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Totò comico: una storia italiana

 
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Se hai cercato su Google la frase Totò comico vuol dire che si è interessati a conoscere qualcosa di più su quello che è a tutti gli effetti il principe della comicità italiana a teatro e al cinema. La storia di Totò e la sua epopea artistica rappresentano un ottimo esempio della ricchezza culturale del nostro Paese e della fortuna che un genere come la commedia ha avuto nel corso dei decenni.

All’interno di questa corposa pagina troverai riferimenti a libri consigliati selezionati da leggere, film storici da collezionare e da rivedere in dvd o blue ray ma non solo. Potrai anche ascoltare una selezione dei migliori estratti audio della rubrica curata dallo staff di CineMio chiamata “Toto a colori“, un omaggio che abbiamo voluto condividere con i lettori di questo blog sulla storia e la carriera di questo straordinario comico italiano.

Per facilitare la lettura questa pagina, ricca di contenuti e aneddoti, è stata divisa in paragrafi così da permetterti di scegliere quello che più ti interessa.

Indice dei contenuti

I Migliori Film di Totò

Di seguito puoi consultare una selezione di quelli che riteniamo i migliori film di Totò. Se vuoi suggerirci un film che reputi importante e che non abbiamo inserito in questo elenco, segnalacelo nei commenti alla fine di questa pagina.

Miseria e Nobiltà

la locandina del film

la locandina del film “Miseria e Nobiltà”

Miseria e Nobiltà è un film che forse abbiamo visto tutti, almeno qualche spezzone. Memorabile la scena di Totò che “si mette gli spaghetti in tasca”. Grande interpretazione di Antonio De Curtis, film poco considerato dalla critica dell’epoca, ma consegnato alla storia e considerato cult oggi.

Totò e gli Spaghetti (Youtube)

Leggi qui la Recensione Completa

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La Banda degli Onesti

La Banda degli Onesti

La Banda degli Onesti

La Banda degli Onesti, qui diretto dall’artigiano Camillo Mastrocinque, sottolinea questo lento cambiamento perché si sofferma su quei piccolo borghesi che vivono in un condominio pseudo popolare dotato di portierato e che svolgono attività dignitose, ma che non per questo riescono a mandare avanti l’esistenza con tranquillità: l’esempio è costituito dal tipografo Lo Turco ( un De Filippo in gran forma) che è costretto a firmare montagne di cambiali per acquistare gli strumenti necessari al suo lavoro e che cena col caffè e latte come molti connazionali dell’epoca.

La decisione di stampare le monete (Totò su Youtube)

Leggi qui la Recensione Completa

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Totò Sceicco

Toto sceicco: la locandina del film

Toto sceicco: la locandina del film

Totò Sceicco è un film del 1949. Grande successo di pubblico è la parodia di Il figlio dello sceicco con Rodolfo Valentino. Totò sulle tracce del marchesino Gastone suo datore di lavoro si arruola per errore in una banda di ribelli e alla fine dopo mille comiche avventure sposa una enigmatica regina. Trionfo della vis comica dell’attore contrapposto al giovane Aroldo Tieri. Nel cast anche Foa e Raimondo Vianello.

Arnoldo Foà e Totò

Leggi qui la Recensione Completa

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Napoli Milionaria

napoli milionaria

Napoli Milionaria

Napoli Milionaria è un film tratto dall’omonima commedia di Eduardo De Filippo che la adattò per il grande schermo, il film vede contrapposte la figura protagonista l ‘ingenuo Gennaro Iovine all’amico Pasquale Miele personaggio scritto appositamente per Totò. La storia cavalca un decennio di storia italiana tra il 1940 anno dell’entrata in guerra nel secondo conflitto mondiale e il 1950 anno di uscita del film.

Tra bombardamenti, borsa nera, occupazione alleata e primi passi della campagna elettorale nel l’Italia repubblicana, la grande storia si fonde a quella dei piccoli. Valido esempio di commistione tra momenti comici e dramma ben sostenuti dalla maschera di Antonio De Curtis.

