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J-TACTICS - Divorzio all'italiana (S04 E01)

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Il titolo della prima ​puntata della quarta stagione di J-TACTICS, trae spunto da:​​​ "Divorzio all'italiana" che è un film del 1961 diretto da Pietro Germi ed interpretato da Leopoldo Trieste, Marcello Mastroianni, Stefania Sandrelli, Daniela Rocca e Lando Buzzanca.
Nella città siciliana di Agramonte vive il barone Ferdinando Cefalù, detto Fefè.
L'uomo è coniugato da dodici anni con l'assillante Rosalia, una donna ardente d'amore per lui, ma per la quale ha perso ogni attrazione.
Nel frattempo si è innamorato della propria cugina, la sedicenne Angela.
Stanco di sua moglie, cerca in tutti i modi uno stratagemma per "liberarsi" di lei.
La legislazione dell'epoca non permette ancora il divorzio, ma è ancora previsto il delitto d'onore il quale prevede una breve pena detentiva per chi cagiona la morte del coniuge nel caso in cui ne scopra la illegittima relazione carnale e nello stato d'ira determinato dell'offesa recata all'onore suo o della famiglia.
L'occasione si presenta quando in città arriva il pittore Carmelo Patanè, che è stato un vecchio amore di Rosalia.
Fefè favorisce la relazione invitando Carmelo nel suo palazzo.
Arriva il giorno in cui sembra realizzarsi il tradimento: dopo un litigio con il marito Rosalia cerca conforto nelle braccia di Carmelo.
Fefè scopre che si sono dati un appuntamento, così si reca di proposito al cinema con l'idea di rincasare a metà proiezione per sorprenderli in flagranza di reato e ucciderli.
I due però, anziché consumare il tradimento, si danno alla fuga.
Venuta a mancare la flagranza, che avrebbe potuto giustificare il delitto d'onore, Fefè cerca di attirare intenzionalmente il disprezzo di tutti i concittadini per creare comunque le condizioni di disonore sufficienti a giustificare comunque il suo gesto.
Grazie al boss locale, il barone viene a conoscenza del luogo dove sono nascosti i fuggiaschi.
Giunto sul posto, trova Immacolata moglie di Patanè che ha già vendicato il suo onore uccidendo il marito.
Non gli resta allora che fare altrettanto con Rosalia, condannato poi per il suo gesto, sconta una pena lieve e torna infine in paese, dove finalmente sposa Angela.
Dopo pochi mesi, in viaggio di nozze qualcosa mette già in dubbio la felicità dell'unione: nella scena finale Angela, sdraiata sul ponte di una barca, bacia il neomarito Fefè, mentre con un piede carezza quello del giovane timoniere.
Facendo la nostra solita trasposizione dalla cinematografia al mondo del calcio, ed in modo particolare alle vicende juventine, potremo utilizzare il titolo e le vicende narrate nella pellicola per analizzare il "divorzio all'italiana" consumatosi nell'incredulità di molti, tra Cristiano Ronaldo e la Juventus a pochi giorni dalla fine della sessione di calciomercato.
Cristiano Ronaldo torna al Manchester United lasciando la Juve dopo tre anni, prima della scadenza del suo contratto fissata nel 2022.
L'avventura in bianconero del cinque volte Pallone d'Oro si è conclusa anticipatamente e il bilancio non è così positivo come ci si aspettava al momento del suo approdo a Torino.
A livello personale il suo score anche con la maglia dei piemontesi è stato di alto livello (101 gol e 22 assist in 134 gare giocate) ma i risultati ottenuti dalla compagine del presidente Agnelli nello stesso periodo non sono stati quelli sperati, anzi in realtà anche al di sotto di quelli precedenti all'arrivo del fenomeno di Madeira.
Ed è proprio qui che va ricercato il vero motivo dell'addio di CR7.
Ronaldo nel 2018 decide di lasciare il Real Madrid con cui ha vinto tutto e sposare il progetto Juventus per due motivi.
Uno strettamente economico: la tassazione italiana era nettamente favorevole a quella spagnola in quel momento.
L'altro legato all'unica cosa che ad un campione del calibro del portoghese può interessare: la competitività ossia possibilità di continuare a vincere.
CR7 arriva alla Juve nell'estate del 2018 con i bianconeri reduci dalla finale di Champions League (nel 2017) ed avevano quasi rimontato il Real Madrid al Bernabeu dopo lo 0-3 dello Stadium nell'edizione successiva.
Nel momento in cui il campionissimo decide di lasciare la Spagna dunque sceglie una squadra che in quel momento appare super-competitiva e che quindi dovrebbe permettergli di continuare ad ambire ai massimi traguardi, così però non è.
