Decreto Ristori, al via le domande per i contributi: come fare
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Con il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 20 novembre scorso è stato approvato il modello per la presentazione dell’Istanza per il riconoscimento del contributo a fondo perduto previsto dal decreto Ristori (D.L. 137/2020) e dal decreto Ristori-bis (D.L. 149/2020).
L’Agenzia ricorda che le nuove domande vanno presentate da parte dei contribuenti che non avevano inviato l’istanza per il precedente contributo previsto dal decreto Rilancio (D.L. 34/2020). Per chi invece avesse già presentato la relativa istanza e ricevuto il contributo, l’accredito delle somme sul conto corrente avverrà in maniera automatica recuperando i dati già trasmessi in precedenza.
A chi spetta il contributo
La percentuale del contributo spettante e il codice Ateco relativo all’attività prevalentemente svolta dai contribuenti aventi diritto al nuovo contributo a fondo perduto sono elencati nell’allegato n. 1 del D.L. Ristori (D.L. 137/2020) così come riscritto dal D.L. Ristori bis (D.L. 149/2020).
Rispetto al precedente, il contributo ora spetta anche ai soggetti che hanno maturato ricavi e compensi 2019 superiori ai 5 milioni di euro, sebbene sia stata mantenuta la condizione che il fatturato e i corrispettivi del mese di aprile 2020 siano di ammontare inferiore a due terzi (2/3) del corrispondente importo maturato nel mese di aprile 2019.
Unica eccezione per i contribuenti che hanno aperto la partita IVA a partire dal 1° gennaio 2019, per i quali il calo del fatturato non è richiesto.
Quando trasmettere l’istanza
La trasmissione dell’istanza può essere effettuata a partire dal giorno 20 novembre 2020 e non oltre il giorno 15 gennaio 2021. In caso di errore, è possibile presentare una nuova istanza, in sostituzione di quella precedentemente trasmessa, ma solo prima della ricezione della ricevuta che attesta l’accoglimento dell’istanza ai fini del pagamento.
Per approfondire l’argomento clicca e ascolta il podcast di QuiFinanza a cura del Dottor Davide Giampietri, Dottore Rag. Commercialista, Revisore Legale, in collaborazione con Fisco7.
L’Agenzia ricorda che le nuove domande vanno presentate da parte dei contribuenti che non avevano inviato l’istanza per il precedente contributo previsto dal decreto Rilancio (D.L. 34/2020). Per chi invece avesse già presentato la relativa istanza e ricevuto il contributo, l’accredito delle somme sul conto corrente avverrà in maniera automatica recuperando i dati già trasmessi in precedenza.
A chi spetta il contributo
La percentuale del contributo spettante e il codice Ateco relativo all’attività prevalentemente svolta dai contribuenti aventi diritto al nuovo contributo a fondo perduto sono elencati nell’allegato n. 1 del D.L. Ristori (D.L. 137/2020) così come riscritto dal D.L. Ristori bis (D.L. 149/2020).
Rispetto al precedente, il contributo ora spetta anche ai soggetti che hanno maturato ricavi e compensi 2019 superiori ai 5 milioni di euro, sebbene sia stata mantenuta la condizione che il fatturato e i corrispettivi del mese di aprile 2020 siano di ammontare inferiore a due terzi (2/3) del corrispondente importo maturato nel mese di aprile 2019.
Unica eccezione per i contribuenti che hanno aperto la partita IVA a partire dal 1° gennaio 2019, per i quali il calo del fatturato non è richiesto.
Quando trasmettere l’istanza
La trasmissione dell’istanza può essere effettuata a partire dal giorno 20 novembre 2020 e non oltre il giorno 15 gennaio 2021. In caso di errore, è possibile presentare una nuova istanza, in sostituzione di quella precedentemente trasmessa, ma solo prima della ricezione della ricevuta che attesta l’accoglimento dell’istanza ai fini del pagamento.
Per approfondire l’argomento clicca e ascolta il podcast di QuiFinanza a cura del Dottor Davide Giampietri, Dottore Rag. Commercialista, Revisore Legale, in collaborazione con Fisco7.
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