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Assegno unico universale per i figli minori e se studenti fino ai 21 anni di età

4:14
 
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Buongiorno da Gabriella e benvenuti a fisco relax,
come ormai tutti saprete è stato finalmente approvato dal Consiglio dei Ministri L'ASSEGNO UNICO UNIVERSALE PER I FIGLI MINORI E SE STUDENTI FINO AI 21 ANNI DI ETA'
L'assegno entrerà in vigore nel 2022.e sarà erogato a partire dal mese di marzo.
La durata è dal 7 ° mese di gravidanza fino a 21 anni del figlio, se il figlio sarà ancora a carico, con possibile corresponsione dell'importo direttamente al figlio maggiorenne se studia fuori sede.
L'assegno unico avrà validità dal 1 marzo fino al 28 febbraio dell'anno successivo. Perciò ogni anno si dovrà richiedere l'ISEE e ripresentare la domanda.
Questo assegno andrà a rimpiazzare
gli assegni al nucleo per figli minori;
le detrazioni Irpef sui figli a carico;
gli assegni per le famiglie numerose;
il Bonus Bebè;
il premio alla nascita;
il fondo natalità per le garanzie sui prestiti.
E' chiaro che l'assegno unico elimina soltanto le detrazioni per i minori, per gli studenti fino a 21 anni e per i figli disabili. Restano le detrazioni per i figli over 21 , per il coniuge e per gli altri familiari a carico.
A chi spetta l’assegno unico nel caso in cui i genitori del figlio non convivano sotto lo stesso tetto?
Il decreto attuativo approvato in Consiglio dei Ministri spiega che:
“L’assegno unico universale spetta nell’interesse del figlio in parti uguali a chi esercita la responsabilità genitoriale“.
Ciò vuol dire che l’assegno unico spetta a entrambi i genitori, anche quando questi non sono conviventi o risultano separati o divorziati. La responsabilità genitoriale, infatti, non viene meno neppure in caso di divorzio o separazione: l’unico caso in cui si perde è quando è il giudice a stabilirlo espressamente.
Solamente nel caso di affidamento esclusivo, quindi, l’assegno spetta al genitore affidatario, sempre che non sia stato raggiunto un accordo tra le parti.
È importante, però, specificare una cosa: per averne diritto entrambi è necessario che tutti e due i genitori presentino la domanda: qualora vengano entrambe accettate, la quota di assegno unico spetterà in egual misura a entrambi i genitori.
Comunque vi consiglio di rivolgersi ai Patronati per verificare il vostro caso evitando la possibilità che non venga accettato dall'INPS.
Vediamo come si fa ad ottenerlo:
Innanzi tutto a partire da gennaio è necessario richiedere l'ISEE in quanto è la base di partenza per determinare l'importo dell'assegno.
Una volta in possesso del calcolo ISEE la domanda dell'assegno può essere presentata direttamente sul sito dell'INPS con SPID o carta d'identità elettronica o carta dei servizi, oppure rivolgendosi ai Patronati.
In sintesi: ci si può rivolgere ai CAF per la richiesta ISEE e ai Patronati per la presentazione della domanda.
In questa mia chiacchierata vi risparmio calcoli dati e tabelle, ma vi mando il link di siti specializzati che vi aiuteranno a fare una previsione sull'importo del vostro assegno unico.
Per oggi vi saluto e alla prossima.
https://www.informazionefiscale.it/assegno-unico-2022-come-funziona-importo-requisiti-novita
https://www.fiscoetasse.com/rassegna-stampa/28886-assegno-unico-2022-decreto-approvato-ecco-regole-e-importi.html
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L'assegno entrerà in vigore nel 2022.e sarà erogato a partire dal mese di marzo.
La durata è dal 7 ° mese di gravidanza fino a 21 anni del figlio, se il figlio sarà ancora a carico, con possibile corresponsione dell'importo direttamente al figlio maggiorenne se studia fuori sede.
L'assegno unico avrà validità dal 1 marzo fino al 28 febbraio dell'anno successivo. Perciò ogni anno si dovrà richiedere l'ISEE e ripresentare la domanda.
Questo assegno andrà a rimpiazzare
gli assegni al nucleo per figli minori;
le detrazioni Irpef sui figli a carico;
gli assegni per le famiglie numerose;
il Bonus Bebè;
il premio alla nascita;
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E' chiaro che l'assegno unico elimina soltanto le detrazioni per i minori, per gli studenti fino a 21 anni e per i figli disabili. Restano le detrazioni per i figli over 21 , per il coniuge e per gli altri familiari a carico.
A chi spetta l’assegno unico nel caso in cui i genitori del figlio non convivano sotto lo stesso tetto?
Il decreto attuativo approvato in Consiglio dei Ministri spiega che:
“L’assegno unico universale spetta nell’interesse del figlio in parti uguali a chi esercita la responsabilità genitoriale“.
Ciò vuol dire che l’assegno unico spetta a entrambi i genitori, anche quando questi non sono conviventi o risultano separati o divorziati. La responsabilità genitoriale, infatti, non viene meno neppure in caso di divorzio o separazione: l’unico caso in cui si perde è quando è il giudice a stabilirlo espressamente.
Solamente nel caso di affidamento esclusivo, quindi, l’assegno spetta al genitore affidatario, sempre che non sia stato raggiunto un accordo tra le parti.
È importante, però, specificare una cosa: per averne diritto entrambi è necessario che tutti e due i genitori presentino la domanda: qualora vengano entrambe accettate, la quota di assegno unico spetterà in egual misura a entrambi i genitori.
Comunque vi consiglio di rivolgersi ai Patronati per verificare il vostro caso evitando la possibilità che non venga accettato dall'INPS.
Vediamo come si fa ad ottenerlo:
Innanzi tutto a partire da gennaio è necessario richiedere l'ISEE in quanto è la base di partenza per determinare l'importo dell'assegno.
Una volta in possesso del calcolo ISEE la domanda dell'assegno può essere presentata direttamente sul sito dell'INPS con SPID o carta d'identità elettronica o carta dei servizi, oppure rivolgendosi ai Patronati.
In sintesi: ci si può rivolgere ai CAF per la richiesta ISEE e ai Patronati per la presentazione della domanda.
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Per oggi vi saluto e alla prossima.
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