LUNGO È IL CAMMINO di Nicolás Arispe (focus)
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vedi libro: www.libri.it/lungo-e-il-cammino
Cosa si fa quando in un Paese arriva una nuova, forte, ondata migratoria? Come si reagisce? C’è chi semplicemente la ignora, chi si chiude in sé stesso, chi si lascia andare a paure irrazionali… E c’è chi, invece, sceglie di andare incontro alla nuova comunità, sfidandone le eventuali resistenze e la naturale ritrosia con la propria curiosità. In particolare se la nuova comunità è portatrice di una cultura millenaria, una delle culture più ricche e affascinanti del pianeta.
È così che è nato Lungo è il cammino: dall’interesse di Nicolás Arispe per la comunità cinese di Buenos Aires.
Nel 2005 in Argentina arrivò una forte ondata migratoria dalla Cina, in particolare dalla provincia rurale del Fujian, molto povera. La maggior parte di queste persone si stanziò nella città di Buenos Aires o nelle zone più densamente abitate della sua provincia (l’area comunemente chiamata Gran Buenos Aires). Naturalmente, in Argentina erano già presenti comunità di cinesi (e taiwanesi), ma questa ondata portò con sé un fenomeno nuovo, che oggi è sotto gli occhi di tutti: i supermercati cinesi. Quelli che non chiudono mai, quelli aperti dal lunedì al lunedì, in genere gestiti da famiglie di tre o quattro persone che si occupano di tutto e dove tutti lavorano, senza eccezioni. È una vita dura e piena di sacrifici. Fu allora che Arispe iniziò a chiedersi: “Come riesce a sopravvivere la loro cultura così lontano dal luogo di origine? In quali tratti emerge? Cosa si può imparare sulla Cina osservando queste persone?”. Per quanto, infatti, la cultura cinese lo affascinasse da sempre, vide in quel fenomeno nuovo l’occasione per ripensarla e osservarla da un punto di vista molto diverso da quello tradizionale. Non si trattava, infatti, di approcciare la grande tradizione cinese, né tantomeno l’epica nata in seguito alla rivoluzione maoista, quanto piuttosto di osservarla attraverso la lente degli sforzi quotidiani della gente qualunque.
Partendo da questi interrogativi, iniziò quindi a frequentare i supermercati cinesi, facendo schizzi e disegni e prendendo nota di quello che succedeva. Col tempo riuscì a farsi amici alcuni dei gestori di quei negozi, con cui parlava della vita in Argentina e dei motivi per cui se ne erano dovuti andare dal loro Paese. Discutevano di politica e di religione. Non fu facile: la comunità cinese è molto chiusa.
In parallelo, si dedicò allo studio della letteratura e della storia cinesi, muovendo in direzione contraria a ogni percorso di studio tradizionale: iniziando dall’attualità per risalire al passato.
Così, immerso nella (sconfinata) cultura cinese, Nicolás Arispe iniziò a sentire il bisogno di ricavare un libro illustrato da tutto quello che stava leggendo: Lungo è il cammino. Prima il testo, e poi le illustrazioni. In una certa maniera, il libro è il prodotto di un interesse personale per la letteratura aforistica dell’I ching, ma anche dei racconti popolari, delle fiabe con la morale e il finale a sorpresa. Più, ovviamente, un po’ di filosofia... continua
Valentina Vignoli
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