Napoli Milionaria: Una scena di Toto su Yotube

Leggi qui la Recensione Completa

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Uccellacci e Uccellini

uccellacci e uccellini

Uccellacci e Uccellini

Uccellacci e Uccellini è uscito nel 1965 con le musiche di Domenico Modugno. Un corvo intellettuale disquisisce sui massimi sistemi e sul marxismo con un padre bizzarro accompagnato da un figlio altrettanto bislacco. Buon binomio tra Totò e il giovane Ninetto Davoli orchestrati da Pierpaolo Pasolini. Un Totò meno gigione e più misurato si lascia guidare e riesce comunque a essere se stesso.

Uccellacci e Uccellini: Famosa scena tratta dal film

Leggi qui la Recensione Completa

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Totò comico: cenni biografici

Totò è il nome d’arte di Antonio De Curtis, figlio di Anna Clemente e nato il 15 febbraio 1898 a Napoli, per la precisione nel rione Sanità e al numero 109 di Via Antaesecula. Registrato all’anagrafe come Antonio Clemente, l’attore viene adottato nel 1921 da Giuseppe De Curtis, marchese, divenuto nello stesso anno marito della madre dopo anni vissuti da amanti con una relazione tenuta nascosta per problemi di etichetta nobiliare.

Risale invece al 1933 l’adozione da parte del marchese Francesco Maria Gagliardi Focas. Questa adozione dà diritto a Totò di fregiarsi di diversi titoli nobiliari, che rendono il suo nome completo Antonio Griffo Focas Flavio Dicas Commeno Porfirogenito Gagliardi De Curtis di Bisanzio, altezza imperiale, conte palatino, cavaliere del sacro Romano Impero, esarca di Ravenna, duca di Macedonia e di Illiria, principe di Costantinopoli, di Cicilia, di Tessaglia, di Ponte di Moldavia, di Dardania, del Peloponneso, conte di Cipro e di Epiro, conte e duca di Drivasto e Durazzo.

Dell’educazione di Totò si occupa la madre – titolare di una sartoria ambulante che nel periodo di massimo splendore ha una piccola sede in Via Roma a Napoli – la quale inventa anche il nomignolo Totò, per chiamare più in fretta il vivace figlio.

Podcast 1: i film più importanti di Totò

audioritratto di Toto

audioritratto di Toto

Scopri qui la nascita e una breve introduzione sullo stile comico, i film più importanti, l’incontro con Pasolini e Lattuada e le sue battute celebri:

Leggi anche: San Giovanni Decollato – il primo successo di Totò

Biografia di Totò: gli anni dell’adolescenza e la nascita dell’amore per il teatro

Lasciata la scuola a 14 anni, Totò va a bottega da un pittore d’appartamenti. L’amore per il teatro riveste un ruolo non indifferente in questa decisione, che non incontrava però il favore della madre, che tentò più volte di avviarlo alla carriera ecclesiastica.

Agli ultimi mesi in collegio di Totò risale un aneddoto particolare, che parla di un precettore che, esasperato dalla sua vivacità, gli tirò uno schiaffo deviandogli il setto nasale e causandogli quella asimmetria facciale diventata poi una sua caratteristica peculiare sul grande schermo e non solo.

Antonio De Curtis si arruola appena sedicenne nel Regio Esercito, dopo diverse esperienze deludenti in piccoli teatri di Napoli, dove recitava in ruoli di secondo piano come macchietta.

La sua permanenza nel Regio Esercito non dura però molto, dal momento che, con un escamotage, riesce a fingersi malato e a evitare di finire in prima linea allo scoppio della Prima Guerra mondiale.

A questo episodio pare sia legata la nascita del motto Siamo uomini o caporali?, una frase molto celebre di Totò comico che riassume in maniera efficace la differenza tra le persone ossessionate dalla forma e quelle che, tramite furbizia e intelligenza, riescono sempre a trovare una via anche nelle circostanze apparentemente più difficili.

Una famosa scena del Film “Siamo Uomini o Caporali”

Podcast 2: l’infanzia e l’adolescenza di Totò

In questo seconda puntata della nostra rubrica dedicata a Toto scopri la nascita illegittima, l’adozione da parte di un conte, l’infanzia e l’adolescenza, gli esordi sul palcoscenico e l’esperienza durante il primo conflitto mondiale. Ascolta la puntata qui sotto:

Totò comico: il trasferimento a Roma e l’inizio del successo

I venti della Grande Guerra cessano di soffiare sull’Italia e sul mondo e in questi anni Totò riprende la sua attività teatrale a Napoli, incontrando però poca fortuna. Il 1922 è un anno che segna una svolta per la sua carriera, dal momento che si trasferisce a Roma con tutta la famiglia. Qui riesce a farsi assumere dalla compagnia dell’impresario Giuseppe Capece, composta da attori di dubbio talento.

