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J-TACTICS - Il giustiziere della notte (S04 E19)

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Il titolo della diciannovesima puntata della quarta stagione di J-TACTICS, trae spunto da​​ "Il giustiziere della notte", (Death Wish) che è un film del 1974 diretto da Michael Winner, tratto dal romanzo omonimo di Brian Garfield del 1972.
New York, anni '70, Paul Kersey (Charles Bronson) è un ricco architetto da poco trasferitosi con la famiglia nella Grande Mela e lavora in un prestigioso studio.
Una sera accade quello che cambierà per sempre la sua vita: tre teppisti, fingendosi fattorini di un supermercato, irrompono nella sua abitazione uccidendo la moglie e violentando la figlia Carol, che per il trauma finisce in una casa di cura per malattie mentali.
Paul è stravolto dal dolore e realizza che la polizia non riuscirà mai a trovare i tre aggressori.
Cresce in lui un desiderio spasmodico di giustizia, alimentato da una rabbia vendicatrice.
Nel frattempo viene inviato per lavoro a Tucson, in Arizona.
Lì assiste, in un finto villaggio western, alla ricostruzione di una battaglia tra sceriffo e fuorilegge.
Così nasce in lui l'idea di combattere la delinquenza al modo dei pionieri: sparando senza pietà.
Paul comincia la sua nuova vita da giustiziere, vagando senza sosta nella notte con in tasca una pistola in cerca della sua vendetta e di criminali da giustiziare divenendo, agli occhi dell'opinione pubblica, un vero e proprio eroe.
Facendo la nostra solita trasposizione dalla cinematografia al mondo del calcio, ed in modo particolare alle vicende juventine, potremo utilizzare il titolo e le vicende narrate nella pellicola per analizzare il match di andata degli ottavi di Champions League andato in scena allo Estadio de la Cerámica tra il "Sottomarino Giallo" del Villarreal e i bianconeri della Juventus.
Partita estremamente attesa in quel di Torino, non solo per il rapporto sempre particolare, tendente allo psicodramma, della squadra bianconera con la cd. coppa dalle grandi orecchie, ma anche per i risultati deludenti degli ultimi due anni, dove la Juve è stata sempre inopinatamente eliminata da squadre sulla carta più deboli proprio negli ottavi di finale.
In una sfida così ricca di pathos per svariate ragioni, altra situazione carica di significato era l'esordio del serbo, e punta di diamante della Juventus, Dusan Vlahovic nella più importante competizione per club a livello continentale.
Un esordio atteso, dai tifosi, dallo stesso giocatore e da una certa consorteria o cricca di soloni secondo i quali il giocatore slavo avrebbe potuto patire la pressione di una competizione nella quale era ancora vergine.
Dusan zittisce i suoi presunti detrattori da par suo, da bomber dotato di classe cristallina.
Chirurgico, veloce, fulmineo, vendicativo nei confronti di chi lo riteneva ancora acerbo o peggio non all'altezza.
"Un giustiziere della notte", in quel di Vila-Real, così come il protagonista della pellicola da cui trae spunto l'odierna puntata di J-TACTICS.
Non poteva esserci esordio in Champions League migliore per Dusan Vlahovic che contro i gialli del Villarreal ci mette appena 31 secondi per trovare il suo primo gol nella prestigiosa competizione europea per club.
Gli è bastato un solo pallone toccato, per controllarlo di petto facendo fuori due difensori avversari e incrociare con il destro, non il suo piede preferito, per battere il portiere spagnolo e portare in vantaggio i bianconeri.
Deve quindi essere aggiornato a due il conto ufficiale dei suoi gol in maglia bianconera (dopo la rete all'esordio contro il Verona in campionato e aver indotto all'autogol decisivo Tressoldi che ha permesso di battere il Sassuolo in Coppa Italia).
Una rete, quella messa a segno all'Estadio de la Ceramica, che di fatto respinge le critiche piovutegli addosso dopo la prestazione opaca nel derby con il Torino, dove è stato annullato da Bremer.
