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Esperienze sonore tematiche per vivere le domeniche intensamente! Che tu stia facendo colazione, leggendo, guidando o semplicemente rilassandoti sul divano, concediti un viaggio musicale che ti farà sentire immerso in un'atmosfera unica. Ogni domenica è dedicata a un tema specifico che esploriamo attraverso una combinazione di suoni, ricordi e curiosità
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Divagazioni in pillole sulla cultura nerd, dal punto di vista di un boomer che ha vissuto in prima persona tutte le fasi storiche. Si chiacchiera e discute di giochi di ruolo, ma anche di videogiochi, libri, cinema, TV e di tutto quello che di volta in volta ci sembrerà interessante.
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Produttività Post-Millenial

Roberto Randelli e Samuele Romeo

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Ogni mese
 
In Produttività Post-Millenial, Sam e Rob vi racconteranno, con molto entusiasmo ed un po’ di irriverenza, la loro visione sul mondo del business, della psicologia, delle interazioni sociali e molto altro. I due nativi digitali vi aiuteranno a capire come essere produttivi in quest’epoca di distrazioni continue, attraverso le loro esperienze personali ed attraverso interviste a giovani imprenditori. Produttività Post-Millenial è il podcast di tutti, per tutti. Scopri i nostri episodi. Se hai ...
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show series
 
Per una volta, mollate Candy Crush. L’atmosfera cupa, alienante e allo stesso tempo coinvolgente di Papers, please, gioco indie per smartphone che i più sgamati ricorderanno di aver visto passare su Windows e Mac, e poi anche su Ipad e Linux, qualche anno fa, ha tutti i numeri per diventare il vostro nuovo tormentone videoludico da passeggio, quell…
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Smentitemi pure, se volete. Non prima di aver provato in prima persona l’esperienza, però. Last Sabbath si è meritato quel paio di minuti in più rispetto al format abituale, e ci sarebbe stato ancora tanto da dire. Semplicità, innovazione e ottime idee lo rendono non solo il narrativo da scegliere oppure, per la concorrenza, da battere, ma anche un…
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La puntata dedicata a Tibet è di quelle che parte in un modo, cercando di capire quanto possa essere strano un gdr e magari parlarne con una certa leggerezza ma poi, strada facendo, ci si rende conto di avere di fronte un prodotto di nicchia estrema, certamente, ma non perché il sistema di gioco sia ostico, o perché il gioco sia brutto o troppo biz…
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Il mondo del gioco di ruolo è bello anche perché vario. E’ così che molti saggisti, illustri o meno, tentano da sempre di identificare e analizzare i diversi tipi di giocatori. Sto cercando di farlo anch’io, di tanto in tanto, approfittando di questa rubrica, in modo scanzonato e con poche pretese di serietà, basandomi perlopiù sull’esperienza di t…
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Andiamo, ragazzi. Non si vive di solo Barbero. Perciò, senza nulla togliere alle competenze a tutto tondo del Magister per eccellenza, fareste un torto alla vostra anima nerd, che ha calcato nei panni altrui mille epici campi di battaglia mulinando i più disparati strumenti di offesa se vi lasciaste cappare questa interessante raccolta di saggi su …
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Questione di gusti, ma anche di attitudini, C’è chi diventa famoso e chi si conquista fama imperitura, o quasi, da famigerato. Senzar, il gioco di ruolo del 1996 di cui ho scelto di parlarvi nella puntata di oggi, appartiene senza dubbio alla seconda categoria. L’impegno dei tre autori, quindi, viene di fatto ricompensato non dal plauso degli utent…
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La lunga gestazione di questa puntata si è tradotta alla fine in una durata del podcast superiore al mio solito format, anche se non abbastanza, spero, da annoiarvi o costringervi a riempire di nuovo il boccale che sorseggerete ascoltandola. La verità è che ci sarebbe ancora tantissimo da dire di Matteo Poropat e del contributo impagabile dato dal …
