Joe Bates is a member of the Bad River Band, a Native American Tribe residing along Lake Superior in Wisconsin. He and his community have been embroiled in a long-standing legal and public relations battle against Enbridge, a Canadian energy company, to protect their ancestral lands. This struggle has been documented in "Bad River," a documentary film released in early 2024, which showcases Bates and his fellow activists within the band. Joe joins Jay to share his personal journey of activism, the profound influence of past generations of tribal and environmental activists on his own path, and the ongoing fight against Enbridge, which affects the future of water protection in America. To learn more about the Bad River Band, click here. Episode Chapters (00:00) - Intro (01:19) - Joe’s activist history (04:31) - The connection between the Bad River Band and their land (10:06) - How did Enbridge come to have pipes under native land against the Bad River Band’s wishes? (14:00) - The threat’s Enbridge’s Line 5 poses to the environment (18:10) - “You can’t put a price tag on what we have. What we have is priceless.” (19:23) - Joe and Jay discuss the documentary “Bad River” (22:58) - Thank you and goodbye For video episodes, watch on www.youtube.com/@therudermanfamilyfoundation Stay in touch: X: @JayRuderman | @RudermanFdn LinkedIn: Jay Ruderman | Ruderman Family Foundation Instagram: All About Change Podcast | Ruderman Family Foundation To learn more about the podcast, visit https://allaboutchangepodcast.com/…
In quel tempo, Gesù andò nella regione di Tiro. Entrato in una casa, non voleva che alcuno lo sapesse, ma non poté restare nascosto. Una donna, la cui figlioletta era posseduta da uno spirito impuro, appena seppe di lui, andò e si gettò ai suoi piedi. Questa donna era di lingua greca e di origine siro-fenicia. Ella lo supplicava di scacciare il demonio da sua figlia. Ed egli le rispondeva: "Lascia prima che si sazino i figli, perché non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini". Ma lei gli replicò: "Signore, anche i cagnolini sotto la tavola mangiano le briciole dei figli". Allora le disse: "Per questa tua parola, va': il demonio è uscito da tua figlia". Tornata a casa sua, trovò la bambina coricata sul letto e il demonio se n'era andato.…
Gesù si rivela oggi con una missione chiara: raccogliere tutti i figli di Dio, ovunque siano e chiunque siano, anche coloro che i farisei chiamavano pagani. Il suo messaggio è universale. Vuole accogliere tutti e abbraccia tutto ciò che è autenticamente umano, con un cuore aperto. Noi siamo chiamati a seguirlo in questo compito che il Padre gli ha affidato. Dobbiamo impegnarci per costruire un’umanità nuova, come Lui ci ha insegnato. Solo così possiamo entrare nella pace che ci ha promesso. E la prima lettura ci offre uno spunto concreto: la famiglia, in particolare l’amore coniugale. La famiglia è il luogo dove possiamo realizzare il progetto di Dio. È un invito a costruire famiglie solide e unite, secondo i suoi insegnamenti. Dio è sempre con noi in questo percorso. Ci dona la sua grazia, come assicura l’Apostolo: “Non ti mancherà la mia grazia”. Sta a noi accogliere questo dono e avere la volontà di metterlo in pratica.…
In quel tempo, Gesù, chiamata di nuovo la folla, diceva loro: "Ascoltatemi tutti e comprendete bene! Non c'è nulla fuori dell'uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall'uomo a renderlo impuro". Quando entrò in una casa, lontano dalla folla, i suoi discepoli lo interrogavano sulla parabola. E disse loro: "Così neanche voi siete capaci di comprendere? Non capite che tutto ciò che entra nell'uomo dal di fuori non può renderlo impuro, perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e va nella fogna?". Così rendeva puri tutti gli alimenti. E diceva: "Ciò che esce dall'uomo è quello che rende impuro l'uomo. Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dall'interno e rendono impuro l'uomo".…
La fede in Gesù salva! Ne hanno fatto esperienza gli uomini di cui si narra nel vangelo di oggi: lo toccavano e guarivano. Possiamo fare anche noi le stessa esperienza, abbiamo bisogno soltanto di fede che ci fa credere a Gesù, alle cose che Egli dice, e nella sua persona divina e umana. Colui nel quale riponiamo la nostra fede, colui che abbiamo incontrato nel vangelo è anche colui che ha creato nella bontà l'universo e che vuole portare, giorno dopo giorno, tutto ciò che vive al compimento finale. Diciamo spesso col salmista: "quanto sono grandi, Signore le tue opere!". E, pensando alle nostre infermità fisiche, spirituali, ripetiamo la preghiera umile e fiduciosa dei malati del Vangelo: "Signore, Tu puoi guarirmi!"…
