Le uova pasquali contro il neuroblastoma, i progetti 'Con i bambini' e la piattaforma per la cura dei disturbi della nutrizione
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Torna, in occasione della Pasqua, la campagna “Cerco un uovo amico”, iniziativa solidale dell’Associazione italiana per la lotta al neuroblastoma, a favore della ricerca oncologica pediatrica. Tra i tanti progetti sostenuti spicca quello denominato “Genedren”, che ha consentito l’individuazione di una serie di mutazioni genetiche che possono provocare il neuroblastoma, uno dei tumori più frequenti tra i bambini. Grazie ai risultati dello studio, in futuro si potrà realizzare un test utile a calcolare il rischio di sviluppare il tumore e a effettuare diagnosi e trattamenti sempre più precoci. Le uova dell’associazione, per aiutare questa e le altre ricerche, possono essere ordinate sul sito neuroblastoma.org.
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E ora due notizie selezionate per noi dalla redazione di Vita.it:
Sono sette i progetti finanziati dall’associazione “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Gli interventi saranno sostenuti complessivamente con 3 milioni di euro e prevedono percorsi per lo sviluppo di competenze nell’ambito delle scienze, tecnologia, ingegneria, arti e matematica per i ragazzi tra gli 11 e i 17 anni che vivono nel Sud Italia. Gli studenti coinvolti avranno l’opportunità di partecipare a laboratori di robotica, informatica musicale, ricerca di soluzioni innovative per il risparmio energetico e la sostenibilità ambientale, fino all’uso degli strumenti tecnico-informatici per comprendere i meccanismi del cyberbullismo e per promuovere la conoscenza del territorio e la cittadinanza attiva.
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L'Istituto superiore di sanità ha aggiornato la piattaforma online dei centri dedicati alla cura dei Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione: sono 126 le strutture sparse su tutto il territorio nazionale, di cui 112 pubbliche e 14 appartenenti al settore del privato accreditato. Il maggior numero dei centri si trova nelle regioni del Nord, 63, al centro ve ne sono 23, mentre 40 sono distribuite tra il Sud e le Isole. Sono quasi 1500 i professionisti che vi lavorano, soprattutto psicologi, psichiatri, neuropsichiatri e ovviamente nutrizionisti. La mappatura territoriale è coordinata dal Centro nazionale dipendenze e doping dell’Istituto superiore di sanità ed è realizzata con il supporto tecnico e finanziario del Ministero della Salute. Tutte le informazioni e i contatti delle strutture sono disponibili all’indirizzo piattaformadisturbialimentari.iss.it
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