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#134 – Il Codice Konami

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L'inventore del codice per avere più vite in un videogioco se n'è andato, ma a noi resta la sequenza e una serie infinita di giochi, film e cose tecnologiche che lo usano o ne fanno riferimento

Pillole di Bit (https://www.pilloledib.it/) è un podcast indipendente realizzato da Francesco Tucci, se vuoi metterti con contatto con me puoi scegliere tra diverse piattaforme: - Telegram (o anche solo il canale dedicato solo ai commenti delle puntate) - TikTok (per ora è un esperimento) - Twitter - BlueSky - Il mio blog personale ilTucci.com - Il mio canale telegram personale Le Cose - Mastodon personale - Mastodon del podcast - la mail (se mi vuoi scrivere in modo diretto e vuoi avere più spazio per il tuo messaggio) Rispondo sempre Se questo podcast ti piace, puoi contribuire alla sue realizzazione! Con una donazione diretta: - Singola con Satispay - Singola o ricorrente con Paypal Usando i link sponsorizzati - Con un acquisto su Amazon (accedi a questo link e metti le cose che vuoi nel carrello) - Attivando uno dei servizi di Ehiweb - Iscrivendoti a FiscoZen, se hai la Partita IVA (prima consulenza gratuita e 50€ di sconto sul primo anno) Se hai donato più di 5€ ricordati di compilare il form per ricevere i gadget!

Il sito è gentilmente hostato da ThirdEye (scrivete a domini AT thirdeye.it), un ottimo servizio che vi consiglio caldamente e il podcast è montato con gioia con PODucer, un software per Mac di Alex Raccuglia

Ciao a tutti e bentornati all’ascolto di Pillole di Bit, questa è la puntata 134 e io sono, come sempre, Francesco. il 25 febbraio 2020 se n'è andato, all’età di 61 anni, Kazuhisa Hashimoto e questa non è una puntata del calendario dell’avvento perché Natale è passato da un po’. Chi era Kazuhisa Hashimoto? E’ stato uno sviluppatore della famosa casa di produzione di videogiochi Konami per la quale, a un certo punto della sua carriera, ha dovuto lavorare alla conversione di un gioco dalla versione coin-up, cioè quella che veniva usata nei videogiochi da sala giochi, ai quali si giocava inserendo le monetine, alla versione per console, quelle che venivano vendute per casa. All’epoca, era il 1986, il gioco da convertire era Gradius, vi lascio un po’ di gameplay nelle note dell’episodio, un gioco di astronavi a scorrimento orizzontale. Il problema è che dopo la conversione, il gioco andava testato per bene, perché una volta fabbricata la cartuccia per in NES non era così semplice rilasciare le patch come oggi. Il gioco era molto molto difficile e Hashimoto ha pensato di inserire una sequenza di tasti nascosta che, se eseguita, gli dava una mano a completare il gioco regalandogli 30 vite, invece delle consuete 3. La sequenza di tasti era: su su giù giù sinistra destra sinistra destra a b start Doveva essere una sequenza nascosta, nota solo ai beta tester, da rimuovere prima delle produzione del gioco. Ma, evidentemente, non fu rimossa. E come tutte le cose nascoste nel mondo, come la chiave di crittografia dei DVD, quella dei BluRay, la chiave TSA e mille altre ancora, ad un certo punto questa sequenza è stata scoperta e usata con gran gioia da un sacco di giocatori incapaci. Un po’ come me con il pad tra le mani, insomma. Ma tutto questo non avrebbe fatto storia se non fosse successo che il Konami Code, così venne poi chiamato, è stato ripreso e utilizzato in un sacco di videogiochi, come tutte quelle cose da nerd che ai nerd piacciono un casino. Se a un certo punto, in un film, un libro o un’opera qualunque compare il numero 42, nessuno ci fa caso, se se ne accorge un nerd, diventa una cosa da raccontare, di cui parlare con amici nerd per ore e giorni, intavolando discussioni che se sono sentite dalle persone normali l’unica reazione che scatenano è un grosso BOH. Ecco, il Konami code è stato usato ovunque, anche negli ambienti non relativi ai videogiochi, come ad esempio gli assistenti virtuali di Apple, Amazon e Google. Visto che sono stato bravo e non ne ho attivato neanche uno? Se cercate su Google noterete che è una serie usata davvero ovunque, altro che la serie di numeri della serie Lost. Come direbbe qualcuno, Grazie Kazuhisa, vai a insegnare agli angeli a tenere in mano un joypad I contatti Trovate tutti i contatti e i modi per sostenermi in questo progetto direttamente nelle note di questa puntata o sul sito www.pilloledib.it, mi trovate su twitter, nel gruppo telegram, il canale che preferisco e che ormai conta più di 220 iscritti, oppure via mail, se volete scrivere di più. Se volete sostenermi con 5€ o più, compilate il form e vi spedisco gli adesivi a casa. Grazie a chi ha donato in questa settimana! Una nota per chi ha difficoltà con i link e con il gruppo telegram. Se nelle note dell’episodio della vostra app non vedete nessun link, ma solo il sito all’inizio cliccabile, cliccate lì e il vostro telefono vi porterà al sito vero con tutti i link fatti bene. Non trovate il gruppo telegram cercandolo dentro telegram, l’ho dovuto rendere privato per evitare di essere sommerso dallo spam, quindi, per iscrivervi fate riferimento al link nelle note della puntata o nella barra laterale del sito, se lo aprite da desktop. Il tip Ho parlato di EI PI AI nella puntata 132, il giorno dopo che è uscita, un ascoltatore mi ha mandato un link che è un raccolta di circa un gozzilione di EI PI AI disponibili per farci più o meno qualunque cosa, il sito è https://rapidapi.com/ e come sempre lo trovate nelle note dell’episodio. Pubblicità! Non è ancora finita! Questa è autopubblicità! Se siete a Torino o dintorni il 5 di aprile, è una domenica, sarò al Toolbox Coworking all’evento Merge IT e farò un talk di una mezz’oretta sul mio progetto di domotica La Domotica fai-da-me, quello che ho già presentato due anni fa alle Maker Faire di Torino e Roma. Se vi interessa, il talk è alle 11:20, ma io sarò lì in giro da prima (e sarò un po’ teso) e dopo (e sarò stanco, ma più rilassato). Mi porto un po’ di adesivi per chi si presenta come ascoltatore del podcast! Nello script della puntata stavo per scrivere una faccina, ma mi sarebbe stato molto difficile leggerla, immaginate che compaia nel vostro riproduttore podcast la faccina che strizza l’occhio. Bene è proprio tutto, non mi resta che salutarvi e darvi appuntamento alla prossima puntata. Ciao!
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