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Pacta sunt servanda. Quando cercai Simone Giusti, incuriosito dalla sua coinvolgente e simpatica insistenza con cui si dava da fare per promuovere il suo gioco sui social, non avevo davvero un’idea precisa di cosa mi sarei trovato di fronte. Ci ho messo molto più del lecito a sviscerarlo, per cause che cerco di spiegare nella puntata di oggi. Ora p…
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Lo so, per degli acquirenti compulsivi, per dei collezionisti instancabili, per degli accaparratori seriali a bestia come la maggior parte degli appassionati di giochi di ruolo, la lettura di un catalogo ben confezionato, capace di presentare con tempestività le ultime novità di un mercato in cui autori e distributori si disputano a sportellate ogn…
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“Due volte nella polvere, Due volte sull’altar”. Il testo del 5 maggio di Manzoni, dedicato a Napoleone, potrà sembrare esagerato in questa sede, parlando di un gdr che non ha mia raggiunto, a dire il vero, successi imperiali. E’ pur vero che per ben tre volte, e non due, il più antico gioco horror ad ambientazione contemporanea ha tentato un lanci…
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Provare per credere. Basteranno le venticinque caselle quadrate, disposte in un quadrato cinque per cinque in due diverse versioni stampate sulla grossa carta double face che dà il nome alò gioco, a fornire spazio a sufficienza per ambientarci ben quindici livelli di avventure e combattimenti all’ultimo punto ferita, fino all’epico confronto con il…
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E’ nata prima l’esigenza di studiare l’ambientazione, fantastica o storica che sia, di una campagna, per poi poterla intavolare, oppure è più facile che se ne senta l’esigenza dopo aver macinato qualche sessione, stimolati dalla voglia di saperne di più? Si può applicare la tecnica del low-prep anche all’approfondimento preliminare di un’ambientazi…
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Se un gioco d’azione (quasi) completamente privo di combattimenti non vi sembra strano, allora cosa lo è? I personaggi di First Responders sono soccorritori, paramedici, pompieri e operatori di sicurezza di ogni genere, impegnati nel difficile lavoro, ovviamente di squadra, di prevenire o limitare i danni di ogni tipo di accidenti e disastri. Legat…
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Che deve fare uno, se ha voglia di un regolamento semplice ma non minimalista, che si mette in tavola in cinque minuti ma ha la profondità sufficiente a reggere una campagna lunga, che sia fedele alla tradizione del gdr, dadi inclusi, ma riesca a coniugarci anche le novità portare dalla nuova generazione di meccaniche? Può provare a scriverselo da …
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Non lasciatevi ingannare. La pelle di cui parla il titolo della puntata non è quella morta di pergamente e grimori ma quella viva, in continuo movimento, sulla quale gli aghi di Michel Mammi, tatuatore professionista, si muovono incidendo ritratti, animali antropomorfi, figure fiabesche e molto altro ancora. Un giorno però il suo datore di lavoro A…
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Dopo aver finito di leggere, che dico, di divorare dalla prima pagina all’ultima questo splendido esempio di sword & sorcery all’italiana, capace di regalare sia al lettore neofita sia a chi, come il sottoscritto, segue da tempo l’autore, mi dichiaro pronto a incrociare qualsiasi lama con chi abbia l’ardire di contestare ad Andrea Gualchierotti la …
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Un buon articolo dovrebbe sempre trovare il giusto spazio per essere condiviso e apprezzato. Peccato che l’improvvisa radiazione della rivista Master Magazine, dedicata al gioco di ruolo, da parte del suo editore, abbia lasciato a terra senza preavviso l’intera redazione e tutti i collaboratori di ottimo livello già coinvolti nel progetto. Come Dan…
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Il problema, secondo me, sta nella selezione del personale- Più un’organizzazione è grande, o, come nel nostro caso, più un evento mira ai grandi numeri, in termini di partite giocate, tavoli a disposizione e giocatori ospitati, e più la qualità del singolo diviene merce rara. Accade nei grandi enti e aziende, e pure nei tornei, demo o giocate di m…