In questo novero Totò riesce quindi a distinguersi con il suo particolarissimo talento, grazie in particolare all’interpretazione di alcuni personaggi simbolo della commedia dell’arte come Pulcinella. In seguito all’avanzamento di una richiesta di aumento dell’emolumento economico, Totò viene licenziato da Giuseppe Capece.

Dopo un iniziale momento di sconforto, il De Curtis si presenta al Teatro Jovinelli, dove inizia a farsi conoscere recitando il repertorio dell’attore di varietà napoletano Gustavo De Marco. In questi anni inizia il suo successo: Totò è ormai un riferimento di spicco nel panorama teatrale della capitale e non c’è manifesto che non riporti il suo nome.

Ovviamente la sua fama non ci mette molto tempo a varcare i confini fisici della capitale: il nome di Totò comico è conosciuto in tutta Italia e le scritture arrivano anche da Milano e da Torino.

Podcast 3: i primi lavori

In questo terzo appuntamento il suo trasferimento a Roma, i primi ingaggi in teatro, il lavoro all’Ambra Jovinelli e alla Sala Umberto di Roma, l’incontro con Titina De Filippo e l’amore per la soubrette Liliana Castagnola. Ascolta la puntata qui sotto:

Totò comico e Messalina: la consacrazione definitiva

La consacrazione definitiva di Totò comico ha però un luogo di nascita preciso: la sua città, quella Napoli che gli dà i natali e che, qualche anno più tardi, consegna il suo nome all’immortalità con la rivista Messalina, dove recita accanto a Titina De Filippo.

Questa occasione rappresenta l’inizio dell’ascesa di Totò in quanto il format della rivista gli dà la possibilità di esprimere al massimo il proprio talento, andando oltre al percorso prestabilito ma intrattenendo il pubblico con battute argute, trascinanti ed entusiasmanti (negli anni della consacrazione nasce anche la figlia Liliana, frutto dell’unione con Diana Bandini Rogliani).

Totò diventa un idolo delle folle, anche grazie alla particolarissima asimmetria del suo volto. Non mancano anche i commenti negativi di una parte della critica – che vede nell’attore una persona capace solo di ripetere continuamente le stesse battute – che non riescono però a scalfire il fenomeno di Totò comico, che continua a essere amato dal pubblico.

Podcast 4: il suo matrimonio e la prima figlia

Alcune anticipazioni che ascolterai in questa quarta puntata della rubrica audio dedicata a Toto: la promozione a capocomico, le macchiette, il matrimonio con Diana, la nascita della figlia, il riconoscimento da parte del padre, gli esordi sul grande schermo e l’incontro con Anna Magnani. Ascolta la puntata qui sotto:

Totò attore comico: il successo nel cinema

Il successo teatrale è solo una parte della carriera di Totò comico, che interpreta un centinaio di pellicole ( 98 per la precisione) tra il 1937 – l’esordio sul grande schermo è con Fermo con le mani! – e il 1967.

Le pellicole celebri non si contano; tra le più famose è comunque possibile citare 47 Morto che parla – trama tratta dalla commedia di Ettore Petrolini – da cui arriva l’indimenticabile battuta E io pago!, pronunciata dall’avaro e altrettanto furbo barone Antonio Peletti.

Continua parallelamente il suo impegno nella rivista, dove recita accanto a nomi di primo piano come Anna Magnani e il fratelli De Filippo.

47 Morto che Parla: quattro soldi di trippa

Podcast 5: i primi successi al cinema

In questa quinta puntata scopri: il dopoguerra, i suoi lavori teatrali, i primi successi al cinema, una rara incursione nel mondo del doppiaggio, i problemi familiari, la canzone “Malafemmena“e l’incontro con Franca Faldini. Ascolta la puntata qui sotto:

L’anno delle prime pellicole cinematografiche precede di poco il periodo dei premi più importanti, come per esempio la Maschera d’Argento (1947) e il Nastro D’argento, vinto nel 1951 per l’interpretazione in Guardie e ladri di Steno e Monicelli.

