Il manifesto per il supporto psicologico online, il podcast sulla vita dei senzatetto e la terapia forestale contro l'ansia

PositivaMente AVIS

Il mondo dei servizi online per il benessere mentale ha conosciuto, durante la pandemia, un boom che non accenna a rallentare: sempre più pazienti scelgono oggi la via del digitale per il proprio percorso di terapia. Ma all’allargarsi del mercato e all’aumento dell’offerta, c’è il rischio che la qualità del servizio e la trasparenza nella comunicazione non siano sempre prioritarie come dovrebbero, per questo alcune aziende del settore hanno deciso di promuovere la prima versione del “Manifesto per il Supporto Psicologico Online”, un insieme di linee guida elaborate da un pool di professionisti, sottoscritte dalle principali piattaforme operanti nel settore e discusse con il comitato etico del Consiglio Nazionale Ordine Psicologi. Il Manifesto sarà aggiornato su base annuale in base ai cambiamenti di un settore in evoluzione, e tocca 7 punti chiave: tra questi un uso responsabile della comunicazione, con un accento sulla trasparenza; il rispetto della libertà dei professionisti e l’importanza di fare rete anche con gli operatori del territorio, in particolare per la gestione di emergenze e casi specifici per cui la terapia online può avere dei limiti.

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Un podcast in 4 puntate, per raccontare le storie di chi vive in strada. Si chiama “Così vicini” ed è realizzato da Fondazione Progetto Arca, realtà milanese che da 28 anni si occupa di dare aiuto concreto a persone che si trovano in stato di grave povertà ed emarginazione sociale. Con la voce narrante di Marco Berry e la partecipazione dell’antropologo e scrittore Federico Bonadonna, il progetto ha preso il via la scorsa estate con le storie di alcuni profughi ucraini ospiti delle strutture di accoglienza del capoluogo lombardo. I podcast ci accompagnano alla scoperta delle zone più buie e nascoste delle nostre città, intrecciandosi con le voci dei volontari impegnati ogni sera a offrire pasti caldi, coperte, abiti e ascolto a persone che vivono una condizione di marginalità e solitudine estrema, spingendoci a guardare con lenti nuove alcuni degli stereotipi più diffusi che circondano i senzatetto. Storie accomunate dalla paura, dalla solitudine, dalla fatica d’improvvisare ogni giorno soluzioni per sopravvivere, ma anche dal conforto che trovano nella scoperta dell’altro. Il podcast è disponibile sulle principali piattaforme e sul sito progettoarca.org

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Una ricerca sperimentale condotta dal Cnr e dal Club alpino italiano ha svelato l’effetto delle foreste nel ridurre i sintomi dell’ansia. Respirare i profumi della foresta quindi, riduce davvero lo stress. Il merito è dei monoterpeni, molecole odorose contenute negli oli essenziali emessi dalle piante. La ricerca è stata condotta in 39 siti italiani tra montagna, collina e parchi urbani, tra questi il Lago di Tovel in Trentino; Alpe Corte in provincia di Bergamo, il Rifugio Levi Molinari in Piemonte e poi, in Sicilia, l'Etna, nel Lazio, i boschi dell'area di Fiuggi; in Emilia Romagna, i boschi dell'alto Appennino reggiano e molti altri ancora. Lo studio prosegue il filone di ricerca intrapreso nel 2019 relativo alla distribuzione degli oli essenziali emessi dalle piante, che ha portato a numerose pubblicazioni scientifiche e alla realizzazione di due volumi sulla Terapia Forestale, che hanno permesso di mettere a sistema tutte le conoscenze ad oggi acquisite in merito a questa disciplina emergente, che potrà portare ad una progressiva adozione di pratiche sanitarie verdi.