The Girl With The Needle - Recensione | "La vera storia della serial killer Dagmar Overbye"

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La mia recensione de La ragazza con l'ago (The Girl With The Needle), film del 2024 diretto da Magnus von Horn, che porta sul grande schermo la sconvolgente storia vera di Dagmar Overbye, una delle serial killer più spietate della Danimarca. Ambientato nella Copenaghen post-Prima Guerra Mondiale, il film offre una rappresentazione cupa e intensa di una società alle prese con povertà e disperazione.
Trama
La protagonista, Karoline (interpretata da Vic Carmen Sonne), è una giovane operaia che, dopo una relazione con il suo datore di lavoro, si ritrova incinta e abbandonata. Disperata e senza risorse, tenta un aborto fai-da-te utilizzando un ago da maglia. In questo momento di vulnerabilità, incontra Dagmar (Trine Dyrholm), una donna che gestisce un'agenzia di adozioni clandestina. Dagmar si offre di trovare una famiglia per il bambino di Karoline, ma dietro questa facciata altruistica si nasconde una realtà agghiacciante: Dagmar è responsabile della morte di numerosi neonati affidati alle sue cure. Man mano che la storia si sviluppa, Karoline viene coinvolta sempre più profondamente nelle attività di Dagmar, portando a una relazione complessa e disturbante tra le due donne.
Contesto Storico
Dagmar Overbye è una figura storica realmente esistita, condannata per l'omicidio di numerosi bambini tra il 1913 e il 1920. Il suo caso ha avuto un impatto significativo sulla legislazione danese riguardante la protezione dell'infanzia, portando a riforme nel sistema di registrazione della popolazione e dei servizi sociali. Il film non solo racconta la sua storia, ma esplora anche le condizioni sociali ed economiche che hanno permesso tali atrocità, offrendo una critica sottile ma potente alla società dell'epoca.
Riconoscimenti
"La ragazza con l'ago" è stato selezionato come candidato danese per l'Oscar al miglior film internazionale e ha ricevuto numerosi riconoscimenti in vari festival cinematografici. La sua rappresentazione audace e la narrazione avvincente lo hanno reso un punto di riferimento nel cinema contemporaneo, affrontando temi complessi con sensibilità e profondità.