Gruppo Magma pubblico
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Ciao! Siamo gruppo MAGMA. Questo è “Fuori Cornice”, un podcast in cui le nostre voci sono al servizio di opere d'arte conservate in collezioni pubbliche e private italiane. Abbiamo incontrato uomini, donne, oggetti ed insieme oltrepassato la cornice per raggiungervi a casa, in treno oppure in un bosco... Abbiamo lasciato stratificare le opere in diversi “quadri tematici” con un ordine ben preciso che potete ricombinare. Ogni due settimane un nuovo quadro tematico arricchirà “Fuori Cornice”. ...
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show series
 
Sveglio tra corpo freddo e aldilà: bocca aperta e occhi socchiusi, sembra ascoltarli. È da lui che nasce il dolore verticale degli altri. Gesù copre un buco, dilata il centro. Monologo scritto da gruppo MAGMA e interpretato da Alberto Gandolfo Compianto sul Cristo morto, Niccolò dell'Arca, 1463-1490, Chiesa di Santa Maria della Vita, Bologna…
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Ricalcando gli echi di antichi lamenti, sembrano avvolte dalla nube terrosa che la danza selvaggia del dolore ha appena scatenato. Le mani di Maria scavano nelle urla pietrificate di un attimo eterno. Maddalena arriva, spinta e poi respinta. Il suo eco ulula sul corpo. Testo scritto e interpretato da Mariachiara Di Giacomo e Marika Ruta Compianto s…
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Freddo, lucido, composto. Giuseppe d’Arimatea ci offre due possibilità: entrare o rimanere fuori. Giovanni è l'ago teso della bilancia, i suoi nervi potrebbero esplodere ma la sua mano ne protegge la lucidità. Monologo scritto e interpretato da Alberto Gandolfo Compianto sul Cristo Morto, Niccolò dell'Arca, 1463-1490, Chiesa di Santa Maria della Vi…
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Il quarto blocco, ed ultimo per questa stagione, darà voce al compianto sul Cristo morto di Niccolò dell'Arca. Le statue, realizzate in terracotta, sembrano avvolte dalla nube terrosa che la danza selvaggia del dolore ha appena scatenato. Si sente quasi la terra fendersi e dai corpi uscire fuori quello che d'Annunzio ha chiamato “l'Urlo pietrificat…
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Immagini. Suoni. Colori. Ricordi. Tutti insieme si affacciano e si guardano alla finestra. Gli occhi imprimono ritagli di un “fuori” mai vissuto, mai potuto raggiungere ma solo desiderato...almeno fino ad ora. Monologo scritto e interpretato da Mariachiara Di Giacomo Ragazza alla finestra, Contardo Barbieri, 1935, Galleria d'Arte Moderna, Roma…
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Una stanza in disordine, una finestra che dà spazio alla realtà. Il peso delle forze naturali ciecamente distruttive schiaccia aprendo il varco alla possibilità di una crisi. Il panico diventa delirio, il delirio sete di tranquillità. Monologo scritto e interpretato da Alberto Gandolfo. Mobili e rocce in una stanza, Giorgio De Chirico, 1973, Fondaz…
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Lei non sa ancora quanto starà lì, fissa sul roccione, fissa nel fissare. Lei attende di andare avanti tornando dove è già stata. Il mare non fa più paura. Monologo scritto e interpretato da Marika Ruta Fanciulla sulla roccia a Sorrento, Filippo Palizzi, 1871, Fondazione Internazionale Balzan, Milano…
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È quasi l’alba. Una porta si chiude, i passi si dirigono verso la cucina. Davanti a sé una quotidianità bruscamente spezzata: la tavola con i rimasugli della sera prima. I suoi figli sono andati via da quella casa. Lui e la moglie ritornano al punto di partenza. Insieme hanno costruito, oggi si accompagnano l’uno accanto all’altra verso un nuovo in…
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Nelle lunghe e ardenti notti d’amore non sempre sono solo due corpi a toccarsi. Una donna desiderosa e insieme una figlia in cerca della madre. Ombre naturali e luce artificiale. Raffaele si è alzato dal letto, accende la luce, esce; Lei accetta. Monologo scritto e interpretato da Marika Ruta. Il dubbio, Giacomo Balla, 1907 - 1908, Galleria d'Arte …
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La madre è nel suo dentro. Un abbraccio di acqua e di pelle dove il sangue scorre caldo e regolare da un corpo all’altro. E’ il “tempo dell’oro” tra la creazione e il primo vagito. Monologo scritto e interpretato da Mariachiara Di Giacomo Aetas Aurea, Medardo Rosso, 1886, Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea, Torino.…
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Federico da Montefeltro e Battista Sforza si guardano da anni, da secoli. Lui è un condottiero e la sua fama, più o meno controversa che si voglia, lo precede. Lei è gentile e mite, sempre al suo fianco, dotata di grande forza e determinazione. Si svegliano dal loro sonno di morte incorniciato. Le loro mani finalmente di toccano. Dialogo scritto e …
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Caino confessa al mondo, a sé stesso. Straripa il senso di colpa in lui, straborda, lo inonda. Eppure ha agito per puro spirito di sopravvivenza. Lui si giustifica attraverso le parole di Camilleri. Quell’atto lo ha segnato, lo tormenterà a vita, lo paralizzerà, senza poterlo purificare probabilmente, ma cerca di ottenere la comprensione da parte d…
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