Leggi anche: Guardie e Ladri – la recensione di CineMio

Guardie e ladri: La fine dell’inseguimento

Questa è la scena in cui Totò viene finalmente presso da Aldo Fabrizi alla conclusione dell’inseguimento attraverso le campagne romane dell’Acqua Acetosa.

L’anno successivo alla vittoria di questo premio conosce Franca Faldini, ventunenne, che recita accanto a lui in numerosi film, tra cui la pellicola Totò e le donne, dove interpreta la giovanissima amante del cavaliere Filippo Scaparro.

Pochi anni più giovane della figlia Liliana, Franca Faldini rimane accanto a Totò fino alla morte, avvenuta nel 1967 e seguita dai ben noti tre funerali.

Totò e le Donne (finale)

22 secondi del finale di questo film in cui Toto si rivolge direttamente allo spettatore.

Totò e Pasolini

Risale al 1966, anno precedente la morte, l’incontro casuale di Totò con Pierpaolo Pasolini, il più illustre intellettuale italiano.

Il simbolo di questo percorso artistico comune è Uccellacci e uccellini, un film che si discosta molto dal repertorio di Totò comico, ma che viene interpretato dall’attore – che pur non condivideva alcuni aspetti della senza dubbio controversa poetica cinematografica di Pierpaolo Pasolini – con il solo scopo di essere parte di un’opera di qualità e di non venire dimenticato dal pubblico.

Interviste e riprese sul set dei film di Pasolini con Totò

Pasolini e Totò sul set di “Uccellacci e uccellini” e “La terra vista dalla luna” del 1966, intervista ad entrambi questi mostri sacri del cinema italiano.

Podcast 6: il cinema degli anni ’50 e alcuni suoi successi

Al sesto appuntamento della rubrica scopri: Totò e il cinema negli anni Cinquanta, le divergenze con la critica cinematografica, il periodo neorealista, i film tratti da Pirandello e da Scarpetta, le sue produzioni teatrali, il successo de I soliti ignoti, la malattia agli occhi, il ritiro dal palcoscenico, la contrapposizione con le spalle celebri, le poesie e le canzoni, e la sua famosa poesia: “A livella“. Ascolta la puntata qui sotto:

I Soliti Ignoti: la Terrazza

Totò recita “A’ Livella”

Una sua datata interpretazione della celebre poesia “A’ Livella”, ben conservata. Guardala qui.

Podcast 7: le sue apparizioni in TV e le sue collaborazioni

Alcune anticipazioni di questo settimo episodio: il suo ruolo drammatico ne “Il comandante” (1963), le prime apparizioni in televisione, le parodie, l’incontro con l’attore inglese Walter Pidgeon e la prima parolaccia di Totò, Alberto Lattuada e la Mandragola, la sua collaborazione con Pasolini in “Uccellacci e Uccellini” e relativi riconoscimenti. Ascolta la puntata qui sotto:

Totò muore il 15 aprile del 1967 stroncato da un infarto. Il suo decesso viene accolto da un grandissimo cordoglio in tutta Italia. La sua fama di attore comico e di interprete amato dal pubblico è radicata in tutto il mondo, come testimoniano per esempio gli elogi dell’attore George Clooney in occasione del remake de I soliti ignoti (si tratta del film Welcome to Collinwood del 2002).

Ma il suo talento ha lasciato impronte molto più profonde, dal momento che c’è chi afferma che veri e propri geni comici come Woody Allen e Jerry Lewis debbano tantissimo del loro successo alla sua versatilità e al suo inconfondibile stile comico.

Podcast 8: Totò e la televisione la serie televisiva girata da Daniele D’Anza e la pubblicità

Ascolta qui sotto l’ottava puntata:

Totò intervistato da Luigi Silori (1965)

Inedito filmato in cui Antonio De Curtis rilascia un’ intervista in confidenza a Luigi Silori (RAI, Segnalibro, 1965). Al termine dell’intervista Totò recita la poesia “L’acquaiola“. Imperdibile!

Podcast 9: la morte di Totò, il funerale, orazione funebre di Nino Taranto

Ascolta qui sotto la nona puntata della serie:

Leggi anche: Nino Taranto – I grandi caratteristi del Cinema italiano

I funerali di Totò

Mario Castellani ricorda il giorno dei funerali di Totò.

