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J-TACTICS - Sabotatori (S04 E02)

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Il titolo della seconda puntata della quarta stagione di J-TACTICS, trae spunto da: “Sabotatori”, (Saboteur) che è un film del 1942 diretto da Alfred Hitchcock.
Ingiustamente accusato di sabotaggio in una fabbrica dove lavora, Barry Kane riesce a sfuggire alla polizia per dar la caccia al vero sabotatore, un certo Fry.
Durante la fuga, Kane si ritrova nella capanna di un cieco, il quale gli presenta la nipote, Patricia Martin; inizialmente la donna finge di fidarsi di lui, ma in seguito tenta di portarlo dalla polizia.
Tuttavia, ben presto Patricia si convince dell’innocenza di Kane.
I due inseguono il vero sabotatore; trasportati da una carovana carica di artisti da circo arrivano in una città del sale disabitata e, successivamente, a una festa di beneficenza in una ricca casa di New York, per giungere infine in cima alla Statua della Libertà. Nonostante gli sforzi del protagonista per aiutarlo, il colpevole cadrà nel vuoto, ma almeno Barry riuscirà a provare la sua innocenza.
Facendo la nostra solita trasposizione dalla cinematografia al mondo del calcio, ed in modo particolare alle vicende juventine, potremo utilizzare il titolo e le vicende narrate nella pellicola per analizzare il delicato momento del estremo difensore bianconero, il polacco Szczęsny.
Da molti considerato tra i principali artefici (se non l’unico) dello stentato e deludente avvio di stagione della squadra di mister Allegri.
Per molti, quindi Tek con i suoi errori ed incertezze sarebbe uno dei “Sabotatori” della compagine bianconera, relegata in fondo alla classifica con appena un punto in 3 partite.
Una situazione sicuramente impensabile ad inizio stagione, nonostante una squadra probabilmente indebolita dall’addio di Cristiano Ronaldo.
La sconfitta di Napoli ha attivato un ulteriore campanello d’allarme alla Continassa, il mantra di Allegri è abbassare la testa e lavorare, non a caso allo stadio Diego A. Maradona nessun giocatore ha parlato oltre Chiellini, nelle ore successive nessuno ha poi postato alcun messaggio sui social network.
Un silenzio mediatico che testimonia il delicato momento vissuto dalla Juve.
Dopo l’amara trasferta partenopea gli ex campioni d’Italia volano in Svezia in casa del Malmoe per il primo match del girone eliminatorio di Champions League.
Nonostante il clima pesante venutosi a creare intorno al portiere polacco, la Juve si presenta in Svezia con una rosa più profonda di quella portata a Napoli, recuperando sudamericani lasciati a riposo.
Tra i pali ancora Wojciech Szczesny, nonostante i disastri di questo inizio campionato.
Una scelta che in realtà non deve sorprendere.
Sul tema Allegri non ha lasciato margini di dubbio nel dopo partita di Napoli dichiarando:
“È il nostro portiere titolare e continuerà ad esserlo, martedì sarà tra i pali della Juve”.
Il tecnico livornese è stato quindi effettivamente di parola.
Al momento la posizione di Szczęsny non pare essere in discussione con una piena fiducia nei suoi confronti manifestata dal tecnico e dalla società.
I tifosi bianconeri tuttavia non sono esattamente dello stesso avviso, invocando Perin titolare, ma anche rimpiangendo l’eterno Gigi Buffon, che a 43 anni sta già facendo vedere a Parma che fuoriclasse sia nonostante la sua veneranda età.
Molto si è detto sulla volontà del portiere toscano di abbracciare una nuova sfida che gli restituisse motivazioni, anche se recentemente un noto quotidiano ha svelato che invece Buffon avrebbe lasciato la Juve proprio per la considerazione del valore di Szczesny: ovvero che non se la sentisse più di fare il secondo ad uno con un rendimento inferiore al suo, come peraltro certificato in maniera chiara dal finale della scorsa stagione, quando lo stesso Pirlo pur avendo giurato che Szczesny sarebbe stato decisivo nello spareggio Champions di Napoli si affidò in quel frangente al vecchio Gigi, rompendo lo schema dell’alternanza dei suoi portieri attuato fino a quel momento (Coppa Italia e partite di campionato minori per Buffon).
Fatto sta che adesso la Juve si trova a dover affrontare tutta la stagione con un portiere “blindato” da un lungo contratto (scadenza al 30 giugno 2024) e sul quale pende la spada di Damocle dell’essere considerato, come detto, il “Sabotatore” della formazione bianconera, al primo errore, a quel punto inevitabilmente l’avvicendamento con Perin potrebbe davvero concretizzarsi, nonostante le rassicurazioni di Allegri.
Wojciech Szczesny è davvero colpevole d’essere il punto debole della Juve o come il protagonista della pellicola da cui trae spunto l’odierna puntata di J-TACTICS, il portiere polacco è solo il capro espiatorio dei tanti mali che affliggono inaspettatamente la squadra bianconera?
Tek riuscirà a provare la sua “innocenza”, come il Barry Kane nel capolavoro di Hitchcock?