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Dungeon crawling o journaling? Meccaniche da board game o poche righe di regole e affidare il resto alle vostre abilità narrative? Un volumetto spesso, ricco di contenuti e illustrazioni, oppure una “zine di due fogli protocollo piegati in quattro e rilegati alla meno peggio? Il mondo del gioco in solitario, costola recente (ma non troppo, a sentir…
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A qualcuno, sfogliando il primo numero di Master Magazine, neonata rivista di Sprea Editori dedicata al gioco di ruolo, potrebbero inumidirsi gli occhi, ripensando a gloriose testate del nostro passato, prima fra tuti la gloriosa Kaos il cui caporedattore storico, Simone Peruzzi, partecipa al progetto. Ad altri verrà la tentazione del paragone con …
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Non si dica che agli autori italiani di giochi di ruolo manchino estro creativo e coraggio. Erano i primi anni di questo secolo quando Luca Mulazzani osò sfidare uno dei mostri sacri storici del gdr, lo intendo quasi letteralmente, quel Call of Chtulhu ispirato ai racconti di Lovecraft, spinto dalla lecita pretesa di dimostrare che attingere a pien…
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Un nuovo inizio. La Quarta Era de I signori del Caos, reboot del primo gioco di ruolo italiano (batté Katakumbas di pochi mesi, sugli scaffali dei pochi negozi specializzati di allora), ha debuttato all’ultima fiera di Lucca con un Quickstart fresco di stampa e una serie di sessioni arbitrate dal suo nuovo editore, Carlo Sala Cattaneo, e da Andrea …
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Mi perdonerete, spero. Sono tornato da Lucca con in mente una puntata di considerazioni sulla fiera, con le ossa dolenti per la pioggia, la carta di credito squagliata per le spese compulsive e la stanchezza per il su e giù da e per le mura, il Carducci, la Stella Polare e l’ogni dove di quattro giorni e mezzo intensissimi. Il risultato, ascoltatel…
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Abusus non tollit usum. La massima latina, reminiscenza dei miei studi ginnasiali, invita letteralmente a far sì che l’abuso non escluda l’uso. L’eccesso di zapping quando si gioca di ruolo, saltare spesso da un regolamento all’altro senza lasciare il tempo, a noi e agli amici con cui giochiamo, di approfondire gli aspetti, le meccaniche e le possi…
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Non vi basterà il classico abbinamento di una spada e una torcia, stavolta, per farvi largo negli oscuri sotterranei in cui è ambientato questo titolo OSR in solitaria durissimo e purissimo, creato con passione e istinto assassino da oscuro signore del dongione da Alessandro Candela. Dovrete procurarvi anche un D30, arma di distruzione di massa tri…
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Se avrete occasione di provare Lo stagno, nuova fatica dell’urbinate Alessio Spalluto, ve ne ricorderete. La battuta mi viene servita, trattandosi di un gioco che indaga sui meccanismi di recupero dei ricordi, ma è sincera. Non è facile, in un mercato investito sempre più da un vero e proprio fuoco di saturazione di nuovi titoli, trovare gli spunti…
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Lo so che, visto il target di questo podcast, se scrivo qui qualcosa tipo “imparare divertendosi” mi perdo per strada il 99% dei lettori e ascoltatori. Però è vero ci sono romanzi capaci di svolgere egregiamente la funzione, se non d’istruire su un dato periodo storico, quanto meno di farne respirare l’aria con cognizione di causa, di rinfrescare (…
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Forse il gruppo si è disgregato per cause esterne, oppure la vena creativa del master si è inaridita, o ancora … non c’è stato un motivo preciso, è successo e basta!, non importa. E’ successo. La campagna di gioco che stavammo giocando, o addirittura arbitrando, si è chiusa di botto, senza arrivare a una vera e propria conclusione. Magari troncata …
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Gli esordi di successo di Marco Sada, nato e cresciuto professionalmente come fumettista di razza, al punto d’insegnarne l’arte agli allievi della Scuola internazionale Padova, confermano come le vignette d’autore si coniughino benissimo con quel bisogno d’immediatezza, di illustrazione semplice e allo stesso tempo dinamica e piena di vita, da semp…