Podcast 10: la rivalutazione di Totò

In questo episodio ascolterai: la rivalutazione postuma dei film di Totò, i grandi registi che hanno lavorato con l’artista napoletano e i film mai arrivati sullo schermo. Ascolta qui sotto la decima puntata:

Podcast 11: Totò principe, il riconoscimento della nobiltà e i suoi titoli nobiliari

Ecco l’undicesima puntata:

Podcast 12: I principali lavori di Totò al teatro, al cinema e in televisione

Ecco la dodicesima e ultima puntata della serie dedicata a questo maestro del cinema comico italiano:

Conclusione

Sperando che questo breve excursus su Totò comico sia stato utile, ti invitiamo a condividere questa biografia sui social e a lasciare la tua opinione.

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I Migliori Film di Totò

Di seguito puoi consultare una selezione di quelli che riteniamo i migliori film di Totò. Se vuoi suggerirci un film che reputi importante e che non abbiamo inserito in questo elenco, segnalacelo nei commenti alla fine di questa pagina.

Miseria e Nobiltà

la locandina del film

la locandina del film “Miseria e Nobiltà”

Miseria e Nobiltà è un film che forse abbiamo visto tutti, almeno qualche spezzone. Memorabile la scena di Totò che “si mette gli spaghetti in tasca”. Grande interpretazione di Antonio De Curtis, film poco considerato dalla critica dell’epoca, ma consegnato alla storia e considerato cult oggi.

Totò e gli Spaghetti (Youtube)

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La Banda degli Onesti, qui diretto dall’artigiano Camillo Mastrocinque, sottolinea questo lento cambiamento perché si sofferma su quei piccolo borghesi che vivono in un condominio pseudo popolare dotato di portierato e che svolgono attività dignitose, ma che non per questo riescono a mandare avanti l’esistenza con tranquillità: l’esempio è costituito dal tipografo Lo Turco ( un De Filippo in gran forma) che è costretto a firmare montagne di cambiali per acquistare gli strumenti necessari al suo lavoro e che cena col caffè e latte come molti connazionali dell’epoca.

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Totò Sceicco

Toto sceicco: la locandina del film

Toto sceicco: la locandina del film

Totò Sceicco è un film del 1949. Grande successo di pubblico è la parodia di Il figlio dello sceicco con Rodolfo Valentino. Totò sulle tracce del marchesino Gastone suo datore di lavoro si arruola per errore in una banda di ribelli e alla fine dopo mille comiche avventure sposa una enigmatica regina. Trionfo della vis comica dell’attore contrapposto al giovane Aroldo Tieri. Nel cast anche Foa e Raimondo Vianello.

Arnoldo Foà e Totò

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Napoli Milionaria

Napoli Milionaria è un film tratto dall’omonima commedia di Eduardo De Filippo che la adattò per il grande schermo, il film vede contrapposte la figura protagonista l ‘ingenuo Gennaro Iovine all’amico Pasquale Miele personaggio scritto appositamente per Totò. La storia cavalca un decennio di storia italiana tra il 1940 anno dell’entrata in guerra nel secondo conflitto mondiale e il 1950 anno di uscita del film.

Tra bombardamenti, borsa nera, occupazione alleata e primi passi della campagna elettorale nel l’Italia repubblicana, la grande storia si fonde a quella dei piccoli. Valido esempio di commistione tra momenti comici e dramma ben sostenuti dalla maschera di Antonio De Curtis.

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Uccellacci e Uccellini

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Uccellacci e Uccellini

Uccellacci e Uccellini è uscito nel 1965 con le musiche di Domenico Modugno. Un corvo intellettuale disquisisce sui massimi sistemi e sul marxismo con un padre bizzarro accompagnato da un figlio altrettanto bislacco. Buon binomio tra Totò e il giovane Ninetto Davoli orchestrati da Pierpaolo Pasolini. Un Totò meno gigione e più misurato si lascia guidare e riesce comunque a essere se stesso.

