Slovakia pubblico
[search 0]
Altro
Scarica l'app!
show episodes
 
R
Ristretto
Series avatar that links to series pageSeries avatar that links to series page

1
Ristretto

Matteo Castellucci

Unsubscribe
Unsubscribe
Ogni settimana+
 
Una notizia compressa nel tempo di un caffè. Podcast artigianale d'attualità, a volte satirico, in (si spera) lingua italica. Esce almeno due volte la settimana. (La foto della cover è di Nathan Dumlao su Unsplash)
  continue reading
 
Loading …
show series
 
Il sottosegretario alla Cultura, del partito di estrema destra con cui si è alleato il premier populista Robert Fico, vuole dichiarare Gesù Cristo “Re della Slovacchia”. È un vecchio format sovranista, lo ha già fatto la Polonia ai tempi di Diritto e Giustizia. Sarebbe un provvedimento simbolico, ma non deporrebbe per la laicità dello Stato. Qui il…
  continue reading
 
In Olanda sono i giorni delle trattative per formare il nuovo governo e va capito se a guidarlo sarà Geert Wilders, il populista di destra che ha vinto le elezioni. L’uomo che potrebbe deciderlo è Pieter Omtzigt, centrista arrivato quarto: mentre parlava con i giornalisti, non si è accorto di avere in bella vista alcune annotazioni. Un caso che ric…
  continue reading
 
Il Venezuela di Maduro ha fatto un referendum (unilaterale) per annettersi una regione contesa, con la Guyana. Si chiama Esequibo, segni particolari: è ricca di petrolio. Questa è la sua storia, in breve, fino alle preoccupazioni di un colpo di forza militare dopo il plebiscito. Qui un pezzo per approfondire.…
  continue reading
 
La cessione del “Telegraph”, uno storico giornale britannico, è diventata un caso di Stato nel Regno Unito. Alla cordata che lo rileverebbe, infatti, partecipa il vicepremier degli Emirati Arabi. Ricostruiamo la vicenda e capiamo perché è così rilevante. Gli ultimi aggiornamenti sono tratti da “Charlie”, una newsletter del Post sui media che vi con…
  continue reading
 
In due minuti è dura, una biografia frettolosa di Henry Kissinger. Uno dei protagonisti del Novecento e della politica estera cinica degli Stati Uniti di Nixon: dalle aperture alla Cina al Vietnam, i regimi militari spalleggiati in Sudamerica e le bombe in Cambogia, fino agli ultimi viaggi e al libro a tema AI. Qui il monumentale ritratto del New Y…
  continue reading
 
Il bilaterale saltato tra Grecia e Regno Unito per le frasi del premier Mitsotakis sui marmi del Partenone “rubati”. Sunak lo accusa di voler “riaprire casi del passato”, ma il futuribile primo ministro laburista Keir Starmer apre a un prestito di lungo periodo — audio di un video social realizzato per il “Corriere”. Qui il pezzo a cui si fa riferi…
  continue reading
 
Oltre al suo zoccolo duro, il candidato anti-sistema è riuscito a incarnare un’alternativa “punk” al peronismo al potere in Argentina. Il sostegno dell’ex presidente Macri ha aiutato Javier Milei, che ha ammorbidito i messaggi più radicali prima del ballottaggio. Sono già arrivate le congratulazioni di Trump, Carlson, Abascal. Il momento più inquie…
  continue reading
 
Una proposta normativa europea contro le confezioni mono-uso ha fatto infuriare i produttori di formaggio francesi. Devono ancora approvarla, però, sia Parlamento europeo sia Consiglio e soprattutto – ha chiarito la Commissione – non vieterebbe le tradizionali confezioni di legno, ma vincolerebbe solo a renderle più riciclabili.…
  continue reading
 
Sei anni di Storia spagnola in 2 minuti. Un recappone su come si è arrivati dallo scontro frontale del 2017, con il fallimento secessionista, al patto di governo tra Pedro Sánchez e Carles Puigdemont. Come funziona l’amnistia? Adattamento audio di un video realizzato per il profilo TikTok del “Corriere della Sera”.…
  continue reading
 
A sorpresa, il primo ministro inglese Rishi Sunak ha richiamato in servizio David Cameron, come ministro degli Esteri. L’ex premier (che in questi anni ha fatto il lobbista) non tornava a Downing Street dalle dimissioni dopo il referendum perso sulla Brexit, 7 anni fa. Nel Regno Unito è consuetudine che i ministri siano membri del Parlamento, e lui…
  continue reading
 