In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme. Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate - i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti •, quei farisei e scribi lo interrogarono: "Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?". Ed egli rispose loro: "Bene ha profetato Isaìa di voi, ipocriti, come sta scritto: "Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. Invano mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini". Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini". E diceva loro: "Siete veramente abili nel rifiutare il comandamento di Dio per osservare la vostra tradizione. Mosè infatti disse: "Onora tuo padre e tua madre", e: "Chi maledice il padre o la madre sia messo a morte". Voi invece dite: "Se uno dichiara al padre o alla madre: Ciò con cui dovrei aiutarti è korbàn, cioè offerta a Dio", non gli consentite di fare più nulla per il padre o la madre. Così annullate la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte".…
Ancora una volta scribi e farisei, in veste di critici osservatori del Cristo e dei suoi discepoli, si riuniscono intorno a Gesù. Essi non sono guidati dal desiderio di ascoltare la Parola di verità che esce dalla sua bocca, come facevano folle numerose con docilità ed attenzione, ma cercano ogni volta, con meschina scaltrezza, di coglierlo in fallo per poi poterlo accusare. Sicuramente è la gelosia a smuoverli: le persone umili e semplici rimangono affascinate da quanto Gesù va annunciando, sono piene di meraviglia per le opere prodigiose che egli compie, la sua fama si sta diffondendo ovunque. La loro autorità invece viene messa fortemente in crisi, si sentono accusati di ipocrisia ed essi, che impongono pesi insopportabili agli altri, ma che loro neanche osano toccare con un dito, non tollerano l'invadenza del Cristo. Ecco i motivi delle loro trame e dei loro cavilli giuridici con cui tentano di screditare il Signore. Si preoccupano del fatto che i suoi discepoli non si attengano alle prescrizioni della legge e violano così la tradizione non lavandosi le mani prima di prendere cibo. L'accusa si ritorce contro di loro, perché in nome della tradizione hanno fissato la loro attenzione ad atti esteriori e non essenziali ai fini di una autentica religiosità, trascurando invece l'osservanza di precetti divini di primaria importanza: «Bene ha profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto - dice loro il Signore -: “Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. Invano essi mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini. Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini». Viene così definito chiaramente il peccato degli scribi e dei farisei: le tradizioni proposte dagli uomini prevalgono sui comandamenti scanditi da Dio. Può accadere anche ai nostri giorni. Il fariseismo trova ancora proseliti specialmente tra coloro che concepiscono la religiosità come folklore e cercano se stessi, manipolando la parola di Dio.…
In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli, compiuta la traversata fino a terra, giunsero a Gennèsaret e approdarono. Scesi dalla barca, la gente subito lo riconobbe e, accorrendo da tutta quella regione, cominciarono a portargli sulle barelle i malati, dovunque udivano che egli si trovasse. E là dove giungeva, in villaggi o città o campagne, deponevano i malati nelle piazze e lo supplicavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello; e quanti lo toccavano venivano salvati.…
[b]Nell'Ordine Benedettino: Santa Scolastica - festa[/b] Formulario proprio LETTURE: Os 2,14-15.19-20; Ps 44; Lc 10,38-42 Nell'Ordine benedettino si celebra oggi la festa di Santa Scolastica, la sorella gemella di San Benedetto. Il commento per le letture del giorno lo troverete qui sotto, mentre vi proponiamo un piccolo commento per il vangelo della festa. San Luca ci invita a riflettere su Maria e Marta, tutte e due innamorate nella parola di Gesù. I due atteggiamenti sono immagini della vita della Chiesa, quella contemplativa e quella attiva. Maria assetata dall'ascolto della parola ai piedi del Signore, essa non vuole essere nient'altro che un perfetto discepolo di Gesù, mentre Marta vuole essere una perfetta inserviente. Gesù si fa il vero maestro che non disprezza le donne all'esempio dei rabbini. Con una particolare attenzione egli insegna loro come servire nella sua Chiesa. Ci sono coloro che nella vita consacrata sono per l'ascolto della parola ed per la lode di Cristo, ci sono quelli poi che con il grande servizio della diaconia servono Cristo nei fratelli. Anche nella nostra vita spesso ci affanniamo e ci preoccupiamo per troppe cose. Invece Gesù ci dice: una sola cosa è necessaria. Dobbiamo cercare la parte migliore che nessuno mai ci toglierà. Santa Scolastica ha fatto una scelta radicale che nessun le poteva togliere. Anche oggi ognuno di noi siamo chiamati a fare delle scelte, piccole giornaliere e grandi scelte della vita. Solo e sempre con l'aiuto di Dio, per mezzo del suo Figlio Gesù Cristo.…
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