Sul palcoscenico più importante d'Europa Dusan Vlahovic si prende quindi subito la sua rivincita e non fa nulla per nasconderlo, l'esultanza polemica (facendo con le mani il chiaro gesto per dire "Parlate, parlate pure") infatti sembra essere proprio rivolta a chi, dopo la prima stecca in maglia bianconera, non ha perso l'occasione per criticarlo.
Critiche a cui il ventiduenne di Belgrado risponde nell'unico modo che conosce, tornando immediatamente a segnare, dopo soli 31 secondi dall'inizio del match.
Vendicativo, preciso e implacabile come il Charles Bronson della pellicola di Michael Winner.
"Giustiziere" nella notte spagnola.
Se l'esultanza appare essere una risposta ai critici e gli scettici, il suo primo gol in Champions League, per il modo in cui è stato realizzato sembra essere invece una risposta al suo allenatore Massimiliano Allegri.
Un controllo perfetto di petto su un pallone difficile che gli arrivava dalle spalle e una chirurgica e potente conclusione di destro per trovare il gol che sblocca in un lampo la partita.
Niente male per uno a cui il tecnico livornese fin dal suo arrivo alla Juve rimprovera il fatto di avere delle difficoltà nel controllare la palla e nell'utilizzo del piede meno congeniale.
Una rete che inoltre lo fa entrare immediatamente nella storia della squadra bianconera, Vlahovic è infatti il giocatore della Juventus che ha impiegato meno tempo (appena 31 secondi) a segnare il suo primo gol in Coppa dei Campioni/Champions League oltre ad essere il primo calciatore bianconero a segnare all'esordio nella fase a eliminazione diretta della moderna Champions League.
Purtroppo i troppi errori difensivi commessi dai bianconeri ed un secondo tempo meno intenso rispetto alla prima frazione di gioco, permettono agli spagnoli di trovare la rete del pareggio con Parejo.
Risultato che resta sull'1-1 e rinvio di fatto di tutti i discorsi qualificazione alla gara di ritorno che andrà in scena il 16 marzo all'Allianz Stadium di Torino.
Dove il "Giustiziere" Dusan sarà ancora armato e pronto a fare fuoco, senza pietà, senza paura.
Diteci la vostra, interagiremo con voi in chat live! ​ ​
Ecco i link dei nostri social:
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New York, anni '70, Paul Kersey (Charles Bronson) è un ricco architetto da poco trasferitosi con la famiglia nella Grande Mela e lavora in un prestigioso studio.
Una sera accade quello che cambierà per sempre la sua vita: tre teppisti, fingendosi fattorini di un supermercato, irrompono nella sua abitazione uccidendo la moglie e violentando la figlia Carol, che per il trauma finisce in una casa di cura per malattie mentali.
Paul è stravolto dal dolore e realizza che la polizia non riuscirà mai a trovare i tre aggressori.
Cresce in lui un desiderio spasmodico di giustizia, alimentato da una rabbia vendicatrice.
Nel frattempo viene inviato per lavoro a Tucson, in Arizona.
Lì assiste, in un finto villaggio western, alla ricostruzione di una battaglia tra sceriffo e fuorilegge.
Così nasce in lui l'idea di combattere la delinquenza al modo dei pionieri: sparando senza pietà.
Paul comincia la sua nuova vita da giustiziere, vagando senza sosta nella notte con in tasca una pistola in cerca della sua vendetta e di criminali da giustiziare divenendo, agli occhi dell'opinione pubblica, un vero e proprio eroe.
Facendo la nostra solita trasposizione dalla cinematografia al mondo del calcio, ed in modo particolare alle vicende juventine, potremo utilizzare il titolo e le vicende narrate nella pellicola per analizzare il match di andata degli ottavi di Champions League andato in scena allo Estadio de la Cerámica tra il "Sottomarino Giallo" del Villarreal e i bianconeri della Juventus.
