Hopera è una chiesa nel centro di Roma interessata a far fiorire le persone e contribuire al benessere spirituale, sociale e culturale della città. Hopera è l’unione di due parole “hope” (speranza in inglese) e “opera”. La nostra visione è di portare un’opera di speranza alle persone tramite il vangelo. La chiesa cristiana nasce nel 2012 come Chiesa Evangelica San Lorenzo nelle vicinanze di Scalo San Lorenzo e San Giovanni. Nel 2017 la chiesa si trasferisce in zona Policlinico/Piazza Bologna ...
I
IL BENE E IL MALE - Che cos'è? - Con Pietro Archiati


1
IL BENE E IL MALE - Che cos'è? - Con Pietro Archiati
Pietro Archiati
IL BENE E IL MALE Che cos'è? Con Pietro Archiati Dal convegno di Torino, dal 26 al 28 Ottobre 2007 "Il bene del corpo è la salute, il suo male è la malattia. Così è anche per gli uomini: stanno bene in salute quando si favoriscono a vicenda come gli organi e le cellule di un organismo; stanno male, soffrono, quando si mettono gli uni contro gli altri, quando ognuno pensa solo a se stesso. Un vecchio adagio dice: "La virtù sta nel mezzo". È vero: ogni forma di male risulta da una qualche unil ...
Recensioni di libri, saggi e micropillole di cultura!
La parabola delle nozze, fra il figlio del re e la sua sposa, ci annuncia un grande giudizio, una più grande grazia e ci fa pregustare il grande pranzo di nozze del quale siamo ora in attesa, quello fra l’unico figlio del vero re, Gesù, e la sua sposa, la chiesa, noi.
Dio ci dà dei talenti, siano essi fisici o non. Gesù ci incoraggia a farli fruttare per il Suo Regno, essendo attivi nell'attesa del Suo ritorno.
Prendersi cura del terreno del nostro cuore e riposare in Dio: la chiave per comprendere la potenza dello Spirito Santo, l'efficacia della Parola e la volontà di Dio nella nostra vita.
C
Chiesa Hopera - Roma


La parabola del figlio prodigo diventa ancora più commovente quando capiamo i riferimenti che Gesù fa all’Antico Testamento. Il nostro peccato è più grave di quanto pensavano, ma Dio è più grande del nostro peccato.
Gesù non ci insegna a costruire la nostra identità orizzontalmente, in opposizione agli altri, ma a pregare "abbi pietà di me, peccatore" e accogliere la misericordia di Dio.
Guardando al capitolo 17 di Luca, le parole di Gesù ci avvertono di ricordare la moglie di Lot e di non guardare indietro. Sei rimasto bloccato nel passato o puoi guardare al futuro che Dio ha per te?
E se la preghiera davvero cambiasse le cose? È possibile pregare senza rimanere delusi? Questa parabola ci aiuterà a scoprirlo.
L’importanza delle emozioni nella nostra esperienza della fede. Come gestirle in un modo che onora Cristo.
C
Chiesa Hopera - Roma


