Le due amiche erano semplicemente inseparabili. Le chiamavano ‘le farfalle’ perché quando ballavano insieme sembravano due farfalle che volteggiavano nel cielo intrecciandosi l’una con l’altra.

Le superbimbe si ammutolirono. Fino a un attimo prima stavano festeggiando spensierate, ma ora, improvvisamente, conoscevano il reale motivo per cui si trovavano lì nel Paese delle Streghe: avevano ancora bisogno del loro aiuto.

Era impossibile dimenticare quello che era accaduto, ma erano passati diversi mesi da quando la Strega Nera era stata sconfitta e la vita delle superbimbe era tornata, per quanto possibile, normale.

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Erano molto diversi tra loro e forse proprio per questo erano una coppia felice: lei sempre allegra, dinamica ed estroversa, lui taciturno, razionale e incapace di mostrare le proprie emozioni.

Gli davano del ‘secchione’, ma non era un bimbo molto studioso. Però a scuola era bravissimo e prendeva sempre il massimo dei voti. Quel bambino sapeva sempre cosa fare, in ogni occasione. Qualunque problema incontrasse nella vita, lui trovava una soluzione. In questo era decisamente più bravo di qualsiasi adulto!…

C’era una volta un bimbo che aveva una grandissima passione: andava in giro con il suo retino e catturava i suoni...

Camilla e Giulia stavano dormendo nel loro lettino, quando un boato improvviso le svegliò...

Me lo ricordo bene l’angelo Sole: viveva sulle nuvole. Non che fosse particolarmente distratto, anzi. È che viveva letteralmente su una nuvola, decorata con dei coloratissimi mazzi di fiori...

Lucas e Margarita erano due bambini come gli altri, però non erano due bambini come gli altri.

Un giorno a scuola, durante l’intervallo, Camilla attirò l’attenzione delle sue amiche: “Guardate cosa ho qui!”. Le bimbe si avvicinarono incuriosite e Camilla aprì la mano, mostrando un piccolo seme. ..

Era completamente buio, ma erano già le otto di una mattina di autunno. Quella mattina era come se il sole non fosse sorto.

Le superbimbe avevano ormai capito una cosa molto importante: insieme erano fortissime. Continuavano ad allenarsi e tra di loro andavano d’amore e d’accordo.

Se da una parte erano felici per aver già sconfitto due streghe, dall’altra sapevano perfettamente che la Strega Nera non sarebbe stata a guardare e avrebbe subito lanciato una controffensiva.

Dopo aver sconfitto la Strega dei Sogni le superbimbe erano così felici e galvanizzate che avevano deciso di continuare a trovarsi tutte le mattine al parco per proseguire gli allenamenti.

“Dovete prepararvi!” – le avvisò la Strega Gelatina – “Le streghe cattive stanno per colpire!”. E purtroppo aveva ragione. Quella mattina, all’asilo, tutti i bambini erano stanchi e disperati. Comprese le superbimbe.

Luna iniziò a trafficare con alambicchi e ingredienti sotto gli sguardi affascinati e incuriositi delle superbimbe.

Questa volta, a merenda a casa di Luna e Stellina, le bimbe erano tante.

Quel giorno all’asilo c’erano tutti. Era una mattinata tranquilla e le maestre Milly, Conci e Katia avevano radunato tutti i bimbi nel salone per raccontare una storia.

Giulia e Camilla non potevano crederci. Mentre tutte le streghe buone erano imprigionate nel Paese delle Streghe, tutte quelle malvagie erano sulla Terra, libere di compiere qualunque tipo di malefatta.

Fino al giorno prima erano solo due bambine come tutte le altre, ma in un attimo tutto era cambiato. La mattina seguente andarono a scuola e notarono che Stellina passava tutto il tempo a guardarsi in giro.

Giulia e Camilla seguirono Stellina. Si stupirono che nessuno andò a prenderla dopo la scuola. Iniziarono a camminare e si inoltrarono nel bosco.

L’estate era finita e Giulia e Camilla erano tornate all’asilo. Erano felici di riabbracciare le loro maestre Katia, Milly e Conci e di poter nuovamente giocare con i loro amici.

Giulia sentiva delle voci in cucina ed era ancora indecisa se alzarsi o restare ancora un po’ a letto. Era sempre l’ultima!

La prima a svegliarsi, come sempre, fu Camilla.

Era la notte di San Lorenzo e il cielo offriva uno spettacolo magnifico. Sdraiate sull’erba alla Colma di Sormano, nei pressi dell’osservatorio, Giulia e Camilla avevano visto talmente tante stelle cadenti da aver esaurito i desideri.

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