La Juventus di Cristiano Ronaldo, per un motivo o per un altro, non riesce mai ad arrivare fino in fondo in Champions, il primo anno con Allegri in panchina va fuori ai quarti di finale contro un sorprendente Ajax, il secondo con Sarri l'eliminazione arriva addirittura agli ottavi
contro il modesto Lione ed infine con Andrea Pirlo è invece il Porto a far fuori i bianconeri agli ottavi di finale.
Gradualmente dunque il portoghese perde fiducia nella bontà del progetto ed è proprio dopo la clamorosa eliminazione per mano del Porto che probabilmente l'asso portoghese si rende effettivamente conto che le sue ambizioni e quelle del club non coincidono più.
L'immobilismo sul mercato e il ritorno in panchina di Massimiliano Allegri (pare non gradito da CR7) sono state infine le classiche gocce che hanno fatto traboccare un vaso già stracolmo.
Da qui la decisione di lasciare Torino per un progetto che gli garantisse di tornare ad ambire ai massimi livelli, di avere dunque quella competitività che, secondo il suo parere, la Juventus non avrebbe più.
Questo dunque il motivo per il quale Cristiano Ronaldo ha lasciato i bianconeri per andare al Manchester United.
Motivo forse comprensibile a 36 anni, sicuramente meno comprensibili invece le modalità dell'addio con tante smentite e una richiesta ufficiale alla società fatta solo nell'ultima settimana di mercato, così da complicare i piani della Vecchia Signora.
Una richiesta unilaterale di divorzio che sa di schiaffo insomma per un club che ha investito così tanto (31 milioni di euro all'anno netti per 3 anni più i quasi 120 milioni spesi per portarlo a Torino) forse non meritava.
Proprio come il Fefè del film di Germi, CR7 s'invaghisce della nuova-vecchia amante, il Manchester United e proprio come il protagonista della pellicola da cui trae spunto l'odierna puntata di J-TACTICS il portoghese senza farsi scrupoli e freddamente fa di tutto per divincolarsi dal soffocante abbraccio di una "vecchia signora”, oramai divenuta non più vincente ed attraente ai suoi occhi.
Un divorzio all'italiana, voluto da Cristiano Ronaldo il quale fugge da Torino in un caldo pomeriggio di fine estate, esattamente tre anni dopo il suo trionfale arrivo. La Juve, per citare un altro capolavoro del maestro Germi, è stata quindi "Sedotta ed abbandonata" da CR7.
Ciò non deve mai comunque far dimenticare alla moltitudine di tifosi bianconeri che oggi si sentono traditi, che la Juve resta, resta sempre, mentre i campioni per quanto grandi possano essere, passano.
Diteci la vostra, interagiremo con voi in chat live! ​​ ​ ​ ​ ​ ​
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Nella città siciliana di Agramonte vive il barone Ferdinando Cefalù, detto Fefè.
L'uomo è coniugato da dodici anni con l'assillante Rosalia, una donna ardente d'amore per lui, ma per la quale ha perso ogni attrazione.
Nel frattempo si è innamorato della propria cugina, la sedicenne Angela.
Stanco di sua moglie, cerca in tutti i modi uno stratagemma per "liberarsi" di lei.
La legislazione dell'epoca non permette ancora il divorzio, ma è ancora previsto il delitto d'onore il quale prevede una breve pena detentiva per chi cagiona la morte del coniuge nel caso in cui ne scopra la illegittima relazione carnale e nello stato d'ira determinato dell'offesa recata all'onore suo o della famiglia.
L'occasione si presenta quando in città arriva il pittore Carmelo Patanè, che è stato un vecchio amore di Rosalia.
Fefè favorisce la relazione invitando Carmelo nel suo palazzo.
Arriva il giorno in cui sembra realizzarsi il tradimento: dopo un litigio con il marito Rosalia cerca conforto nelle braccia di Carmelo.
Fefè scopre che si sono dati un appuntamento, così si reca di proposito al cinema con l'idea di rincasare a metà proiezione per sorprenderli in flagranza di reato e ucciderli.
I due però, anziché consumare il tradimento, si danno alla fuga.
Venuta a mancare la flagranza, che avrebbe potuto giustificare il delitto d'onore, Fefè cerca di attirare intenzionalmente il disprezzo di tutti i concittadini per creare comunque le condizioni di disonore sufficienti a giustificare comunque il suo gesto.
Grazie al boss locale, il barone viene a conoscenza del luogo dove sono nascosti i fuggiaschi.