Tra poco c’è il ballottaggio delle presidenziali in Argentina e contro Juan Milei è scesa un’opposizione particolare, quella delle principali squadre di calcio. In passato, Milei (ex portiere) aveva proposto di privatizzare i club di calcio, sul modello della Premier League. Il suo sfidante, il ministro dell’Economia Sergio Massa, ha legami e amici…
  continue reading
 
Tutti, ma proprio tutti, gli ultimi aggiornamenti dalla Spagna dopo gli scontri a Madrid sotto la sede dei Socialisti, fomentati dall’ultradestra. Alla fine Pedro Sánchez ha trovato l’intesa con gli indipendentisti catalani di Carles Puigdemont, che incassa la promessa dell’amnistia (e prepara le valige). Qui il pezzo per il Corriere sulla marcia d…
  continue reading
 
Il primo ministro portoghese António Costa si è dimesso: è invischiato – insieme al suo sistema di potere – nelle pressioni per alcuni progetti minerari di Litio. Dopo perquisizioni e arresti tra i Socialisti (sembra Mani Pulite, lo so), lo scenario più probabile sono le elezioni anticipate. Costa governava dal 2015 ed era considerato uno dei papab…
  continue reading
 
Doppietta: Polonia e Spagna hanno in comune un governo da formare. Nel primo caso il presidente Duda ha incaricato Morawiecki, della sua stessa area politica, di provare a formare per primo un governo, anche se non ha i numeri. Poi toccherà a Donald Tusk. Nel secondo è vicina un intesa tra i catalani e Sánchez, mentre Puigdemont è di nuovo indagato…
  continue reading
 
La premier italiana Giorgia Meloni è solo l’ultimo target del duo Vaclav e Lexus. Non sono esattamente imparziali, vanno in onda sulla tv statale russa permeata di propaganda del Cremlino. Le loro “vittime” sono scelte tra chi è considerato ostile alla Russia, e colpite con operazioni degne dell’intelligence. Qui per leggere Anna Zafesova sulla Sta…
  continue reading
 
Il memoriale “Politics On the Edge” (per ora disponibile solo in inglese) porta dentro Westminster negli anni convulsi della Brexit e dell’involuzione populista del Partito conservatore britannico, quando le voci più ragionevoli – come quella di Rory Stewart – soccombono al fuoco incrociato. Nel libro, la disillusione non offusca la passione, semma…
  continue reading
 
C’è un nuovo partito populista in Germania. No, non di destra: di sinistra. Una delle più famose politiche tedesche, Sahra Wagenknecht, ha lasciato la sinistra della Linke, e ha lanciato un movimento che secondo i primi sondaggi potrebbe valere il 12% alle europee. Durante la pandemia parlava di «dittatura sanitaria», oggi è contraria all’invio di …
  continue reading
 
Il 22 novembre ci sono le elezioni in Olanda e il partito che potrebbe vincerle, fino a due mesi fa, non esisteva neppure. A meno di un mese, in cima alle intenzioni di voto c’è «Nuovo contratto sociale» di Pieter Omtzigt: anti-establishment e frugale, contrario all’integrazione europea come gli agri-populisti di BBB. In campo anche Frans Timmerman…
  continue reading
 
Breve storia di due elezioni suppletive inglesi. Il partito di Keir Starmer ha strappato due (ex) feudi ai conservatori: Tamworth e Mid Bedfordshire. Su scala nazionale, questi numeri consegnerebbero ai laburisti una maggioranza netta. I Tories potrebbero cercare di rinviare il voto a gennaio 2025. Qui per leggere il pezzo su Linkiesta.…
  continue reading
 
I centristi di Terza Via sono stati la sorpresa delle elezioni in Polonia. “Entro la fine dell’anno ci sarà un nuovo governo europeista”, spiega il vicepresidente di Polska2050, Michal Kobosko. L’obiettivo sarà interrompere l’isolamento del Paese in Europa. Su temi “divisivi” come le esportazioni di grano ucraine o gli aiuti militari a Kyiv, dice K…
  continue reading
 
Greta Thunberg, in Norvegia, è scesa in piazza assieme al popolo Sámi che chiede la demolizione del più grande parco eolico del Paese, quello di Fosen. In passato, ha vinto ricorsi legali perché le pale sorgono sul terreno dove allevano le renne. La pratica, però, comporta la macellazione di 70mila esemplari ogni anno. Gli attivisti sono stati rice…
  continue reading
 
