In 4 minuti la redazione di The Vision vi racconterà cosa dovete sapere per iniziare la giornata. Ogni mattina, dal lunedì al venerdì, alle 6:30. Illustrazione: Alessandro De Vecchi
…
continue reading
Contenuto fornito da Giulio Cavalli. Tutti i contenuti dei podcast, inclusi episodi, grafica e descrizioni dei podcast, vengono caricati e forniti direttamente da Giulio Cavalli o dal partner della piattaforma podcast. Se ritieni che qualcuno stia utilizzando la tua opera protetta da copyright senza la tua autorizzazione, puoi seguire la procedura descritta qui https://it.player.fm/legal.
Player FM - App Podcast
Vai offline con l'app Player FM !
Vai offline con l'app Player FM !
I fessi del sogno americano
Manage episode 462384774 series 2638122
Contenuto fornito da Giulio Cavalli. Tutti i contenuti dei podcast, inclusi episodi, grafica e descrizioni dei podcast, vengono caricati e forniti direttamente da Giulio Cavalli o dal partner della piattaforma podcast. Se ritieni che qualcuno stia utilizzando la tua opera protetta da copyright senza la tua autorizzazione, puoi seguire la procedura descritta qui https://it.player.fm/legal.
Donald Trump si insedia alla Casa Bianca, e intorno a lui, tra applausi e sorrisi, c’è la crème dell’élite globale: Elon Musk, Jeff Bezos e altri miliardari stipati in pochi metri quadrati di ricchezza inarrivabile. Dall’altra parte, gli elettori che applaudono felici, convinti che un uomo come Trump rappresenti una promessa per tutti. È il grande inganno del sogno americano: l’idea che sostenere un ricco possa un giorno rendere ricchi anche loro.
Ma i numeri raccontano un’altra storia. Secondo Oxfam, dal 2020 il 63% della ricchezza prodotta è finita nelle mani dell’1% più abbiente, mentre al restante 99% è rimasto poco più di un terzo. Una forbice che continua ad allargarsi, giorno dopo giorno. I ricchi non condividono: accumulano. I numeri non mentono, ma chi applaude preferisce ignorarli.
Il copione non è nuovo. Anche in Italia abbiamo vissuto l’illusione con Berlusconi, l’imprenditore diventato politico che prometteva un paese di imprenditori. Il risultato? Le disuguaglianze sono cresciute, il divario tra ricchi e poveri si è ampliato e le briciole sono rimaste briciole. Oggi, come allora, i miliardari rappresentano un sistema chiuso che non redistribuisce ma consolida il proprio potere, lasciando chi sta sotto ad aggrapparsi al nulla.
Applaudire un ricco significa accettare un sistema che premia i pochi e ignora i molti. Ed è proprio quell’applauso, quel gesto disperato e ingenuo, il simbolo più tragico di una società che ha smarrito la capacità di pretendere giustizia e uguaglianza.
I più pericolosi sono i fessi che esultano per Trump sperando di diventare come lui e la sua compagnia di giro.
#LaSveglia per La Notizia
Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.
…
continue reading
Ma i numeri raccontano un’altra storia. Secondo Oxfam, dal 2020 il 63% della ricchezza prodotta è finita nelle mani dell’1% più abbiente, mentre al restante 99% è rimasto poco più di un terzo. Una forbice che continua ad allargarsi, giorno dopo giorno. I ricchi non condividono: accumulano. I numeri non mentono, ma chi applaude preferisce ignorarli.
Il copione non è nuovo. Anche in Italia abbiamo vissuto l’illusione con Berlusconi, l’imprenditore diventato politico che prometteva un paese di imprenditori. Il risultato? Le disuguaglianze sono cresciute, il divario tra ricchi e poveri si è ampliato e le briciole sono rimaste briciole. Oggi, come allora, i miliardari rappresentano un sistema chiuso che non redistribuisce ma consolida il proprio potere, lasciando chi sta sotto ad aggrapparsi al nulla.
Applaudire un ricco significa accettare un sistema che premia i pochi e ignora i molti. Ed è proprio quell’applauso, quel gesto disperato e ingenuo, il simbolo più tragico di una società che ha smarrito la capacità di pretendere giustizia e uguaglianza.
