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Wadada Leo Smith (14)

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Nel gennaio dell'81, prima di tornare in Europa per lavorare nuovamente in trio (come abbiamo visto nella puntata precedente) con Peter Kowald e Gunter Sommer, Leo Smith partecipa ad una registrazione in Connecticut con una compagine orchestrale; si tratta di un terzo importante capitolo delle sue esperienze orchestrali di questa fase, dopo la partecipazione alla Creative Orchestra diretta da Braxton nel '78 e la direzione da parte dello stesso Smith di un'altra Creative Orchestra nel '79: l'album esce intestato a Creative Improvisors Orchestra, col titolo The Sky Cries The Blues. Nell'81 la pubblicazione da parte dell'editore Nistri Lischi di Pisa, col titolo Note sulla natura della musica, dei testi di Leo Smith pubblicati negli Stati uniti nel '73 col titolo Creative Music, più altri testi scritti fino al '79, consolida in Italia lo status di Leo Smith come figura emblematica dell'improvvisazione e della musica appunto "creativa". Intanto in questo periodo Smith è protagonista di una espansione della sua estetica che non coincide con la sua immagine di improvvisatore puro e duro: in alcuni suoi album Smith si richiama al blues quando non addirittura al reggae - Smith guarda non superficialmente alla cultura rastafariana ed è molto legato alla figura di Bob Marley - ed è in questo senso in sintonia con il concetto di Great Black Music caro all'Art Ensemble of Chicago. Degli assaggi di questa espansione in direzione blues si trovano in Procession of the Great Ancestry, registrato nell'83 ma pubblicato diversi anni dopo, nell'89.
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Nel gennaio dell'81, prima di tornare in Europa per lavorare nuovamente in trio (come abbiamo visto nella puntata precedente) con Peter Kowald e Gunter Sommer, Leo Smith partecipa ad una registrazione in Connecticut con una compagine orchestrale; si tratta di un terzo importante capitolo delle sue esperienze orchestrali di questa fase, dopo la partecipazione alla Creative Orchestra diretta da Braxton nel '78 e la direzione da parte dello stesso Smith di un'altra Creative Orchestra nel '79: l'album esce intestato a Creative Improvisors Orchestra, col titolo The Sky Cries The Blues. Nell'81 la pubblicazione da parte dell'editore Nistri Lischi di Pisa, col titolo Note sulla natura della musica, dei testi di Leo Smith pubblicati negli Stati uniti nel '73 col titolo Creative Music, più altri testi scritti fino al '79, consolida in Italia lo status di Leo Smith come figura emblematica dell'improvvisazione e della musica appunto "creativa". Intanto in questo periodo Smith è protagonista di una espansione della sua estetica che non coincide con la sua immagine di improvvisatore puro e duro: in alcuni suoi album Smith si richiama al blues quando non addirittura al reggae - Smith guarda non superficialmente alla cultura rastafariana ed è molto legato alla figura di Bob Marley - ed è in questo senso in sintonia con il concetto di Great Black Music caro all'Art Ensemble of Chicago. Degli assaggi di questa espansione in direzione blues si trovano in Procession of the Great Ancestry, registrato nell'83 ma pubblicato diversi anni dopo, nell'89.
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