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J-TACTICS - Non escludo il ritorno (S03 E29)

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Il titolo della ventinovesima puntata della terza stagione di J-TACTICS, trae spunto da:​​ “ Non escludo il ritorno”, è un album discografico del cantautore italiano, il “Maestro” Franco Califano, pubblicato nel 2005.
Con il brano omonimo, contenuto nell’album, l’artista ha partecipato al Festival di Sanremo 2005.
Facendo la nostra solita trasposizione dalla cinematografia al mondo del calcio, ed in modo particolare alle vicende juventine, potremo utilizzare il titolo e le strofe del capolavoro del “Califfo” per ripercorrere un’epopea durata 9 lunghissimi anni.
Un’epopea che ha sancito e consacrato la più lunga striscia di vittorie del titolo tricolore nazionale da parte di una squadra, la Juventus naturalmente.
Un lasso di tempo leggendario in ambito calcistico e sportivo, dal maggio 2012 a quello 2021, dopo 9 scudetti, infatti la compagine bianconera chiude ufficialmente il suo ciclo di campionati vinti consecutivamente.
La vittoria dell’Inter guidata dall’ex bianconero Antonio Conte sul Crotone sancisce matematicamente la fine di un periodo senza precedenti nel calcio italiano, un record che difficilmente sarà eguagliato o superato.
L’Inter ha scucito lo scudetto dal petto della Juventus, l’ha detronizzata, le ha sottratto corona e scettro.
Li deteneva da ben 9 anni consecutivi durante i quali ha dominato in Serie A vincendo altrettanti titoli.
Dopo 3282 giorni finisce ufficialmente, e senza nemmeno andare in campo, l’era dei bianconeri.
Un esito già noto e per il quale mancava solo l’avallo della matematica.
È l’epilogo di una stagione negativa sotto tutti i punti di vista, sotto l’aspetto economico (il bilancio è tale che entro il prossimo 30 giugno servono almeno 100 milioni in plusvalenze) e sotto quello sportivo (l’eliminazione per la seconda edizione consecutiva agli ottavi dalla Champions League).
Una situazione imbarazzante per un club che aveva ben altre ambizioni e adesso, anche alla luce di vicende extra-calcistiche, come il flop della Superlega e societarie, come l’incertezza sulla conferma dell’attuale management, presidente compreso, si ritrova nell’occhio del ciclone.
La realtà è che la Juventus non è mai stata davvero competitiva per il decimo scudetto, ed è rimasta fuori dalla corsa per il tricolore come non accadeva da ben dieci anni.
Il distacco dalla vetta è un buco nero che risucchia ogni cosa.
A 5 giornate dalla conclusione della Serie A l’obiettivo è un altro e spiega bene quali sono le difficoltà incontrate finora, riuscire a restare nelle prime quattro per non perdere (anche) la partecipazione alla Champions League.
Come noto la partecipazione alla massima competizione continentale per club è conditio sine qua non per poter programmare con ambizioni di competitività la prossima stagione.
Nella malaugurata ipotesi in cui ciò non accadesse sarebbe senza alcun ombra di dubbio un’apocalisse a livello economico-finanziario con ovvi riflessi a livello sportivo, con una rosa inevitabilmente ridimensionata e una campagna acquisti di livello infimo.
In definitiva sarebbe come fare un salto all’indietro di ben 10 anni, proprio quando questo ciclo di vittorie ebbe inizio.
Secondo i ben informati tuttavia, con o senza qualificazione alla prossima Champions League sarà comunque rivoluzione a fine stagione.
La terza consecutiva dopo aver detto addio a Massimiliano Allegri (al quale non è stato perdonato il ko ai quarti di Coppa contro l’Ajax e un gioco troppo pragmatico e anche poco esaltante), aver licenziato in tutta fretta Maurizio Sarri (“inallienabile”, così ha definito la squadra dopo l’esonero) e affidato il timone al “debuttante” Andrea Pirlo.