Invece dell’ozio di pochi grazie alla schiavitù di tanti, la Bibbia ci insegna un ritmo di lavoro e di riposo per tutti.
Non fare grandi cambiamenti in stagioni di tempesta. La Bibbia ci insegna a prendere decisioni in pace, in comunità e in preghiera.
A chi riesci ad aprire il tuo cuore? Quali sono i compagni di viaggio della tua vita? Se anche stai esitando a rispondere a queste domande non preoccuparti, non sei solo, ed una buona risposta è possibile.
Ricordare le preghiere a cui Dio ha già risposto ci rende grati e ci incoraggia a porgli delle nuove preghiere. Qual è il tuo luogo di incontro con Dio oggi?
Hai dei sogni non compiuti? Anch’io. Anche Dio! Ma lui ci chiama a rialzarci prima del compimento dei nostri sogni e di gioire alla sua presenza.
Gesù ci dà non solo un nuovo presente e un nuovo futuro. Ci dà anche un nuovo passato.
Cercare il di più e non accontentarsi del meno. Fu quello che motivò le scelte, anche rischiose, dei tre protagonisti di questo libro, ed è quello a cui siamo invitati anche noi.
È facile dire "io amo tutti". Ma il vero amore include mani che si danno da fare, una lingua che edifica, braccia che sanno avvolgere, una testa che sa chinarsi e occhi che guardano oltre.
Su, non giù. Avanti, non indietro. Insieme, non ognuno per conto suo. Sono i commoventi passi che due povere vedove fanno nel libro di Rut, e che io e te possiamo fare oggi.
La Bibbia presenta la resurrezione come un evento storico, che da certezze per il passato, presente e futuro. Ma per vivere la resurrezione, devi morire a te stesso.
La via della libertà passa per sentieri inaspettati, in cui Dio ci invita a scoprire quanto la semplicità ed il servizio siano capaci di modellare i nostri cuori e di liberarli dall’ansia e dall’egoismo che spesso ci imprigionano.
Da soli siamo deboli e squilibrati. Insieme rimaniamo saldi e fioriamo come persone. Dobbiamo vivere vite relazionalmente ricche, in cui ci prendiamo cura gli uni degli altri.
La chiave per una giornata straordinaria non è avere nuove circostanze. È esistere in compagnia e vivere il quotidiano con uno spirito di preghiera che mantiene la nostra connessione a Dio.
Un invito a riscoprire il valore del silenzio, come “luogo” in cui Dio parla e mette ordine.
C
Chiesa Hopera - Roma


Essere cristiani non significa fare i turisti nel mondo. Se Dio ci chiama in un luogo, lo dobbiamo abitare con un senso di missione che riguarda tutta la vita, cultura compresa. La visita di Paolo ad Atene ci permette di apprezzare il modo in cui affrontare questa sfida. La Parola ci sprona ad essere vivi, orientati e testimoni. Vogliamo imparare a…
Quale pesi stai portando in questo momento? Siamo chiamati a scambiare i nostri pesi e carichi con Gesù. Lui è potente per prendere i nostri carichi!
La lettura della Bibbia nella sua interezza in modo costante e diretto è fondamentale per la nostra crescita come discepoli di Gesù affinché possiamo compiere le buone opere che Lui ha preparato per noi e possiamo vivere con una certa e profonda speranza.
Le sofferenze edificano e uniscono. I drammi scoraggiano e dividono. Scegliamo di vivere le difficoltà con maturità e in comunità, in modo da crescere in statura e emanare il dolce aroma di Cristo.
Gesù ha lavato i nostri piedi, così noi possiamo lavare i piedi degli altri. Di chi stai lavando i piedi?
Hopera celebra 10 anni ripieni della bontà di Dio! Ci incontriamo in questo compleanno per riconoscere la fedeltà di Dio, ricordarci di ciò che ha già fatto, rincuorarci dopo due anni di pandemia e riconsacrarci per il futuro.
Le stagioni di conflitto e di avversità mettono in discussione chi siamo e chi Dio è. Ma noi troviamo chiarezza quando diamo nome alle nostre sofferenze, portiamo la nostra lotta a Dio e raffiniamo la nostra conoscenza di Dio e di noi stessi.
Qualunque sia la difficoltà che stiamo attraversando possiamo essere certi che Dio non ha alcuna intenzione di sprecarla. La renderà una porta speciale alla sua presenza, un ingrediente per la nostra maturità e una storia di speranza per altri.
La sofferenza è accompagnata da un invito da parte di Dio. Diventa dolce e ci fa del bene quando troviamo rifugio in Dio e discerniamo le lezioni che ha da insegnarci.
C
Chiesa Hopera - Roma