Quella di Viktor Orbán è la prima stretta di mano di Vladimir Putin con un leader europeo da quando ha scatenato la guerra in Ucraina. Il primo ministro ungherese ha fatto un favore al Cremlino e alla sua propaganda. In Cina, ospiti di Xi al decennale della Via della Seta, i due hanno discusso di affari: forniture energetiche l’ampliamento della ce…
  continue reading
 
In Polonia si incrina il primato della destra populista che non ha giocato pulitissimo in campagna elettorale: Diritto e Giustizia, al potere dal 2015, non otterrà il terzo mandato consecutivo. A raggiungere la maggioranza, cioè più di 231 seggi su 460, sono le tre principali forze dell’opposizione capitanata dal centrodestra, dell’ex premier Donal…
  continue reading
 
A Liverpool i laburisti si fanno partito della nazione. L’imprevisto di un militante ambientalista finisce per fare un favore al leader Keir Starmer: in maniche di camicia, senza neppure armocromista, gli svolta l’immagine più dei post dove dice che il tempo per guardare le partite dell’Arsenal lo trova sempre. L’appello ai conservatori delusi e un…
  continue reading
 
In Germania ci sono state due elezioni regionali molto importanti, in Assia e Baviera. In sintesi: i partiti della “coalizione semaforo” al governo sono andati maluccio, ha vinto il centrodestra del tandem Cdu-Csu, ma soprattutto è cresciuta l’estrema destra di Alternative für Deutschland: il secondo e terzo posto sono una novità per una formazione…
  continue reading
 
Nella defenestrazione (non in senso letterale) di Kevin McCarthy, lo speaker della Camera, c’entra anche una vecchia conoscenza: Steve Bannon. È diventato, o rimasto, il gatekeeper di un pezzo dello spettro politico, quello più radicale, e ha dato visibilità al “congiurato” Matt Gaetz nel suo videopodcast. Qui per leggere l’articolo del New York Ti…
  continue reading
 
Il congresso dei Conservatori a Manchester segna l’avvio di una campagna elettorale che li vede staccati dai Laburisti. Il premier Rishi Sunak promette «un cambiamento» dopo tredici anni al potere e critica i difetti che ha pure il suo partito, mentre Nigel Farage declina l’«offerta». Qui per leggere su Linkiesta.…
  continue reading
 
Domenica a Varsavia l’opposizione ha bissato la marcia di giugno, ma raddoppiando i partecipanti. È stata la manifestazione più partecipata dal 1989. A una dozzina di giorni dalle elezioni, le speranze di Donald Tusk si concentrano sull’isolamento di Diritto e Giustizia, primo nelle intenzioni di voto, ma con i centristi di Terza Via, che non sono …
  continue reading
 
Robert Fico ha vinto le elezioni in Slovacchia – e messo in imbarazzo il suo partito europeo, quello Socialista, a cui appartiene anche il Pd italiano. In caso di alleanza con i nazionalisti, ha ammonito il presidente Stefan Löfven, comincerebbe la procedura di espulsione. Si ripeterà, a sinistra, la tiritera vista tra l’ungherese Orbán e i Popolar…
  continue reading
 
In Spagna il centrodesta di Feijóo ha fallito, ora toccherà al leader socialista Pedro Sánchez cercare la fiducia (e correre contro il tempo) per formare un governo. Intanto i catalani aggiungono una condizione alla lista. La data limite è il 27 novembre, altrimenti si torna alle urne a gennaio. La newsletter citata sul finale si chiama Ibérica, qu…
  continue reading
 
Si vota in Slovacchia e si riaffaccia una vecchia conoscenza del populismo europeo. Se vincesse Robert Fico, già tre volte premier in passato, Orbán sarebbe meno solo: avrebbe un alleato a Bratislava. No-vax ai tempi della pandemia, ora Fico è su posizioni filo-russe. Ma Progresso slovacco lo tallona nei sondaggi e vuole sventare il suo ritorno. Su…
  continue reading
 
La storia dell’alleanza tra Lega e Rassemblement National è cominciata dopo le Europee del 2014 e si è fondata anche sul rapporto personale tra i due leader, Salvini e Le Pen. La fase populista è finita e l’uscita dall’Unione non è più all’ordine del giorno, spiegano Marco Campomenosi (Lega) e Thibaut François (RN). Link all’articolo di Linkiesta.…
  continue reading
 
In Grecia le primarie di Syriza hanno scelto il nuovo leader della Sinistra radicale: Stefanos Kasselakis, 35 anni, ex banchiere della Goldman Sachs che ha studiato negli Stati Uniti. Potrà sfidare il premier conservatore Mītsotakīs sul “suo terreno”, quello economico, più che sulla contrapposizione ideologica, ma l’ala purista del partito lo ritie…
  continue reading
 