I più pericolosi sono i fessi che esultano per Trump sperando di diventare come lui e la sua compagnia di giro.
#LaSveglia per La Notizia
Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.
1001 episodi
Manage episode 462384774 series 2638122
Contenuto fornito da Giulio Cavalli. Tutti i contenuti dei podcast, inclusi episodi, grafica e descrizioni dei podcast, vengono caricati e forniti direttamente da Giulio Cavalli o dal partner della piattaforma podcast. Se ritieni che qualcuno stia utilizzando la tua opera protetta da copyright senza la tua autorizzazione, puoi seguire la procedura descritta qui https://it.player.fm/legal.
Donald Trump si insedia alla Casa Bianca, e intorno a lui, tra applausi e sorrisi, c’è la crème dell’élite globale: Elon Musk, Jeff Bezos e altri miliardari stipati in pochi metri quadrati di ricchezza inarrivabile. Dall’altra parte, gli elettori che applaudono felici, convinti che un uomo come Trump rappresenti una promessa per tutti. È il grande inganno del sogno americano: l’idea che sostenere un ricco possa un giorno rendere ricchi anche loro.
Ma i numeri raccontano un’altra storia. Secondo Oxfam, dal 2020 il 63% della ricchezza prodotta è finita nelle mani dell’1% più abbiente, mentre al restante 99% è rimasto poco più di un terzo. Una forbice che continua ad allargarsi, giorno dopo giorno. I ricchi non condividono: accumulano. I numeri non mentono, ma chi applaude preferisce ignorarli.
Il copione non è nuovo. Anche in Italia abbiamo vissuto l’illusione con Berlusconi, l’imprenditore diventato politico che prometteva un paese di imprenditori. Il risultato? Le disuguaglianze sono cresciute, il divario tra ricchi e poveri si è ampliato e le briciole sono rimaste briciole. Oggi, come allora, i miliardari rappresentano un sistema chiuso che non redistribuisce ma consolida il proprio potere, lasciando chi sta sotto ad aggrapparsi al nulla.
Applaudire un ricco significa accettare un sistema che premia i pochi e ignora i molti. Ed è proprio quell’applauso, quel gesto disperato e ingenuo, il simbolo più tragico di una società che ha smarrito la capacità di pretendere giustizia e uguaglianza.
I più pericolosi sono i fessi che esultano per Trump sperando di diventare come lui e la sua compagnia di giro.
#LaSveglia per La Notizia
Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.
…
continue reading
Ma i numeri raccontano un’altra storia. Secondo Oxfam, dal 2020 il 63% della ricchezza prodotta è finita nelle mani dell’1% più abbiente, mentre al restante 99% è rimasto poco più di un terzo. Una forbice che continua ad allargarsi, giorno dopo giorno. I ricchi non condividono: accumulano. I numeri non mentono, ma chi applaude preferisce ignorarli.
Il copione non è nuovo. Anche in Italia abbiamo vissuto l’illusione con Berlusconi, l’imprenditore diventato politico che prometteva un paese di imprenditori. Il risultato? Le disuguaglianze sono cresciute, il divario tra ricchi e poveri si è ampliato e le briciole sono rimaste briciole. Oggi, come allora, i miliardari rappresentano un sistema chiuso che non redistribuisce ma consolida il proprio potere, lasciando chi sta sotto ad aggrapparsi al nulla.
Applaudire un ricco significa accettare un sistema che premia i pochi e ignora i molti. Ed è proprio quell’applauso, quel gesto disperato e ingenuo, il simbolo più tragico di una società che ha smarrito la capacità di pretendere giustizia e uguaglianza.
I più pericolosi sono i fessi che esultano per Trump sperando di diventare come lui e la sua compagnia di giro.
#LaSveglia per La Notizia
Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.
1001 episodi
Tutti gli episodi
×Benvenuto su Player FM!
Player FM ricerca sul web podcast di alta qualità che tu possa goderti adesso. È la migliore app di podcast e funziona su Android, iPhone e web. Registrati per sincronizzare le iscrizioni su tutti i tuoi dispositivi.