Uccellacci e Uccellini: Famosa scena tratta dal film

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Totò comico: cenni biografici

Totò è il nome d’arte di Antonio De Curtis, figlio di Anna Clemente e nato il 15 febbraio 1898 a Napoli, per la precisione nel rione Sanità e al numero 109 di Via Antaesecula. Registrato all’anagrafe come Antonio Clemente, l’attore viene adottato nel 1921 da Giuseppe De Curtis, marchese, divenuto nello stesso anno marito della madre dopo anni vissuti da amanti con una relazione tenuta nascosta per problemi di etichetta nobiliare.

Risale invece al 1933 l’adozione da parte del marchese Francesco Maria Gagliardi Focas. Questa adozione dà diritto a Totò di fregiarsi di diversi titoli nobiliari, che rendono il suo nome completo Antonio Griffo Focas Flavio Dicas Commeno Porfirogenito Gagliardi De Curtis di Bisanzio, altezza imperiale, conte palatino, cavaliere del sacro Romano Impero, esarca di Ravenna, duca di Macedonia e di Illiria, principe di Costantinopoli, di Cicilia, di Tessaglia, di Ponte di Moldavia, di Dardania, del Peloponneso, conte di Cipro e di Epiro, conte e duca di Drivasto e Durazzo.

Dell’educazione di Totò si occupa la madre – titolare di una sartoria ambulante che nel periodo di massimo splendore ha una piccola sede in Via Roma a Napoli – la quale inventa anche il nomignolo Totò, per chiamare più in fretta il vivace figlio.

Podcast 1: i film più importanti di Totò

audioritratto di Toto

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Scopri qui la nascita e una breve introduzione sullo stile comico, i film più importanti, l’incontro con Pasolini e Lattuada e le sue battute celebri:

Leggi anche: San Giovanni Decollato – il primo successo di Totò

Biografia di Totò: gli anni dell’adolescenza e la nascita dell’amore per il teatro

Lasciata la scuola a 14 anni, Totò va a bottega da un pittore d’appartamenti. L’amore per il teatro riveste un ruolo non indifferente in questa decisione, che non incontrava però il favore della madre, che tentò più volte di avviarlo alla carriera ecclesiastica.

Agli ultimi mesi in collegio di Totò risale un aneddoto particolare, che parla di un precettore che, esasperato dalla sua vivacità, gli tirò uno schiaffo deviandogli il setto nasale e causandogli quella asimmetria facciale diventata poi una sua caratteristica peculiare sul grande schermo e non solo.

Antonio De Curtis si arruola appena sedicenne nel Regio Esercito, dopo diverse esperienze deludenti in piccoli teatri di Napoli, dove recitava in ruoli di secondo piano come macchietta.

La sua permanenza nel Regio Esercito non dura però molto, dal momento che, con un escamotage, riesce a fingersi malato e a evitare di finire in prima linea allo scoppio della Prima Guerra mondiale.

A questo episodio pare sia legata la nascita del motto Siamo uomini o caporali?, una frase molto celebre di Totò comico che riassume in maniera efficace la differenza tra le persone ossessionate dalla forma e quelle che, tramite furbizia e intelligenza, riescono sempre a trovare una via anche nelle circostanze apparentemente più difficili.

Una famosa scena del Film “Siamo Uomini o Caporali”

Podcast 2: l’infanzia e l’adolescenza di Totò

In questo seconda puntata della nostra rubrica dedicata a Toto scopri la nascita illegittima, l’adozione da parte di un conte, l’infanzia e l’adolescenza, gli esordi sul palcoscenico e l’esperienza durante il primo conflitto mondiale. Ascolta la puntata qui sotto:

Totò comico: il trasferimento a Roma e l’inizio del successo

I venti della Grande Guerra cessano di soffiare sull’Italia e sul mondo e in questi anni Totò riprende la sua attività teatrale a Napoli, incontrando però poca fortuna. Il 1922 è un anno che segna una svolta per la sua carriera, dal momento che si trasferisce a Roma con tutta la famiglia. Qui riesce a farsi assumere dalla compagnia dell’impresario Giuseppe Capece, composta da attori di dubbio talento.

In questo novero Totò riesce quindi a distinguersi con il suo particolarissimo talento, grazie in particolare all’interpretazione di alcuni personaggi simbolo della commedia dell’arte come Pulcinella. In seguito all’avanzamento di una richiesta di aumento dell’emolumento economico, Totò viene licenziato da Giuseppe Capece.

