Il format educativo Insieme su migrazione e accoglienza, l'accessibilità delle città delle prossime Olimpiadi e i progetti pediatrici di 3Bee a Roma

PositivaMente AVIS

Si intitola ‘Insieme’ il format educativo dell’associazione Still I RISE, nata per offrire istruzione e protezione ai minori profughi e vulnerabili, che opera nelle scuole in Kenya, Repubblica Democratica del Congo, Grecia e Nord Ovest della Siria. Il programma è destinato alle scuole italiane ed è disponibile gratuitamente in modalità virtuale. Si tratta di un viaggio interattivo per avvicinarsi a temi importanti, come la migrazione, l’accoglienza, il lavoro minorile e il diritto all’istruzione: il percorso è pensato per scuole di ogni ordine e grado, università, istituti di formazione e associazioni giovanili in lingua italiana. Il programma è caratterizzato da una forte versatilità: ogni educatore può modulare il percorso scegliendo le fasi più adatte alla propria classe, ai temi che si vogliono approfondire e al tempo che si decide di dedicare. Per informazioni rimandiamo al sito stillirisengo.org (still ai Rais enne gi o, tutto attaccato, punto org)

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In vista delle prossime Olimpiadi e paralimpiadi di Milano Cortina 2026, il Veneto ha costituito un gruppo di lavoro che dovrà elaborare ed analizzare “l’accessibilità universale e l’inclusione” nelle città della regione che ospiteranno gli eventi e le gare, sia per quanto riguarda gli atleti sia per il pubblico. Il Comitato organizzatore ha chiesto infatti a tutti gli enti ospitanti i giochi olimpici di porre la massima attenzione e di ispirare la propria azione alle tematiche dell’accessibilità e inclusività. Durante lo studio, saranno analizzati in particolare: impianti sportivi e i loro locali; ospitalità turistica, ristorazione, pubblici esercizi; trasporti e locali pubblici.

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A Roma i piccoli pazienti dell’ospedale Bambino Gesù adottano 650 alberi da nettare. A mettere a disposizione questa oasi verde protetta è stata la startup 3Bee (Three bee), che si occupa di proteggere la biodiversità attraverso soluzioni tecnologiche e servizi di tutela degli ecosistemi. Gli alberi nettariferi protetti dall’Ospedale sono piante geolocalizzate, distribuite sui terreni di 7 coltivatori abilitati, che produrranno 41 mila kg di nettare e contribuiranno all’immagazzinamento di 229 mila kg di CO2. Ogni bambino, riceverà un attestato di adozione e, attraverso il sito ufficiale potrà dargli un nome, monitorare il numero di api nutrite, i kg di nettare prodotto dall’oasi e la quantità di CO2 assorbita. Un’iniziativa dal profondo valore educativo , con cui l’Ospedale pediatrico Bambin Gesù ha voluto compiere un nuovo passo verso un futuro sostenibile per i bambini, proteggendo la biodiversità.