Vivere nella speranza del ritorno di Cristo, un ritorno che ci consola e ci responsabilizza.
Attraverso i personaggi della bellissima storia raccontata nel libro di Ruth, accendiamo 3 luci su un buon proposito per il 2022: essere più buoni.
"Aspettativa" e "Speranza" sono termini simili ma con importanti differenze. Dio mantiene tutte le sue promesse, ma spesso ci sorprende.
Natale un tempo in cui ci auspichiamo un po' di serenità. Garanzie però non ce sono. Le tenebre abbondano intorno a noi. Abbiamo però la certezza che le tenebre non dureranno per sempre perché un bambino è nato. Un bambino in grado di trasformare le tenebre più fitte in luce sfolgorante!
La buona notizia del Natale consiste in Dio che "soffia" su un grembo vuoto. Il favore di Dio ha un prezzo. Siamo invitati a custodire le promesse che Dio ci ha fatto.
Così come Pietro, Giacomo e Giovanni, anche noi siamo stati scelti da Gesù come suoi amici, chiamati ad amarci gli uni gli altri e a portare un frutto che rimanga.
C
Chiesa Hopera - Roma


Siamo spesso spinti ad essere seguaci di visibilità e immediatezza per ottenere clamore, ma Gesù ci propone intimità e perseveranza per ottenere carattere.
Intorno a Gesù incontri persone straordinarie. Lo seguono, lo servono, e fanno del bene ovunque vanno. Sembrano essere persone comuni ma se fai attenzione ti accorgi che sono dei giganti.
Cosa farai dopo che Gesù provvederà ciò che desideri? La folla neanche lo ringrazia. Diventa un discepolo chi si accorge che Gesù vale più delle cose che ci dà.
Il tuo valore non è misurato dagli sguardi o dall’approvazione degli altri ma dalla voce di Cristo, che ti chiama a diventare parte della comunità dei suoi seguaci.
Anche nei momenti difficili Dio fa brillare la sua chiesa. Provvede un’opportunità dietro ogni crisi e fa continuare a crescere la sua opera attraverso cuori arresi e uniti a Cristo.
Non c’è niente che si paragoni alla chiesa quando è dedita a Cristo. È una comunità di fede e di unione, di grazia e di redenzione, che supera le sfide e non smette di manifestare l’amore di Dio al mondo.
Dio opera in noi mentre aspettiamo. L’attesa ci insegna a bramare Dio più delle cose che Dio dà, a ricevere lo Spirito Santo nei nostri cuori, e a usare le nostre lingue per cucire, edificare e puntare a Cristo.
Riassunto: La logica comunitaria è più ampia di quella individuale. Ci motiva ad amare chi non conosciamo, a stabilire radici nel territorio, a stringere rapporti che onorano Dio, ad essere generosi e a ritrovare la nostra gioia in Dio. Esige dei sacrifici ma ne vale la pena!
Quando la gioia si mischia con il dolore, dobbiamo tornare alle Scritture, riconsacrarci e fare festa, non a causa della nostra fedeltà ma a causa della fedeltà del Signore.
Dio può far rivivere pietre sepolte sotto mucchi di polvere e consumate dal fuoco. Ritrovare la santità e la solidità della Sua Parola.
Quando vissute con Dio, le crisi possono portare al ravvedimento e al risveglio. Ci invitano a ricostruire i nostri spiriti, la nostra vita in comunità e i nostri confini.
La ricostruzione personale e collettiva non è mai facile. Ma è possibile quando si erge su fondamenta di natura spirituale, come il ravvedimento, la preghiera, l’impegno e la resistenza all’opposizione.
Nella vita raccogliamo ferite, difficoltà e fallimenti. Spesso desideriamo poter ricostruire ciò che si è rotto, ma non sempre sappiamo da dove cominciare. Dio ci invita ad iniziare dal nostro cuore. È lì che le sue promesse vengono a sorprenderci e che la tristezza della distruzione si trasforma nella gioia della ricostruzione.…