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Paura del vuoto, dell’ignoto, claustrofobia, solitudine e terrore di essere fatti a pezzi da un mostro sanguinario privo di compassione. Sono gli ingredienti esplosivi di una delle esperienze più coinvolgenti e allo stesso tempo estranianti che ci si possa aspettare da un gioco di ruolo in solitaria. The Wretched, magistralmente recensito nelle sue…
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A creare un’atmosfera immersiva, durante una sessione di gdr, ci vuole un bel po’ di mestiere e altrettanto impegno. Specie se si punta a creare un clima in tema horror, si tratti di una ghost story classica oppure di uno slasher in chiave moderna. A mandarla in vacca, invece, basta una battuta a vanvera, una citazione fuori contesto mirata a strap…
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Atmosfera e meccaniche. Sono a mio parere i punti di forza di un gdr che punti al successo, che non cerchi d’imporsi al mercato solo a colpi di marketing e grande distribuzione, che intenda distinguersi per il suo stile. Blaze, con la sua claustrofobia distopica, che costringe i PG a confrontarsi con l’aria e le risorse limitate di un’unica città, …
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Non è la prima volta che qualche voce “nuova” si affaccia nelle puntare del podcast. E’ la prima volta però che la voce in questione mostra tanta forza, voglia di fare e competenza, da accaparrarsi da subito una nuova rubrica, intesa come le altre come uno spazio ricorrente di approfondimento di un dato argomento. IO GIOCO DA SOLO sarà, piacendo a …
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Se dovessi scegliere una città fantastica, un villaggio o magari un antico castello in cui trasferirmi, vorrei che fosse proprio come quelli disegnati da Angela Gubert e Moreno Paissan. Difficile infatti, per un artista che lavora in una nicchia di mercato, l’illustrazione di manuali di gioco di ruolo, poter suscitare in chi guarda una mappa quella…
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Tre storie, due gruppi diversi di protagonisti, ciascuno con il suo carattere, il suo passato, le sue speciali attitudini. Sullo sfondo Roma antica. Non la stessa dei libri di storia, però. O almeno non del tutto, perché la base narrativa si fonda su una profonda conoscenza degli usi e delle cronache di quel periodo. Nelle ombre, però, si annidano …
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Insomma, dopo aver letto l’intero manuale di Radix Malorum, la sensazione che ho, da profano, lo confesso, nei misteri sardi, è che ci sia più Sardegna in un bicchiere di Ichnusa targata Heineken che in 275 pagine di manuale. Lodevole tentativo di trasformare, per carità, anni di gioco nella stanza profonda del gruppo degli autori in qualcosa di co…
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Lasciando da parte, volutamente, una disamina della funzionalità o meno delle regole di gioco, o della qualità dei materiali della prima e seconda edizione, ho voluto dare spazio, in questa puntata, a una breve ma circostanziata analisi, nei limiti di tempo imposti dal format del mio podcast, sul motivo del successo di Heroquest e della sua longevi…
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Finiamola! Non è più il tempo di simulare il Medioevo nei GDR sfidandosi in interminabili scambi di colpi stile Golden Axe, fino all’ultimo punto ferita, con il master che alterna sbadigliando “l’hai colpito”, “l’hai mancato” in tono monocorde. Questa volta si fa sul serio, con scambi di fendenti, mosse speciali, aperture e chiusure della guardia, …
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Voleste mai organizzare una convention di gioco di ruolo come si deve a Roma, non potreste prescindere dal confrontarvi con i parametri di qualità e piacevolezza della Pendracon. Appena due edizioni e già fa scuola su cosa si debba e non si debba fare quando si vuole organizzare una giocata di massa collettiva di successo, senza sbavature o lamente…
