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DopoGP F1 2022, SPA Max Verstappen è su un altro pianeta...

59:40
 
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Nuova impresa a Spa di Max Verstappen, che partendo dal fondo della griglia è riuscito a vincere, con una prestazione impressionante che entra di diritto nella storia della Formula 1, effettuando la rimonta più veloce di sempre. La grande gara dell'olandese oltre che del suo talento, è merito della RB18, che a Spa è stata superiore in tutte le condizioni alla Ferrari, e per la prima volta in questa stagione è nettamente piu' veloce della F1-75. Sergio Perez ha completato la prova di forza e la doppietta della Red Bull, non riuscendo a contrastare Verstappen, tagliando il traguardo con un distacco di diciotto secondi. Per la Ferrari quella in Belgio è la sconfitta più pesante della stagione, nonostante avesse sacrificato le qualifiche per la gara ed era convinta con il caldo di poter ribaltare la situazione, ed invece ha sofferto per tutta la corsa di usura gomme, con Carlos Sainz che è riuscito a difendere il gradino più basso del podio, precedendo George Russell. Ancora peggio è andata a Charles Leclerc, condizionato dalla visiera a strappo di Verstappen finita nella presa del freno anteriore destro, ed ha visto vanificare la sua rimonta per la decisione della Ferrari di cambiargli le gomme per tentare il giro veloce a due giri dalla bandiera a scacchi, ed invece è stato penalizzato di cinque secondi per aver superato i limiti di velocità nella corsia dei box.
La gara per la Ferrari sembrava essere iniziata bene, con Sainz che in partenza ha difeso la prima posizione e allungare su Perez. Invece lo spagnolo fin dai primi giri ha iniziato ad andare in crisi con le gomme, che l'hanno costretto ad alzare il suo passo e a dover anticipare la sosta. Problemi inaspettati per la Ferrari, che in qualifica aveva giustificato il distacco di sei decimi presi da Verstappen, con la scelta di andare su un assetto mirato per la gara, aumentando rispetto a Venerdì il carico aerodinamico. All'inseguimento di Sainz oltre a Perez arrivava Verstappen, che aveva già dato una prima dimostrazione della sua superiorità, girando sugli stessi tempi dello spagnolo nonostante i tanti piloti superati. La Mercedes ancora una volta in gara si trasforma, con Russell che a parità di mescola ha avuto nel primo stint un passo di due decimi più lento di Sainz. Invece Leclerc è costretto a ricostruire la gara con una serie di sorpassi che lo riportano in zona punti.
Lo show di Verstappen prosegue all'inizio del secondo stint, e dopo aver inflitto un secondo e due a Sainz lo supera, andando al comando della gara. Da quel momento Verstappen martella sull'1.52 basso, passo che solo lui riuscirà a tenere, mentre i suoi avversari non riescono ad avvicinare quei tempi. Invece Sainz è sempre più in difficoltà e lento, ed oltre a vedere andare in fuga Verstappen e Perez, è più lento anche di Russell che si avvicina. Il grande campanello d'allarme per la Rossa della gara di Spa, è che la F1-75 perdeva dalle Red Bull e da Russell nel T2, settore caratterizzato da molte curve punto forte della Ferrari. Proprio il gap accusato in questo tratto di pista può essere spiegato dalla direttiva TD39, ma la controprova si avrà a Zandvoort pista nella quale il carico aerodinamico sarà fondamentale, anche perchè Leclerc ha avuto un ritmo migliore del compagno di squadra.
Verstappen vola anche nel terzo stint, rifilando sotto la bandiera a scacchi diciotto secondi a Perez. Alle loro spalle Sainz che sembrava essere sempre in crisi con le gomme, chiedendo al suo ingegnere se era possibile fare un'altra sosta, visto che perdeva quattro decimi al giro da Russell, ed invece nel finale è riuscito a migliorare i suoi tempi ed allungare e mettere al sicuro il podio. Sainz salvava la gara Ferrari, che con Leclerc commetteva un altro errore di strategia, facendogli effettuare il pit stop quando non aveva il margine per stare davanti ad Alonso, e dopo aver riconquistato la quinta posizione a poche curve dal traguardo, viene penalizzato di cinque secondi e retrocesso in sesta posizione.
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La gara per la Ferrari sembrava essere iniziata bene, con Sainz che in partenza ha difeso la prima posizione e allungare su Perez. Invece lo spagnolo fin dai primi giri ha iniziato ad andare in crisi con le gomme, che l'hanno costretto ad alzare il suo passo e a dover anticipare la sosta. Problemi inaspettati per la Ferrari, che in qualifica aveva giustificato il distacco di sei decimi presi da Verstappen, con la scelta di andare su un assetto mirato per la gara, aumentando rispetto a Venerdì il carico aerodinamico. All'inseguimento di Sainz oltre a Perez arrivava Verstappen, che aveva già dato una prima dimostrazione della sua superiorità, girando sugli stessi tempi dello spagnolo nonostante i tanti piloti superati. La Mercedes ancora una volta in gara si trasforma, con Russell che a parità di mescola ha avuto nel primo stint un passo di due decimi più lento di Sainz. Invece Leclerc è costretto a ricostruire la gara con una serie di sorpassi che lo riportano in zona punti.
Lo show di Verstappen prosegue all'inizio del secondo stint, e dopo aver inflitto un secondo e due a Sainz lo supera, andando al comando della gara. Da quel momento Verstappen martella sull'1.52 basso, passo che solo lui riuscirà a tenere, mentre i suoi avversari non riescono ad avvicinare quei tempi. Invece Sainz è sempre più in difficoltà e lento, ed oltre a vedere andare in fuga Verstappen e Perez, è più lento anche di Russell che si avvicina. Il grande campanello d'allarme per la Rossa della gara di Spa, è che la F1-75 perdeva dalle Red Bull e da Russell nel T2, settore caratterizzato da molte curve punto forte della Ferrari. Proprio il gap accusato in questo tratto di pista può essere spiegato dalla direttiva TD39, ma la controprova si avrà a Zandvoort pista nella quale il carico aerodinamico sarà fondamentale, anche perchè Leclerc ha avuto un ritmo migliore del compagno di squadra.
Verstappen vola anche nel terzo stint, rifilando sotto la bandiera a scacchi diciotto secondi a Perez. Alle loro spalle Sainz che sembrava essere sempre in crisi con le gomme, chiedendo al suo ingegnere se era possibile fare un'altra sosta, visto che perdeva quattro decimi al giro da Russell, ed invece nel finale è riuscito a migliorare i suoi tempi ed allungare e mettere al sicuro il podio. Sainz salvava la gara Ferrari, che con Leclerc commetteva un altro errore di strategia, facendogli effettuare il pit stop quando non aveva il margine per stare davanti ad Alonso, e dopo aver riconquistato la quinta posizione a poche curve dal traguardo, viene penalizzato di cinque secondi e retrocesso in sesta posizione.
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