Dopo un iniziale momento di sconforto, il De Curtis si presenta al Teatro Jovinelli, dove inizia a farsi conoscere recitando il repertorio dell’attore di varietà napoletano Gustavo De Marco. In questi anni inizia il suo successo: Totò è ormai un riferimento di spicco nel panorama teatrale della capitale e non c’è manifesto che non riporti il suo nome.

Ovviamente la sua fama non ci mette molto tempo a varcare i confini fisici della capitale: il nome di Totò comico è conosciuto in tutta Italia e le scritture arrivano anche da Milano e da Torino.

Podcast 3: i primi lavori

In questo terzo appuntamento il suo trasferimento a Roma, i primi ingaggi in teatro, il lavoro all’Ambra Jovinelli e alla Sala Umberto di Roma, l’incontro con Titina De Filippo e l’amore per la soubrette Liliana Castagnola. Ascolta la puntata qui sotto:

Totò comico e Messalina: la consacrazione definitiva

La consacrazione definitiva di Totò comico ha però un luogo di nascita preciso: la sua città, quella Napoli che gli dà i natali e che, qualche anno più tardi, consegna il suo nome all’immortalità con la rivista Messalina, dove recita accanto a Titina De Filippo.

Questa occasione rappresenta l’inizio dell’ascesa di Totò in quanto il format della rivista gli dà la possibilità di esprimere al massimo il proprio talento, andando oltre al percorso prestabilito ma intrattenendo il pubblico con battute argute, trascinanti ed entusiasmanti (negli anni della consacrazione nasce anche la figlia Liliana, frutto dell’unione con Diana Bandini Rogliani).

Totò diventa un idolo delle folle, anche grazie alla particolarissima asimmetria del suo volto. Non mancano anche i commenti negativi di una parte della critica – che vede nell’attore una persona capace solo di ripetere continuamente le stesse battute – che non riescono però a scalfire il fenomeno di Totò comico, che continua a essere amato dal pubblico.

Podcast 4: il suo matrimonio e la prima figlia

Alcune anticipazioni che ascolterai in questa quarta puntata della rubrica audio dedicata a Toto: la promozione a capocomico, le macchiette, il matrimonio con Diana, la nascita della figlia, il riconoscimento da parte del padre, gli esordi sul grande schermo e l’incontro con Anna Magnani. Ascolta la puntata qui sotto:

Totò attore comico: il successo nel cinema

Il successo teatrale è solo una parte della carriera di Totò comico, che interpreta un centinaio di pellicole ( 98 per la precisione) tra il 1937 – l’esordio sul grande schermo è con Fermo con le mani! – e il 1967.

Le pellicole celebri non si contano; tra le più famose è comunque possibile citare 47 Morto che parla – trama tratta dalla commedia di Ettore Petrolini – da cui arriva l’indimenticabile battuta E io pago!, pronunciata dall’avaro e altrettanto furbo barone Antonio Peletti.

Continua parallelamente il suo impegno nella rivista, dove recita accanto a nomi di primo piano come Anna Magnani e il fratelli De Filippo.

47 Morto che Parla: quattro soldi di trippa

Podcast 5: i primi successi al cinema

In questa quinta puntata scopri: il dopoguerra, i suoi lavori teatrali, i primi successi al cinema, una rara incursione nel mondo del doppiaggio, i problemi familiari, la canzone “Malafemmena“e l’incontro con Franca Faldini. Ascolta la puntata qui sotto:

L’anno delle prime pellicole cinematografiche precede di poco il periodo dei premi più importanti, come per esempio la Maschera d’Argento (1947) e il Nastro D’argento, vinto nel 1951 per l’interpretazione in Guardie e ladri di Steno e Monicelli.

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Guardie e ladri: La fine dell’inseguimento

Questa è la scena in cui Totò viene finalmente presso da Aldo Fabrizi alla conclusione dell’inseguimento attraverso le campagne romane dell’Acqua Acetosa.

L’anno successivo alla vittoria di questo premio conosce Franca Faldini, ventunenne, che recita accanto a lui in numerosi film, tra cui la pellicola Totò e le donne, dove interpreta la giovanissima amante del cavaliere Filippo Scaparro.

Pochi anni più giovane della figlia Liliana, Franca Faldini rimane accanto a Totò fino alla morte, avvenuta nel 1967 e seguita dai ben noti tre funerali.