A detta di molti e sempre dei cd. ben informati probabilmente tonerà il tecnico livornese e sarà come tornare alla partenza senza passare dal via. Cambieranno molte cose, a cominciare (forse) dai vertici della dirigenza con Andrea Agnelli che potrebbe passare la mano dopo un decennio e non è detto che resti neanche Cristiano Ronaldo, sempre più scollato nell’ultimo periodo dai colori bianconeri.
Cosa resta di questa stagione crepuscolare?
Un trofeo in bacheca è stato messo, la Supercoppa italiana vinta contro il Napoli, resta poi la finale di Coppa Italia contro l’Atalanta da giocare.
Poco, poco davvero forse per una società che era abituata a chiudere i campionati con largo anticipo e con autorevolezza.
Tuttavia per ovvie ragioni non si può sempre vincere e quindi, come detto, ad una manciata di giornate dalla fine arriva inesorabile (anche) il verdetto della matematica.
È la fine di un’epoca meravigliosa, una cavalcata ininterrotta, dove i tifosi della squadra più gloriosa e titolata d’Italia, hanno potuto godere di vittorie in serie, record raggiunti e migliorati, prestazioni di campioni di valore assoluto che hanno composto di anno in anno la rosa, titoli e trofei, e pochissime delusioni.
È la fine di un’epoca, ribadiamo, ma chi conosce il DNA Bianconero sa che tale fine è anche in maniera ineluttabile l’inizio del lavoro per iniziarne un’altra, chissà magari altrettanto lunga.
Proprio nel momento in cui veniva sancito il passaggio di consegne dalla Juve all’Inter, il presidente Agnelli con un tweet si congratula con l’omologo nerazzurro, in chiusura di esso un monito o forse un avvertimento: “We’ll be back“…ossia torneremo!
Utilizzando le parole del brano che da il titolo all’odierna puntata di J-TACTICS, possiamo anche noi come il presidente ammonire i detrattori della vecchia signora, attenti a voi, perché la Juve sta dicendo: “Non escludo il ritorno”.
A chiunque avesse la pazienza di leggere questo articolo scritto da un umile innamorato della Juventus invitiamo ad ascoltare le strofe meravigliose del maestro Califano e ad immaginare che l’amata alla quale esso si rivolge sia proprio la squadra Bianconera.
Diteci la vostra, interagiremo con voi in chat live! ​
Ecco i link dei nostri social:
CANALE TELEGRAM:
https://t.me/joinchat/AAAAAE2Dp-yj5b1N4SNcMQ
INSTAGRAM:
https://instagram.com/jtactics_?igshid=1fg7nrkzhl2mt
FACEBOOK:
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Con il brano omonimo, contenuto nell’album, l’artista ha partecipato al Festival di Sanremo 2005.
Facendo la nostra solita trasposizione dalla cinematografia al mondo del calcio, ed in modo particolare alle vicende juventine, potremo utilizzare il titolo e le strofe del capolavoro del “Califfo” per ripercorrere un’epopea durata 9 lunghissimi anni.
Un’epopea che ha sancito e consacrato la più lunga striscia di vittorie del titolo tricolore nazionale da parte di una squadra, la Juventus naturalmente.
Un lasso di tempo leggendario in ambito calcistico e sportivo, dal maggio 2012 a quello 2021, dopo 9 scudetti, infatti la compagine bianconera chiude ufficialmente il suo ciclo di campionati vinti consecutivamente.
La vittoria dell’Inter guidata dall’ex bianconero Antonio Conte sul Crotone sancisce matematicamente la fine di un periodo senza precedenti nel calcio italiano, un record che difficilmente sarà eguagliato o superato.
L’Inter ha scucito lo scudetto dal petto della Juventus, l’ha detronizzata, le ha sottratto corona e scettro.
Li deteneva da ben 9 anni consecutivi durante i quali ha dominato in Serie A vincendo altrettanti titoli.
Dopo 3282 giorni finisce ufficialmente, e senza nemmeno andare in campo, l’era dei bianconeri.
Un esito già noto e per il quale mancava solo l’avallo della matematica.