Giunto sul posto, trova Immacolata moglie di Patanè che ha già vendicato il suo onore uccidendo il marito.
Non gli resta allora che fare altrettanto con Rosalia, condannato poi per il suo gesto, sconta una pena lieve e torna infine in paese, dove finalmente sposa Angela.
Dopo pochi mesi, in viaggio di nozze qualcosa mette già in dubbio la felicità dell'unione: nella scena finale Angela, sdraiata sul ponte di una barca, bacia il neomarito Fefè, mentre con un piede carezza quello del giovane timoniere.
Facendo la nostra solita trasposizione dalla cinematografia al mondo del calcio, ed in modo particolare alle vicende juventine, potremo utilizzare il titolo e le vicende narrate nella pellicola per analizzare il "divorzio all'italiana" consumatosi nell'incredulità di molti, tra Cristiano Ronaldo e la Juventus a pochi giorni dalla fine della sessione di calciomercato.
Cristiano Ronaldo torna al Manchester United lasciando la Juve dopo tre anni, prima della scadenza del suo contratto fissata nel 2022.
L'avventura in bianconero del cinque volte Pallone d'Oro si è conclusa anticipatamente e il bilancio non è così positivo come ci si aspettava al momento del suo approdo a Torino.
A livello personale il suo score anche con la maglia dei piemontesi è stato di alto livello (101 gol e 22 assist in 134 gare giocate) ma i risultati ottenuti dalla compagine del presidente Agnelli nello stesso periodo non sono stati quelli sperati, anzi in realtà anche al di sotto di quelli precedenti all'arrivo del fenomeno di Madeira.
Ed è proprio qui che va ricercato il vero motivo dell'addio di CR7.
Ronaldo nel 2018 decide di lasciare il Real Madrid con cui ha vinto tutto e sposare il progetto Juventus per due motivi.
Uno strettamente economico: la tassazione italiana era nettamente favorevole a quella spagnola in quel momento.
L'altro legato all'unica cosa che ad un campione del calibro del portoghese può interessare: la competitività ossia possibilità di continuare a vincere.
CR7 arriva alla Juve nell'estate del 2018 con i bianconeri reduci dalla finale di Champions League (nel 2017) ed avevano quasi rimontato il Real Madrid al Bernabeu dopo lo 0-3 dello Stadium nell'edizione successiva.
Nel momento in cui il campionissimo decide di lasciare la Spagna dunque sceglie una squadra che in quel momento appare super-competitiva e che quindi dovrebbe permettergli di continuare ad ambire ai massimi traguardi, così però non è.
La Juventus di Cristiano Ronaldo, per un motivo o per un altro, non riesce mai ad arrivare fino in fondo in Champions, il primo anno con Allegri in panchina va fuori ai quarti di finale contro un sorprendente Ajax, il secondo con Sarri l'eliminazione arriva addirittura agli ottavi
contro il modesto Lione ed infine con Andrea Pirlo è invece il Porto a far fuori i bianconeri agli ottavi di finale.
Gradualmente dunque il portoghese perde fiducia nella bontà del progetto ed è proprio dopo la clamorosa eliminazione per mano del Porto che probabilmente l'asso portoghese si rende effettivamente conto che le sue ambizioni e quelle del club non coincidono più.
L'immobilismo sul mercato e il ritorno in panchina di Massimiliano Allegri (pare non gradito da CR7) sono state infine le classiche gocce che hanno fatto traboccare un vaso già stracolmo.
Da qui la decisione di lasciare Torino per un progetto che gli garantisse di tornare ad ambire ai massimi livelli, di avere dunque quella competitività che, secondo il suo parere, la Juventus non avrebbe più.
Questo dunque il motivo per il quale Cristiano Ronaldo ha lasciato i bianconeri per andare al Manchester United.
Motivo forse comprensibile a 36 anni, sicuramente meno comprensibili invece le modalità dell'addio con tante smentite e una richiesta ufficiale alla società fatta solo nell'ultima settimana di mercato, così da complicare i piani della Vecchia Signora.
Una richiesta unilaterale di divorzio che sa di schiaffo insomma per un club che ha investito così tanto (31 milioni di euro all'anno netti per 3 anni più i quasi 120 milioni spesi per portarlo a Torino) forse non meritava.
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Un divorzio all'italiana, voluto da Cristiano Ronaldo il quale fugge da Torino in un caldo pomeriggio di fine estate, esattamente tre anni dopo il suo trionfale arrivo. La Juve, per citare un altro capolavoro del maestro Germi, è stata quindi "Sedotta ed abbandonata" da CR7.
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