Totò e le Donne (finale)

22 secondi del finale di questo film in cui Toto si rivolge direttamente allo spettatore.

Totò e Pasolini

Risale al 1966, anno precedente la morte, l’incontro casuale di Totò con Pierpaolo Pasolini, il più illustre intellettuale italiano.

Il simbolo di questo percorso artistico comune è Uccellacci e uccellini, un film che si discosta molto dal repertorio di Totò comico, ma che viene interpretato dall’attore – che pur non condivideva alcuni aspetti della senza dubbio controversa poetica cinematografica di Pierpaolo Pasolini – con il solo scopo di essere parte di un’opera di qualità e di non venire dimenticato dal pubblico.

Interviste e riprese sul set dei film di Pasolini con Totò

Pasolini e Totò sul set di “Uccellacci e uccellini” e “La terra vista dalla luna” del 1966, intervista ad entrambi questi mostri sacri del cinema italiano.

Podcast 6: il cinema degli anni ’50 e alcuni suoi successi

Al sesto appuntamento della rubrica scopri: Totò e il cinema negli anni Cinquanta, le divergenze con la critica cinematografica, il periodo neorealista, i film tratti da Pirandello e da Scarpetta, le sue produzioni teatrali, il successo de I soliti ignoti, la malattia agli occhi, il ritiro dal palcoscenico, la contrapposizione con le spalle celebri, le poesie e le canzoni, e la sua famosa poesia: “A livella“. Ascolta la puntata qui sotto:

I Soliti Ignoti: la Terrazza

Totò recita “A’ Livella”

Una sua datata interpretazione della celebre poesia “A’ Livella”, ben conservata. Guardala qui.

Podcast 7: le sue apparizioni in TV e le sue collaborazioni

Alcune anticipazioni di questo settimo episodio: il suo ruolo drammatico ne “Il comandante” (1963), le prime apparizioni in televisione, le parodie, l’incontro con l’attore inglese Walter Pidgeon e la prima parolaccia di Totò, Alberto Lattuada e la Mandragola, la sua collaborazione con Pasolini in “Uccellacci e Uccellini” e relativi riconoscimenti. Ascolta la puntata qui sotto:

Totò muore il 15 aprile del 1967 stroncato da un infarto. Il suo decesso viene accolto da un grandissimo cordoglio in tutta Italia. La sua fama di attore comico e di interprete amato dal pubblico è radicata in tutto il mondo, come testimoniano per esempio gli elogi dell’attore George Clooney in occasione del remake de I soliti ignoti (si tratta del film Welcome to Collinwood del 2002).

Ma il suo talento ha lasciato impronte molto più profonde, dal momento che c’è chi afferma che veri e propri geni comici come Woody Allen e Jerry Lewis debbano tantissimo del loro successo alla sua versatilità e al suo inconfondibile stile comico.

Podcast 8: Totò e la televisione la serie televisiva girata da Daniele D’Anza e la pubblicità

Ascolta qui sotto l’ottava puntata:

Totò intervistato da Luigi Silori (1965)

Inedito filmato in cui Antonio De Curtis rilascia un’ intervista in confidenza a Luigi Silori (RAI, Segnalibro, 1965). Al termine dell’intervista Totò recita la poesia “L’acquaiola“. Imperdibile!

Podcast 9: la morte di Totò, il funerale, orazione funebre di Nino Taranto

Ascolta qui sotto la nona puntata della serie:

Leggi anche: Nino Taranto – I grandi caratteristi del Cinema italiano

I funerali di Totò

Mario Castellani ricorda il giorno dei funerali di Totò.

Podcast 10: la rivalutazione di Totò

In questo episodio ascolterai: la rivalutazione postuma dei film di Totò, i grandi registi che hanno lavorato con l’artista napoletano e i film mai arrivati sullo schermo. Ascolta qui sotto la decima puntata:

Podcast 11: Totò principe, il riconoscimento della nobiltà e i suoi titoli nobiliari

Ecco l’undicesima puntata:

Podcast 12: I principali lavori di Totò al teatro, al cinema e in televisione

Ecco la dodicesima e ultima puntata della serie dedicata a questo maestro del cinema comico italiano:

Conclusione

Sperando che questo breve excursus su Totò comico sia stato utile, ti invitiamo a condividere questa biografia sui social e a lasciare la tua opinione.

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