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Campi elettromagnetici derivanti dall'impianto fotovoltaico - in 5 minuti

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I pannelli fotovoltaici installati sul tetto possono generare campi elettromagnetici? La risposta è sì, dal momento che generano corrente elettrica, che a sua volta genera campi elettrici e magnetici. Ma, a meno di casi particolari, non bisogna avere paura, perché come vedremo si tratta di fenomeni alquanto modesti, perché la distanza tra i pannelli e le persone è considerevole. La paura solitamente nasce da ciò che non conosciamo, dall'ignoto. È un istinto naturale che ci permette di sopravvivere come individui e come specie sin dalla notte dei tempi. Ma ad esempio, il non approfondire un dato tema ci fa rimanere ignoranti e l'ignoranza continuerà ad alimentare le nostre paure in un circolo vizioso. Prendere in considerazione solo i lati negativi di un fenomeno ci impedisce di fare valutazioni oggettive. Tutte le apparecchiature elettriche ed elettroniche generano campi elettromagnetici, ma non vuol dire che tutti siano pericolosi. Nel caso specifico, un impianto fotovoltaico si compone di vari elementi: pannelli fotovoltaici, cavi collettori, inverter, trasformatori e collegamenti alla rete di distribuzione. La corrente elettrica prodotta dai pannelli è continua (DC): viaggia tramite i cavi collettori e arriva ad un inverter per essere trasformata in corrente alternata (AC) a 50Hz, in modo da poter essere usata dagli elettrodomestici di casa. A meno che non si tratti di un grande impianto, cioè a meno che le tensioni e le intensità di corrente in gioco non siano particolarmente elevate, si ha che neanche l'intensità dei campi elettrici e magnetici saranno particolarmente elevate. In secondo luogo, la corrente continua può generare solo campi elettrici e magnetici statici, ossia la loro intensità rimane costante nel tempo. Un campo magnetico statico non induce correnti e campi elettrici all'interno degli organismi viventi. Diverso è il discorso per la corrente alternata: essa produce campi elettrici e magnetici la cui intensità varia nel tempo. Inoltre, a distanza di qualche decina di metri, la tensione e l'intensità di corrente in esercizio presso gli inverter e i trasformatori di un impianto fotovoltaico domestico, non produce campi elettrici e magnetici di intensità pericolosa. Anzi, solitamente si è ben al di sotto dei valori limite fissati dalla legge per gli ambienti domestici, che sono dell'ordine dei 6 V/m per l'intensità del campo elettrico e di 3 micro Tesla per il campo magnetico. Giusto per la cronaca, con o senza impianto fotovoltaico, comunque nelle nostre case circola corrente elettrica di tipo alternato. Ad ogni modo, per mitigare qualsivoglia rischio derivante dall'esposizione ai CEM, si consiglia di installare inverter e trasformatori a qualche metro dagli ambienti in cui si permane più a lungo durante la giornata e comunque lontani dalle camere da letto, dove stazioniamo in media 8 ore al giorno. In caso comunque di dubbio si può far effettuare un controllo da un tecnico indipendente. Se può interessare, in provincia di Salerno, effettuiamo misure di campi elettromagnetici in alta e bassa frequenza, sia in ambito domestico e sia industriale. Questo ad esempio è uno strumento per la misura dei campi elettromagnetici che usiamo; si tratta di un Microrad, uno strumento professionale certificato, che fornisce delle indicazioni molto precise. Per ulteriori informazioni visita il nostro sito Web. Si ringrazia il Dott. Luigi Rescigno per il supporto scientifico Sommario 0:00:00 - Introduzione 0:00:59 - I campi elettromagnetici nel fotovoltaico 0:03:06 - Conclusioni ____________ Per richieste preventivi, scrivere a: a.rizzo@a2c.it

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