La campagna per non abbandonare Kyjiv dentro il Partito repubblicano americano. Con spot in tv e cartelloni, il progetto «Gop for Ukraine» punta a ricordare alla base e ai parlamentari che la difesa della democrazia nel mondo è parte del loro Dna, contro l’isolazionismo di Trump. «Putin è un nemico dell’America» e agli Stati Uniti indebolirlo arman…
  continue reading
 
Il governo spagnolo ha richiesto formalmente di riconoscere queste trelingue tra quelle ufficiali dell’Unione europea. È una delle condizioni avanzate dagli indipendentisti per sostenere il premier uscente Pedro Sánchez, ma non è così semplice. Serve il consenso dei 27 Stati membri e già oggi la Commissione spende 355 milioni di euro all’anno per i…
  continue reading
 
Il senatore che sfidò Obama non si ricandiderà. Qualche anno fa quelli come lui erano la norma nel partito repubblicano americano, oggi sono un’anomalia e l’ortodossia trumpiana assume tratti da culto del capo: un fanatismo “MAGA”. Qui l'articolo completo. Il sottofondo musicale è di Miyagisama e Pavel Bekirov, da Pixabay; gli inserti audio proveng…
  continue reading
 
E se dietro alcuni trionfi militari della Germania nazista, o dietro le sue efferatezze, ci fosse un esercito completamente strafatto? Nel 1938 entra in commercio il Pervitin: la prima metanfetamina tedesca, il cui consumo è normalizzato nella società. La Wehrmacht ha scorte massicce di questo “medicinale” e la «guerra lampo» è anche una «guerra do…
  continue reading
 
Cosa sapere dell’ultimo discorso sullo stato dell’Unione di Ursula von derLeyen, in meno di 3 minuti. Le notizie, di fatto, sono due. Mario Draghi è incaricato di una relazione «sul futuro della competitività europea». Ci sarà un’«inchiesta sulle sovvenzioni della Cina ai veicoli elettrici» che secondo Bruxelles distorcono il mercato. Con la partec…
  continue reading
 
Ogni Paese ha una sua faglia tra Nord e Sud – o un suo equivalente. Nel Regno Unito è prospero il Sud, dove sta Londra, mentre la periferia è nelle ex città industriali a settentrione. Alcuni scienziati britannici si sono chiesti, però, dove passerebbe un’ipoteca linea di demarcazione esaminando la concentrazione di due catene di ristoranti: Greggs…
  continue reading
 
Regolare le cripto valute, e monete digitali governate da banche centrali, saranno l'ultima trincea delle “Culture Wars”? Segnali dall'America 🇺🇸 Questo è anche l'ultimo episodio della programmazione “daily” del podcast: aggiungetelo ai preferiti per non perdere i prossimi episodi ☑️ Il sottofondo musicale è di Miyagisama e Pavel Bekirov, da Pixaba…
  continue reading
 
Una cordata di ricconi sta comprando centinaia di chilometri quadrati di terreni nella California rurale per costruirci una nuova città. Ma non ha ancora convinto gli attuali residenti, a cui questo progetto sembra una fregatura, a beneficio delle élite. Una storia che sembra uscita da “California” di Francesco Costa (Mondadori)…
  continue reading
 
Gli “Z-influencer” sono mercenari digitali: influencer russi che stanno monetizzando la guerra, grazie alla quale hanno esteso il loro seguito e hanno potuto alzare il tariffario delle sponsorizzazioni. Ripetendo la propaganda di Putin, anche con video fake. Il sottofondo musicale è di Miyagisama e Pavel Bekirov, da Pixabay.…
  continue reading
 
Mentre in Italia spopola il libro del generale più corteggiato dalla destra, un pezzo dell'Economist si interroga se esista una ricetta per scrivere un libro di successo. Vantarsene, però, sarebbe come intestarsi il “merito” di una giornata soleggiata. Link per comprare Flop Secret: https://amzn.eu/d/igMIlvF Il sottofondo musicale è di Miyagisama e…
  continue reading
 
Nel Regno Unito, per il Guardian, sta per aprire una filiale del Mathias Corvinus Collegium (Mcc): più di un think tank, è un avamposto del primo ministro ungherese Viktor Orbán nelle “guerre culturali”, per usare una terminologia a lui cara. In passato ha messo fuori legge la Central European University fondata nel 1991 da George Soros: ora copia …
  continue reading
 
Loading …

Guida rapida