È l’epilogo di una stagione negativa sotto tutti i punti di vista, sotto l’aspetto economico (il bilancio è tale che entro il prossimo 30 giugno servono almeno 100 milioni in plusvalenze) e sotto quello sportivo (l’eliminazione per la seconda edizione consecutiva agli ottavi dalla Champions League).
Una situazione imbarazzante per un club che aveva ben altre ambizioni e adesso, anche alla luce di vicende extra-calcistiche, come il flop della Superlega e societarie, come l’incertezza sulla conferma dell’attuale management, presidente compreso, si ritrova nell’occhio del ciclone.
La realtà è che la Juventus non è mai stata davvero competitiva per il decimo scudetto, ed è rimasta fuori dalla corsa per il tricolore come non accadeva da ben dieci anni.
Il distacco dalla vetta è un buco nero che risucchia ogni cosa.
A 5 giornate dalla conclusione della Serie A l’obiettivo è un altro e spiega bene quali sono le difficoltà incontrate finora, riuscire a restare nelle prime quattro per non perdere (anche) la partecipazione alla Champions League.
Come noto la partecipazione alla massima competizione continentale per club è conditio sine qua non per poter programmare con ambizioni di competitività la prossima stagione.
Nella malaugurata ipotesi in cui ciò non accadesse sarebbe senza alcun ombra di dubbio un’apocalisse a livello economico-finanziario con ovvi riflessi a livello sportivo, con una rosa inevitabilmente ridimensionata e una campagna acquisti di livello infimo.
In definitiva sarebbe come fare un salto all’indietro di ben 10 anni, proprio quando questo ciclo di vittorie ebbe inizio.
Secondo i ben informati tuttavia, con o senza qualificazione alla prossima Champions League sarà comunque rivoluzione a fine stagione.
La terza consecutiva dopo aver detto addio a Massimiliano Allegri (al quale non è stato perdonato il ko ai quarti di Coppa contro l’Ajax e un gioco troppo pragmatico e anche poco esaltante), aver licenziato in tutta fretta Maurizio Sarri (“inallienabile”, così ha definito la squadra dopo l’esonero) e affidato il timone al “debuttante” Andrea Pirlo.
A detta di molti e sempre dei cd. ben informati probabilmente tonerà il tecnico livornese e sarà come tornare alla partenza senza passare dal via. Cambieranno molte cose, a cominciare (forse) dai vertici della dirigenza con Andrea Agnelli che potrebbe passare la mano dopo un decennio e non è detto che resti neanche Cristiano Ronaldo, sempre più scollato nell’ultimo periodo dai colori bianconeri.
Cosa resta di questa stagione crepuscolare?
Un trofeo in bacheca è stato messo, la Supercoppa italiana vinta contro il Napoli, resta poi la finale di Coppa Italia contro l’Atalanta da giocare.
Poco, poco davvero forse per una società che era abituata a chiudere i campionati con largo anticipo e con autorevolezza.
Tuttavia per ovvie ragioni non si può sempre vincere e quindi, come detto, ad una manciata di giornate dalla fine arriva inesorabile (anche) il verdetto della matematica.
È la fine di un’epoca meravigliosa, una cavalcata ininterrotta, dove i tifosi della squadra più gloriosa e titolata d’Italia, hanno potuto godere di vittorie in serie, record raggiunti e migliorati, prestazioni di campioni di valore assoluto che hanno composto di anno in anno la rosa, titoli e trofei, e pochissime delusioni.
È la fine di un’epoca, ribadiamo, ma chi conosce il DNA Bianconero sa che tale fine è anche in maniera ineluttabile l’inizio del lavoro per iniziarne un’altra, chissà magari altrettanto lunga.
Proprio nel momento in cui veniva sancito il passaggio di consegne dalla Juve all’Inter, il presidente Agnelli con un tweet si congratula con l’omologo nerazzurro, in chiusura di esso un monito o forse un avvertimento: “We’ll be back“…ossia torneremo!
Utilizzando le parole del brano che da il titolo all’odierna puntata di J-TACTICS, possiamo anche noi come il presidente ammonire i detrattori della vecchia signora, attenti a voi, perché la Juve sta dicendo: “Non escludo il ritorno”.
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