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Un buon GM somiglia, in alcuni casi, all’allenatore di una squadra sportiva. Tocca a lui dare al gruppo la giusta motivazione, gestire l’armonia durante il gioco e valorizzare, sfruttandoli al meglio, i talenti dei suoi giocatori. Un Builder, visto da alcuni master come fumo agli occhi per la sua capacità, a volte, di mandare all’aria ore di proget…
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Una bandiera nera garrisce alta, non teme né la burrasca né la bonaccia, sfida i vessilli colorati e plasticosi delle multinazionali e gli imperterriti gonfaloni dei concorrenti nostrani. Non si tratta el Jolly Roger di Barbanera e non è ricamata con un teschio e ossa di morto, ma con le spire di un serpente dorato. Nominate un genere di pubblicazi…
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Che attorno al gioco di ruolo ruoti un mondo pittoresco, popolato spesso da strane creature e peculiari esemplari di umanità ne siamo tutti ben coscienti. A maggior ragione, andando fieri di farne parte. Per questo non riesco a stupirmi più di tanto nello scoprire, nelle sue pletoriche costellazioni di prodotti a bassa tiratura, poco più che amator…
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Storia e leggenda, fantasia e orrore, cappa, spada e stregoneria. La vita avventurosa di Riccardo Cuor di Leone, duca di Aquitania e poi re d’Inghilterra, primo del suo nome, si presta volentieri a qualche contaminazione con altri stili a noi cari, trasformandosi, nelle mani di Gianmaria Ghetta, di cui avevo già parlato nella puntata 85 che v’invit…
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Giocando di ruolo ci si annoia? Solo un neofita assoluto, intento ancora a cavalcare, beato lui, quell’onda di piena di entusiasmo che caratterizza le prime fasi di qualsiasi innamoramento potrebbe rispondere di no. La verità è che in qualsiasi attività, per quanto gradita e agognata, si nasconde quell’inevitabile voglia di stare altrove, di fare a…
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Ho controllato a pagina uno del volume. Nè Werner Fuchs né Ulrich Kiesow, compaiono tra gli autori di questa quinta edizione di Das Schwarze Auge (in italiano Uno sguardo nel buio). Sapere che, qualora abbia inteso fare fuoco di bordata, mischiando alla normale artiglieria da recensore anche qualche cesto di mitraglia e palle incatenate, i due padr…
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Quasi 100 puntate ed è la prima volta che parlo di un librogame. Un genere sospeso tra il gioco e una letteratura spesso di ottima qualità che ho scoperto ai suoi albori, nell’epoca dorata degli albi EElle con la fascetta colorata e poi a lungo trascurato, più attratto, lo riconosco, dall’interazione sociale dei tavoli da gdr che dalle solitarie av…
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Com’è difficile. Con quasi 100 puntate di podcast alle spalle, ho cominciato a nutrire un’invidia non astiosa, ma colma d’ammirazione, per i lettori di audiolibri, per quei fini dicitori, non tutti attori professionisti capaci di divorare con la voce centinaia di pagine senza perdere mail il ritmo, senza sbagliare il tono, inciampare sui dittonghi …
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No chiacchiere, botte! La citazione di una vecchia ma indimenticata canzone di Greg e Lillo, all’epoca in arte Lette e i suoi derivati, è d’obbligo, visto il tema supereroistico romano in ballo. Ma non la dice tutta sul livello di approfondimento che il piccolo grande gioco ambientato tra i sanpietrini del centro dell’Urbe e l’asfalto rovente del G…
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Questa settimana ho voluto incontrare un’artista nerd caleidoscopica, in grado di passare dalla scrittura creativa allo streaming in diretta, dalla critica letteraria dei librigame, protagonisti in questi ultimi anni assieme ai giochi di ruolo del rinascimento ludico, al disegno. E che disegno! Lo stile personale di Veronica, specializzata in mappe…
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Se il massimo per un giocatore di ruolo, almeno secondo me, resta la possibilità di vedere nascere, crescere e, perché no, a volte morire il suo personaggio in una campagna che abbia respiro sufficiente a narrare una storia densa di eventi, PNG, colpi di scena e momenti memorabili, occorre riconoscere l’importanza crescente delle one shot. Il panor…
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