Real estate e AI: l'importanza del dato nella compravendita di case
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Gromia, oltre che aver organizzato le proprie operation con un approccio molto agile e rivolto innanzitutto all'elasticità - hanno ad esempio rinunciato ad avere vetrine fronte strada, prediligendo il sito per la pubblicità dei propri annunci e una rete di agenti di vendita in smart working a supporto del cliente - ha puntato sull'intelligenza artificiale e l'utilizzo di dati di terza parte per valorizzare in maniera il più oggettiva possibile l'immobile: niente più prezzi gonfiati da parte di agenti immobiliari che cercano di catturare l'attenzione del venditore con supervalutazioni non realistiche ma un algoritmo di AI che, sulla base delle caratteristiche intrinseche e di georeferenziazione forniti da terze parti, restituisce una valutazione appropriata. Fabio Salvo , il founder della società ci ha raccontato anche delle reazioni di acquirenti e venditori di fronte a questa impronta innovativa.
E a proposito di dati di terza parte e di come possano essere utilizzati in maniera appropriata ed efficace abbiamo raccolto l'opinione di Francesca Perucchetti , Go to Market Lead di Adobe. Sebbene i dati di prima parte siano fondamentali, quelli disponibili di terze parti, anche in forma gratuita, non solo possono arricchire e rendere più aderente l'experience e l'offerta al cliente, ma permettono di allargare gli orizzonti della personalizzazione. Il progetto di open data del Comune di Milano è un esempio efficace di come mettere a disposizione delle imprese benzina per i propri motori.
I dati, sempre di più, condizionano i nostri modelli di sviluppo economico e finanziario e non possiamo prescinderne dall'usarli per rimanere competitivi. Bisogna necessariamente raccogliere la sfida e comprenderne la portata per capirne le potenzialità. L'esempio di Gromia è particolarmente calzante: rispondere ad una necessità del cliente per fare la differenza sul mercato, senza rinnegare ma anzi valorizzando le competenze tradizionali maturate nel mercato di origine.
Buon ascolto!Avete una storia di "trasformazione digitale" da raccontare o segnalare? Scriveteci a radionext@radio24.it
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