BRESCIA: INTERVISTA AD UN INSEGNANTE VITTIMA DI UNA AGGRESSIONE FASCISTA IN CITTA’.
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Un insegnante 36enne di materie tecniche all’Istituto Antonietti di Iseo è stato vittima nella notte tra venerdì e sabato scorso (27/28 dicembre 2024), di un aggressione di matrice fascista da parte di un giovane che faceva parte di un gruppo con altri cinque. Mentre stava per tornare all’automobile dopo una serata di svago nei locali del Carmine a Brescia “uno di loro mi ha chiamato per nome, ho pensato fosse uno dei miei studenti attuali o passati” racconta ai nostri microfoni il docente che dopo un breve scambio si è visto domandare da uno di loro cosa ne pensasse del fascismo e di Mussolini. “Sosteneva avesse fatto cose buone elencando motivazioni superficiali e false. A quel punto ho replicato ricordando la mancanza di libertà e le leggi razziali, ma lui ha reagito sferrando cinque pugni. Poi sono fuggiti”.
A quel punto, seppur sanguinante, ha rincorso il suo aggressore con il telefono in mano e lo ha ripreso in volto, per poi “tornare dove c’erano altre persone che mi hanno soccorso chiamando l’ambulanza e gli steward”. Trasportato all’ospedale civile ha ricevuto una prognosi di dieci giorni ed ha denunciato ai Carabinieri l’aggressione, consegnando anche il video.
“Sono un insegnante e sento il dovere, come ho fatto in passato anche in classe di fronte a degli atteggiamenti più o meno scherzosi sul tema, ad intervenire affrontando seriamente e in maniera critica quel periodo buio“. E’ stata quindi una aggressione premeditata? “Non ho strumenti per dirlo, ma non milito in alcun partito o organizzazione, mi interesso solo di politica e non ne faccio mistero” precisa nell’intervista nella quale afferma anche di essere un frequentatore, insieme ad altre migliaia di persone, della Festa di Radio Onda d’urto ogni estate e sostenendo che “a Brescia si registra in questo periodo un brutto clima” facendo in riferimento al raduno fascista dello scorso 13 dicembre ed alla nuova provocazione da parte delle forze di estrema destra che avrebbero voluto tornare in piazza sabato scorso. “Credo ci sia la volontà da parte di qualcuno di far passare Brescia per una città dove il fascismo e il razzismo trovano consenso, ma si sbagliano. Questa città è fatta da persone che con il fascismo non hanno nulla a che spartire. Anche per questo è necessario attivarsi e denunciare perché non restino impuniti”. Ascolta o scarica
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