Artwork

Contenuto fornito da Fisicast. Tutti i contenuti dei podcast, inclusi episodi, grafica e descrizioni dei podcast, vengono caricati e forniti direttamente da Fisicast o dal partner della piattaforma podcast. Se ritieni che qualcuno stia utilizzando la tua opera protetta da copyright senza la tua autorizzazione, puoi seguire la procedura descritta qui https://it.player.fm/legal.
Player FM - App Podcast
Vai offline con l'app Player FM !

BepiColombo, scienza e suoni dal flyby su Mercurio

0:26
 
Condividi
 

Manage episode 375581536 series 3506834
Contenuto fornito da Fisicast. Tutti i contenuti dei podcast, inclusi episodi, grafica e descrizioni dei podcast, vengono caricati e forniti direttamente da Fisicast o dal partner della piattaforma podcast. Se ritieni che qualcuno stia utilizzando la tua opera protetta da copyright senza la tua autorizzazione, puoi seguire la procedura descritta qui https://it.player.fm/legal.
Rappresentazione artistica della missione. Crediti: Esa
A inizio ottobre, la notte fra l’uno e il due, la sonda europea BepiColombo ha compiuto il suo primo sorvolo di Mercurio, arrivando fino a 199 km di distanza dalla superficie del pianeta. Sorvolo durante il quale gli strumenti di bordo hanno raccolto una grande quantità di dati scientifici sull’ambiente attraversato dalla sonda. Oggi l’Esa ne offre un’anteprima “multisensoriale”: immagini e suoni. I dati magnetici e quelli collezionati dall’accelerometro, in particolare, sono stati convertiti in file audio, consentendo così di ascoltare “suoni” come quello del vento solare mentre bombarda il mondo più vicino al Sole, quello della sonda che si deforma leggermente in risposta all’enorme variazione di temperatura nel passaggio dal lato notturno a quello diurno del pianeta, e persino il rumore meccanico prodotto da uno strumento scientifico ruotando verso la sua posizione di “parcheggio” (qui al secondo 0:22).
«Sarà anche stato un sorvolo fugace», dice il project scientist Esa della missione, Johannes Benkhoff, «ma per alcuni degli strumenti di BepiColombo ha segnato l’inizio della raccolta dei dati scientifici e l’opportunità di cominciare davvero a prepararsi per la missione principale. Questi passaggi ravvicinati offrono anche la possibilità di campionare regioni intorno a Mercurio che non saranno accessibili una volta in orbita attorno al pianeta. In questo caso BepiColombo ha fornito informazioni sulle particelle presenti nell’ambiente a esso vicino, nonché – mentre attraversava la magnetosfera a distanze maggiori – sui confini del campo magnetico».
Fra gli strumenti che più si sono dati da fare durante il flyby c’è Isa, l’Italian Spring Accelerometer, che come dice il nome è tutto made in Italy. Ospitato a bordo del modulo Mpo (il Mercury Planetary Orbiter), Isa ha registrato le accelerazioni misurate dal veicolo spaziale mentre sperimentava l’estrema attrazione gravitazionale del pianeta durante il sorvolo e la risposta al gradiente termico durante l’ingresso e l’uscita dall’ombra del pianeta. Ed è sempre Isa ad aver rilevato il movimento dello spettrometro ultravioletto Phebus mentre tornava in posizione di “parcheggio” al termine delle operazioni. Nel frattempo, qui sulla Terra, gli scienziati stavano con gli occhi incollati agli schermi per sincerarsi che tutto andasse bene. Fra loro l’astrofisico Carmelo Magnafico dell’Inaf Iaps di Roma, membro del team scientifico di Isa.
Spettrogramma degli effetti del flyby di Mercurio dell’1-2 ottobre 2021 sulla navicella spaziale Esa/Jaxa BepiColombo, creato a partire dai dati registrati dall’Italian Spring Accelerometer Isa a bordo del Mercury Planetary Orbiter. Crediti: Esa/BepiColombo/Isa/Asi-Inaf
«La notte del flyby è stata abbastanza lunga. La caratteristica della traiettoria, così bassa sulla superficie, e il fatto di attraversare 13 minuti di ombra, rappresentava una occasione importante per testare il nostro accelerometro, oltre a essere la prima volta che ci trovavamo ad operare così vicino a Mercurio», spiega Magnafico a Media Inaf. «Tuttavia,
  continue reading

