AMANTES di Ana Juan (focus)
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vedi libro: https://www.libri.it/amantes-new Una nuova edizione cartonata e bilingue di Amantes celebra il talento versatile e intrigante di Ana Juan e il suo sodalizio decennale con la casa editrice #logosedizioni. Il libro è stato pubblicato per la prima volta nel 2010, seguito due anni dopo dalle edizioni in 4 lingue di ciascuna delle 11 storie contenute al suo interno, e nel 2017 è apparsa questa nuova edizione integrale, cartonata con copertina in mezza tela, capitelli e segnalibro che oggi viene ristampata. Il processo creativo però risale ben più indietro nel tempo. È l’autrice stessa a rivelare in una nota in calce al volume che il lavoro “è stato lungo, molto lungo”, più di quanto avesse immaginato. Era arrivata persino a temere che queste piccole storie non avrebbero mai visto la luce. Il progetto prevedeva di esplorare l’amore tra due persone attraverso sequenze di otto immagini, che potevano racchiudere secondi, ore, giorni o perfino anni, senza limiti, senza alcuna concessione allo spettatore. Ne sono nate undici istantanee che fotografano relazioni passeggere o lunghe una vita, amori effimeri, solo immaginati, fedeli o volatili come il vino. In ogni sequenza, le 8 tavole sono accompagnate da brevissimi testi dove la dimensione evocativa prevale su quella descrittiva. Sono le immagini a raccontare l’intera storia, e le sue emozioni; le parole rappresentano un corollario, che aggiunge qualche dettaglio in più… Grazie a una sensibilità speciale nel catturare il gesto preciso, le tensioni e il dramma, le illustrazioni lavorano per aprire al massimo le sfumature del testo e dei personaggi. L’amore secondo Ana Juan si può declinare in 11 casi, o tipologie differenti: l’Amore fedele, quello che aspetta sempre; l’Amore settimanale, che viene consumato all’interno di stanze segrete; l’Amore volatile con i suoi occhi ciechi; l’Amore finale, il più longevo, che non si lascia sconfiggere dal tempo; l’Amore diverso, insolito e fuorilegge; l’Amore lontano, incurante delle mappe; l’Amore dormiente, che alla fine qualcuno risveglia; l’Amore orgoglioso, che cade nella sua stessa trappola; l’Amore effimero con il suo sole che tramonta; l’Amore sconosciuto, impensabile nella sua vicinanza. E, paradossalmente presentato per ultimo, il Primo amore, l’amore puro e primigenio, quello che ha acceso la fiamma. Parlando dei temi che la attraggono maggiormente, in un’intervista rilasciata nel 2005 a Elena de Santiago, Ana racconta di essere interessata all’universalità e di fuggire i localismi, di amare le storie suggestive, divertenti e fantasiose e di avere un debole per quelle trasgressive e un po’ irriverenti. Possiamo dire che Amantes, nella sua sintesi estrema, riesce perfettamente in questo intento e coglie l’essenza universale di un sentimento in 11 storie inconsuete e pervase da un malinconico senso di attesa e da un'attenzione particolare alla diversità, mettendo in scena personaggi che altrove sarebbero relegati a ruoli secondari. Protagonista assoluto delle immagini è il corpo, che si impone per dimensioni e plasticità sugli oggetti e sullo spazio circostante, il quale spesso consiste in suggestivi interni immersi in atmosfere da primo Novecento. In quest’opera, Ana si lascia per un momento alle spalle il suo mondo ‘altro’, quello in cui dominano le visioni e le immagini oniriche fatte di ombre, spettri, strane figure, gatti neri e donne dalla pelle bianchissima, sempre molto suggestive ma anche decisamente angoscianti. Nel corso dell’intervista sopra citata, Ana Juan si dichiara interessata soprattutto alla comunicazione con il suo pubblico più che all’affermazione di uno stile personale: “Uno stile tutto mio è il risultato di molti anni di lavoro. – dichiara – Sinceramente, dopo tanti anni, l’unica cosa che mi preoccupa è riuscire a trasmettere tutto ciò che l’immagine e il testo richiedono, a prescindere dagli stili”.. continua Rossella Botti
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