Partita estremamente attesa in quel di Torino, non solo per il rapporto sempre particolare, tendente allo psicodramma, della squadra bianconera con la cd. coppa dalle grandi orecchie, ma anche per i risultati deludenti degli ultimi due anni, dove la Juve è stata sempre inopinatamente eliminata da squadre sulla carta più deboli proprio negli ottavi di finale.
In una sfida così ricca di pathos per svariate ragioni, altra situazione carica di significato era l'esordio del serbo, e punta di diamante della Juventus, Dusan Vlahovic nella più importante competizione per club a livello continentale.
Un esordio atteso, dai tifosi, dallo stesso giocatore e da una certa consorteria o cricca di soloni secondo i quali il giocatore slavo avrebbe potuto patire la pressione di una competizione nella quale era ancora vergine.
Dusan zittisce i suoi presunti detrattori da par suo, da bomber dotato di classe cristallina.
Chirurgico, veloce, fulmineo, vendicativo nei confronti di chi lo riteneva ancora acerbo o peggio non all'altezza.
"Un giustiziere della notte", in quel di Vila-Real, così come il protagonista della pellicola da cui trae spunto l'odierna puntata di J-TACTICS.
Non poteva esserci esordio in Champions League migliore per Dusan Vlahovic che contro i gialli del Villarreal ci mette appena 31 secondi per trovare il suo primo gol nella prestigiosa competizione europea per club.
Gli è bastato un solo pallone toccato, per controllarlo di petto facendo fuori due difensori avversari e incrociare con il destro, non il suo piede preferito, per battere il portiere spagnolo e portare in vantaggio i bianconeri.
Deve quindi essere aggiornato a due il conto ufficiale dei suoi gol in maglia bianconera (dopo la rete all'esordio contro il Verona in campionato e aver indotto all'autogol decisivo Tressoldi che ha permesso di battere il Sassuolo in Coppa Italia).
Una rete, quella messa a segno all'Estadio de la Ceramica, che di fatto respinge le critiche piovutegli addosso dopo la prestazione opaca nel derby con il Torino, dove è stato annullato da Bremer.
Sul palcoscenico più importante d'Europa Dusan Vlahovic si prende quindi subito la sua rivincita e non fa nulla per nasconderlo, l'esultanza polemica (facendo con le mani il chiaro gesto per dire "Parlate, parlate pure") infatti sembra essere proprio rivolta a chi, dopo la prima stecca in maglia bianconera, non ha perso l'occasione per criticarlo.
Critiche a cui il ventiduenne di Belgrado risponde nell'unico modo che conosce, tornando immediatamente a segnare, dopo soli 31 secondi dall'inizio del match.
Vendicativo, preciso e implacabile come il Charles Bronson della pellicola di Michael Winner.
"Giustiziere" nella notte spagnola.
Se l'esultanza appare essere una risposta ai critici e gli scettici, il suo primo gol in Champions League, per il modo in cui è stato realizzato sembra essere invece una risposta al suo allenatore Massimiliano Allegri.
Un controllo perfetto di petto su un pallone difficile che gli arrivava dalle spalle e una chirurgica e potente conclusione di destro per trovare il gol che sblocca in un lampo la partita.
Niente male per uno a cui il tecnico livornese fin dal suo arrivo alla Juve rimprovera il fatto di avere delle difficoltà nel controllare la palla e nell'utilizzo del piede meno congeniale.
Una rete che inoltre lo fa entrare immediatamente nella storia della squadra bianconera, Vlahovic è infatti il giocatore della Juventus che ha impiegato meno tempo (appena 31 secondi) a segnare il suo primo gol in Coppa dei Campioni/Champions League oltre ad essere il primo calciatore bianconero a segnare all'esordio nella fase a eliminazione diretta della moderna Champions League.
Purtroppo i troppi errori difensivi commessi dai bianconeri ed un secondo tempo meno intenso rispetto alla prima frazione di gioco, permettono agli spagnoli di trovare la rete del pareggio con Parejo.
Risultato che resta sull'1-1 e rinvio di fatto di tutti i discorsi qualificazione alla gara di ritorno che andrà in scena il 16 marzo all'Allianz Stadium di Torino.
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