29 episodi

Artwork
iconCondividi
 
Manage episode 375581536 series 3506834
Contenuto fornito da Fisicast. Tutti i contenuti dei podcast, inclusi episodi, grafica e descrizioni dei podcast, vengono caricati e forniti direttamente da Fisicast o dal partner della piattaforma podcast. Se ritieni che qualcuno stia utilizzando la tua opera protetta da copyright senza la tua autorizzazione, puoi seguire la procedura descritta qui https://it.player.fm/legal.
Rappresentazione artistica della missione. Crediti: Esa
A inizio ottobre, la notte fra l’uno e il due, la sonda europea BepiColombo ha compiuto il suo primo sorvolo di Mercurio, arrivando fino a 199 km di distanza dalla superficie del pianeta. Sorvolo durante il quale gli strumenti di bordo hanno raccolto una grande quantità di dati scientifici sull’ambiente attraversato dalla sonda. Oggi l’Esa ne offre un’anteprima “multisensoriale”: immagini e suoni. I dati magnetici e quelli collezionati dall’accelerometro, in particolare, sono stati convertiti in file audio, consentendo così di ascoltare “suoni” come quello del vento solare mentre bombarda il mondo più vicino al Sole, quello della sonda che si deforma leggermente in risposta all’enorme variazione di temperatura nel passaggio dal lato notturno a quello diurno del pianeta, e persino il rumore meccanico prodotto da uno strumento scientifico ruotando verso la sua posizione di “parcheggio” (qui al secondo 0:22).
«Sarà anche stato un sorvolo fugace», dice il project scientist Esa della missione, Johannes Benkhoff, «ma per alcuni degli strumenti di BepiColombo ha segnato l’inizio della raccolta dei dati scientifici e l’opportunità di cominciare davvero a prepararsi per la missione principale. Questi passaggi ravvicinati offrono anche la possibilità di campionare regioni intorno a Mercurio che non saranno accessibili una volta in orbita attorno al pianeta. In questo caso BepiColombo ha fornito informazioni sulle particelle presenti nell’ambiente a esso vicino, nonché – mentre attraversava la magnetosfera a distanze maggiori – sui confini del campo magnetico».
Fra gli strumenti che più si sono dati da fare durante il flyby c’è Isa, l’Italian Spring Accelerometer, che come dice il nome è tutto made in Italy. Ospitato a bordo del modulo Mpo (il Mercury Planetary Orbiter), Isa ha registrato le accelerazioni misurate dal veicolo spaziale mentre sperimentava l’estrema attrazione gravitazionale del pianeta durante il sorvolo e la risposta al gradiente termico durante l’ingresso e l’uscita dall’ombra del pianeta. Ed è sempre Isa ad aver rilevato il movimento dello spettrometro ultravioletto Phebus mentre tornava in posizione di “parcheggio” al termine delle operazioni. Nel frattempo, qui sulla Terra, gli scienziati stavano con gli occhi incollati agli schermi per sincerarsi che tutto andasse bene. Fra loro l’astrofisico Carmelo Magnafico dell’Inaf Iaps di Roma, membro del team scientifico di Isa.
Spettrogramma degli effetti del flyby di Mercurio dell’1-2 ottobre 2021 sulla navicella spaziale Esa/Jaxa BepiColombo, creato a partire dai dati registrati dall’Italian Spring Accelerometer Isa a bordo del Mercury Planetary Orbiter. Crediti: Esa/BepiColombo/Isa/Asi-Inaf
«La notte del flyby è stata abbastanza lunga. La caratteristica della traiettoria, così bassa sulla superficie, e il fatto di attraversare 13 minuti di ombra, rappresentava una occasione importante per testare il nostro accelerometro, oltre a essere la prima volta che ci trovavamo ad operare così vicino a Mercurio», spiega Magnafico a Media Inaf. «Tuttavia,
  continue reading

29 episodi

Tutti gli episodi

×
 
Loading …

Benvenuto su Player FM!

Player FM ricerca sul web podcast di alta qualità che tu possa goderti adesso. È la migliore app di podcast e funziona su Android, iPhone e web. Registrati per sincronizzare le iscrizioni su tutti i tuoi dispositivi.

 

Guida rapida