare previsioni sulla base delle informazioni che si sentono è molto rischioso perché spesso ciò che conta è coperto dal rumore di fondo delle notizie superflue e fuorvianti.
Ma allora il market timing è sempre deleterio? Non necessariamente; può essere adatto, ad esempio, ad una componente più speculativa, da gestire però con molta oculatezza.
In questo episodio:
- 03:00 Che cos’è il market timing
- 11:00 L’effetto dei rialzi poderosi dell’ultimo anno
- 17:00 L’impatto del senno di poi
- 27:00 La difficoltà di ottenere informazioni significative
- 40:00 L’utilità di un approccio più equilibrato
- 48:00 Il pericolo di perdersi i giorni migliori
- 55:00 Come inserire il market timing in una parte della strategia
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