Segui i soldi, troverai la mafia: il racconto e i ricordi di chi ha vissuto un sistema investigativo rivoluzionario – in Italia e all’estero – accanto al giudice istruttore ucciso nella strage di Capaci il 23 maggio 1992 con la moglie e tre uomini di scorta.
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A trent'anni dalla strage di Capaci, Corriere della Sera realizza con Fondazione con il sud un podcast in 5 puntate scritto da Luca Lancise e Alessandra Coppola. Partendo dal dattiloscritto originale dei 22 pranzi tra Giovanni Falcone e Marcelle Padovani (autrice di "Cose di Cosa Nostra"), il podcast ricostruisce, con le parole stesse di Falcone, la sua capacità di decifrare la mafia, di comprenderla a fondo come uomo e siciliano per poterla lucidamente combattere. Racconta la sua eredità, p ...
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Segui gli assegni: Giovanni Falcone ne è ossessionato, i colleghi lo deridono e non comprendono. "Passava delle notti intere anche a casa sua con pacchi interi - ricorda la giornalista amica Marcelle Padovani - numerati, con le date, con il destinatario, la banca d'origine". Compilava schede precise su ognuno di questi pezzi di carta. Un assegno in…
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Nell’ultima puntata del podcast “Il Metodo Falcone”, il racconto della strage di via D’Amelio del 19 luglio 1992 e di come Paolo Borsellino applicò la tecnica investigativa "segui i soldi, troverai la mafia", a Marsala e Palermo. Testimonianze del generale della Gdf Ignazio Gibilaro e degli ex pm Giuliano Turone, Antonio Ingroia e Paolo Bernasconi…
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I corleonesi hanno il controllo di Cosa Nostra, dunque di una buona fetta della Sicilia. Ma a Palermo, lo Stato sta preparando il suo attacco più forte e concreto: sulla base della sentenza-ordinanza del giudice istruttore Giovanni Falcone (assieme al collega Paolo Borsellino), il 16 dicembre 1987 la Corte d’Assise condanna 346 imputati per un tota…
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E’ la più equivocata e manipolata delle intuizioni di Falcone: «I mafiosi non sono dei marziani; la mafia non è estranea al tessuto sociale che la esprime». L’unica via per combattere Cosa Nostra, rivendica il giudice, e Marcelle se ne fa interprete, è dunque svelare questa affinità. Riconoscere la razionalità e la logica rigorosa che la caratteriz…
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Giovanni Falcone non è stato solo un grande giudice istruttore ma anche uno stratega ed un uomo umile. Raccogliere l’eredità di questo Servitore dello Stato non è facile ma sono molti i magistrati che onorano la sua memoria e quella di altre vittime di mafia come Paolo Borsellino.Di Paolo Colombo - Il Sole 24 Ore
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Il metodo Falcone “segui i soldi, troverai la mafia” è stato riconosciuto dalle Nazioni Unite e fatto proprio da 190 Stati. Paradisi fiscali, trust e criptovalute sono le insidie più pericolose con le quali oggi deve fare i conti quel metodo.Di Paolo Colombo - Il Sole 24 Ore
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Il primo incontro tra Marcelle Padovani e Giovanni Falcone avviene a Palermo, alla fine del 1983, in piena guerra di mafia. Il magistrato è poco noto in Italia, ma in Sicilia conduce giàinchieste innovative e «pericolose». Padovani ne ha l’immagine di un uomo senza paura pur se consapevole dei rischi, che si affaccia alla finestra al mattino per co…
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Il primo incontro tra Marcelle Padovani e Giovanni Falcone avviene a Palermo, alla fine del 1983, in piena guerra di mafia. Il magistrato è poco noto in Italia, ma in Sicilia conduce giàinchieste innovative e «pericolose». Padovani ne ha l’immagine di un uomo senza paura pur se consapevole dei rischi, che si affaccia alla finestra al mattino per co…
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Il maxiprocesso contro il gotha di Cosa Nostra è il punto più alto del metodo Falcone “segui i soldi e troverai la mafia”. Il 30 gennaio 1992 la Cassazione confermerà definitivamente l’impianto accusatorio e le condanne. Quattro mesi, con la strage di Capaci, prenderà forma la vendetta di Cosa nostra.…
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Nel 1982 Giovanni Falcone e il giudice istruttore di Milano Giuliano Turone raccontano ai loro colleghi magistrati, in un convegno a Castel Gandolfo, come funziona il metodo investigativo che segue il flusso dei soldi della mafia. È un metodo rivoluzionario che però molti ostacoleranno.Di Paolo Colombo - Il Sole 24 Ore
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Nel 1978 Giovanni Falcone lascia Trapani e torna a Palermo, dove entra nel pool antimafia. Qui avrà la possibilità di sviluppare il suo metodo investigativo. Sono anni terribili, scanditi dagli omicidi eccellenti di mafia.Di Paolo Colombo - Il Sole 24 Ore
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Sepolto sotto libri e ritagli, Marcelle Padovani ritrova nella sua casa romana il dattiloscritto originale di “Cose di Cosa nostra”. È il libro divenuto suo malgrado il testamento di Giovanni Falcone, scritto in prima persona dal giudice anti-mafia, in realtà composto dalla giornalista francese Padovani attingendo a otto anni di assidue frequentazi…
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Puntata 1. Le correzioni. Sepolto sotto libri e ritagli, Marcelle Padovani ritrova nella sua casa romana il dattiloscritto originale di “Cose di Cosa nostra”. È il libro divenuto suo malgrado il testamento di Giovanni Falcone, scritto in prima persona dal giudice anti-mafia, in realtà composto dalla giornalista francese Padovani attingendo a otto a…
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Una scrivania vuota con un assegno sopra. Il giudice istruttore Giovanni Falcone osserva in silenzio quel foglio di carta rettangolare. Falcone ha poco più di 40 anni. Quell’assegno lo condurrà ad altri conti bancari, altri nomi, altri indirizzi in una catena che coinvolgerà centinaia di mafiosi e di loro complici. Fino ad arrivare al primo maxipro…
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Segui i soldi, troverai la mafia: il racconto e i ricordi di chi ha vissuto un sistema investigativo rivoluzionario – in Italia e all’estero – accanto al giudice istruttore ucciso nella strage di Capaci il 23 maggio 1992 con la moglie e tre uomini di scorta.Di Paolo Colombo - Il Sole 24 Ore
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