Episodio 196 - Identità: chi sei oltre le etichette? Domande e risposte
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Continuiamo il dialogo della scorsa settimana sulle etichette approfondendolo per comprendere meglio quali sono i meccanismi dietro l'etichettamento.
Perché è così importante lavorare sulle etichette? Perché ci provocano tanta sofferenza?
L’ etichettamento è necessario, inevitabile e molto utile, ma allo stesso tempo può essere molto dannoso, perché quando veniamo etichettati, tendiamo ad assumere la 'forma' dell’etichetta che viene utilizzata. Nelle relazioni le etichette ci fanno reagire all’immagine che abbiamo della persona e non alla persona, cioè ci tolgono l’esperienza diretta della persona. Le etichette infatti filtrano le esperienze e le impoveriscono. Le etichette, in questo senso, ci tolgono energia vitale.
Noi utilizziamo le etichette per catalogare e questo ci aiuta a risparmiare energie per riuscire a muoverci nel mondo: sono delle scorciatoie per non rendere necessario dover analizzare completamente ogni volta le situazioni in cui ci troviamo. Però l’uso eccessivo e reiterato delle etichette diminuisce l’intensità delle esperienze della nostra vita, perché siamo portati a spostare l’attenzione sulle etichette che utilizziamo per confermarle. E così facendo le confermiamo davvero.
Spesso questo determina una vera e propria polarizzazione nel pensiero infantile dicotomico che suddivide tutto il mondo in categorie opposte, cancellando, di volta in volta, una parte di esperienza per assolutizzarne l’altra.
Noi siamo l’intero, abbiamo tutto dentro di noi, e cercare di rinchiuderci in etichette genera sofferenza inutile e dannosa e ci toglie energia preziosa.
Quali passaggi fare per lavorare sulle etichette?
Innanzitutto renderle consapevoli. Quindi distinguerle dall’esperienza e valutarle come etichette, ovvero proiezioni e giudizi del nostro ego.
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Perché è così importante lavorare sulle etichette? Perché ci provocano tanta sofferenza?
L’ etichettamento è necessario, inevitabile e molto utile, ma allo stesso tempo può essere molto dannoso, perché quando veniamo etichettati, tendiamo ad assumere la 'forma' dell’etichetta che viene utilizzata. Nelle relazioni le etichette ci fanno reagire all’immagine che abbiamo della persona e non alla persona, cioè ci tolgono l’esperienza diretta della persona. Le etichette infatti filtrano le esperienze e le impoveriscono. Le etichette, in questo senso, ci tolgono energia vitale.
Noi utilizziamo le etichette per catalogare e questo ci aiuta a risparmiare energie per riuscire a muoverci nel mondo: sono delle scorciatoie per non rendere necessario dover analizzare completamente ogni volta le situazioni in cui ci troviamo. Però l’uso eccessivo e reiterato delle etichette diminuisce l’intensità delle esperienze della nostra vita, perché siamo portati a spostare l’attenzione sulle etichette che utilizziamo per confermarle. E così facendo le confermiamo davvero.
Spesso questo determina una vera e propria polarizzazione nel pensiero infantile dicotomico che suddivide tutto il mondo in categorie opposte, cancellando, di volta in volta, una parte di esperienza per assolutizzarne l’altra.
Noi siamo l’intero, abbiamo tutto dentro di noi, e cercare di rinchiuderci in etichette genera sofferenza inutile e dannosa e ci toglie energia preziosa.
Quali passaggi fare per lavorare sulle etichette?
Innanzitutto renderle consapevoli. Quindi distinguerle dall’esperienza e valutarle come etichette, ovvero proiezioni e giudizi del nostro ego.
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