Sarà nostra gradita ospite l’amica Marialaura Scatena, collaboratrice di “L Football Magazine”, web magazine dedicato al calcio femminile, che quest’anno sarà presenza quasi costante nel podcast.
Diteci la vostra, interagiremo con voi in chat live! ​​ ​ ​ ​ ​ ​
Ecco i link dei nostri social:
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Ingiustamente accusato di sabotaggio in una fabbrica dove lavora, Barry Kane riesce a sfuggire alla polizia per dar la caccia al vero sabotatore, un certo Fry.
Durante la fuga, Kane si ritrova nella capanna di un cieco, il quale gli presenta la nipote, Patricia Martin; inizialmente la donna finge di fidarsi di lui, ma in seguito tenta di portarlo dalla polizia.
Tuttavia, ben presto Patricia si convince dell’innocenza di Kane.
I due inseguono il vero sabotatore; trasportati da una carovana carica di artisti da circo arrivano in una città del sale disabitata e, successivamente, a una festa di beneficenza in una ricca casa di New York, per giungere infine in cima alla Statua della Libertà. Nonostante gli sforzi del protagonista per aiutarlo, il colpevole cadrà nel vuoto, ma almeno Barry riuscirà a provare la sua innocenza.
Facendo la nostra solita trasposizione dalla cinematografia al mondo del calcio, ed in modo particolare alle vicende juventine, potremo utilizzare il titolo e le vicende narrate nella pellicola per analizzare il delicato momento del estremo difensore bianconero, il polacco Szczęsny.
Da molti considerato tra i principali artefici (se non l’unico) dello stentato e deludente avvio di stagione della squadra di mister Allegri.
Per molti, quindi Tek con i suoi errori ed incertezze sarebbe uno dei “Sabotatori” della compagine bianconera, relegata in fondo alla classifica con appena un punto in 3 partite.
Una situazione sicuramente impensabile ad inizio stagione, nonostante una squadra probabilmente indebolita dall’addio di Cristiano Ronaldo.
La sconfitta di Napoli ha attivato un ulteriore campanello d’allarme alla Continassa, il mantra di Allegri è abbassare la testa e lavorare, non a caso allo stadio Diego A. Maradona nessun giocatore ha parlato oltre Chiellini, nelle ore successive nessuno ha poi postato alcun messaggio sui social network.
Un silenzio mediatico che testimonia il delicato momento vissuto dalla Juve.
Dopo l’amara trasferta partenopea gli ex campioni d’Italia volano in Svezia in casa del Malmoe per il primo match del girone eliminatorio di Champions League.
Nonostante il clima pesante venutosi a creare intorno al portiere polacco, la Juve si presenta in Svezia con una rosa più profonda di quella portata a Napoli, recuperando sudamericani lasciati a riposo.
Tra i pali ancora Wojciech Szczesny, nonostante i disastri di questo inizio campionato.
Una scelta che in realtà non deve sorprendere.
Sul tema Allegri non ha lasciato margini di dubbio nel dopo partita di Napoli dichiarando:
“È il nostro portiere titolare e continuerà ad esserlo, martedì sarà tra i pali della Juve”.
Il tecnico livornese è stato quindi effettivamente di parola.
Al momento la posizione di Szczęsny non pare essere in discussione con una piena fiducia nei suoi confronti manifestata dal tecnico e dalla società.
I tifosi bianconeri tuttavia non sono esattamente dello stesso avviso, invocando Perin titolare, ma anche rimpiangendo l’eterno Gigi Buffon, che a 43 anni sta già facendo vedere a Parma che fuoriclasse sia nonostante la sua veneranda età.
Molto si è detto sulla volontà del portiere toscano di abbracciare una nuova sfida che gli restituisse motivazioni, anche se recentemente un noto quotidiano ha svelato che invece Buffon avrebbe lasciato la Juve proprio per la considerazione del valore di Szczesny: ovvero che non se la sentisse più di fare il secondo ad uno con un rendimento inferiore al suo, come peraltro certificato in maniera chiara dal finale della scorsa stagione, quando lo stesso Pirlo pur avendo giurato che Szczesny sarebbe stato decisivo nello spareggio Champions di Napoli si affidò in quel frangente al vecchio Gigi, rompendo lo schema dell’alternanza dei suoi portieri attuato fino a quel momento (Coppa Italia e partite di campionato minori per Buffon).
Fatto sta che adesso la Juve si trova a dover affrontare tutta la stagione con un portiere “blindato” da un lungo contratto (scadenza al 30 giugno 2024) e sul quale pende la spada di Damocle dell’essere considerato, come detto, il “Sabotatore” della formazione bianconera, al primo errore, a quel punto inevitabilmente l’avvicendamento con Perin potrebbe davvero concretizzarsi, nonostante le rassicurazioni di Allegri.
Wojciech Szczesny è davvero colpevole d’essere il punto debole della Juve o come il protagonista della pellicola da cui trae spunto l’odierna puntata di J-TACTICS, il portiere polacco è solo il capro espiatorio dei tanti mali che affliggono inaspettatamente la squadra bianconera?
Tek riuscirà a provare la sua “innocenza”, come il Barry Kane nel capolavoro di Hitchcock?
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