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J-TACTICS - Arrivederci amore, ciao (S04 E23)

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Il titolo della ventitreesima puntata della quarta stagione di J-TACTICS, trae spunto da​​ "Arrivederci amore, ciao" che è un film del 2006 diretto da Michele Soavi, tratto dall'omonimo romanzo di Massimo Carlotto.
Interpretato da Alessio Boni, Michele Placido, Isabella Ferrari e Alina Nedelea.
Giorgio è un terrorista di sinistra condannato all'ergastolo e rifugiato nel Centro America.
Dopo alcuni anni decide di rientrare in Italia ma soltanto per tornare ad essere un uomo normale.
Consegnatosi alla polizia, su suggerimento del vice questore della Digos, l'ex-terrorista "canta", rivelando i tanti nomi dei suoi vecchi compagni.
Scontata una pena minima in carcere, il codice Penale prevede cinque anni di buona condotta per ottenere la riabilitazione e Giorgio la vuole ad ogni costo e con ogni mezzo.
La strada verso la reintegrazione sociale abbatterà vite colpevoli e innocenti.
Nel suo percorso personale l'uomo non ripara, non risarcisce, non si pone interrogativi morali e i suoi delitti restano senza castigo.
L'ex terrorista, interpretato da Alessio Boni, è credibilmente e definitivamente cattivo.
Il suo personaggio, contrappasso a quello di Roberta, ragazza ingenua che per troppo amore capirà solo quando sarà troppo tardi l'oscurità che si cela in Giorgio.
E' proprio qui il succo della pellicola, un uomo che cerca di raggiungere la libertà e la redenzione pubblica, nel privato si macchia delle più profonde ipocrisie pur di arrivare a ciò che vuole; il regista ritrae un quadro nero della società, che nel film viene incarnata non solo da Giorgio ma anche dai personaggi restanti, uno più sporco e arrivista dell'altro.
Facendo la nostra solita trasposizione dalla cinematografia al mondo del calcio, ed in modo particolare alle vicende juventine, potremo utilizzare il titolo e le vicende narrate nella pellicola per analizzare la fine della storia professionale e forse anche d'amore tra l'argentino Paulo Ezequiel Dybala e la vecchia signora bianconera.
"Arrivederci amore, ciao" si potrebbe dire come la pellicola da cui trae spunto l'odierna puntata di J-TACTICS.
Non meno appropriata in questa lunga vicenda potrebbe poi essere la strofa della celeberrima canzone della Caselli che fa da colonna sonora al film: "Insieme a te non ci sto più".
Come detto, la storia d'amore tra Paulo Dybala e la Juventus è finita.
Il mancato rinnovo dell'argentino ha dato il via ai titoli di coda e a fine giugno verrà scritta definitivamente la parola fine su questa storia calcistica e non solo durata sette anni.
A voltare pagina è stato il club bianconero che dopo il passo indietro rispetto all'accordo sulle cifre del prolungamento pattuite a ottobre, ha spiegato all'entourage dell'argentino come il suo ruolo non fosse più centrale nel progetto, soprattutto dopo l'arrivo di Dusan Vlahovic.
Le cose dunque per Dybala alla Juventus sono cambiate in pochi mesi, al punto da dare, senza giri di parole, il benservito al giocatore argentino.
La società ha fatto dunque un passo indietro su Dybala, le sue richieste di un aumento dell'ingaggio, che erano state parzialmente accolte ad inizio stagione si sono scontrate però con un mutamento delle precedenti condizioni.
Ancora una stagione condizionata dagli infortuni, con meno presenze rispetto a quanto si pensava inizialmente, hanno definitivamente seppellito l'iniziale progetto di farne il nuovo uomo simbolo della squadra dopo l'addio di Cristiano Ronaldo.
Ecco allora il deciso "cambio di rotta" a gennaio, con l'investimento importante su Vlahovic, per mettere le basi di una nuova Juve, che farà a meno dell'asso di Laguna Larga.
In questa Juve del futuro dunque non ci sarà spazio per Dybala, soprattutto alle condizioni richieste dall'argentino.
Proprio per questo Arrivabene, che nel corso della stagione in più di un'occasione si era mostrato già perentorio verso la Joya, ha sottolineato come il club sia stato chiarissimo nei suoi confronti: "Paulo non era più al centro del progetto e abbiamo preso questa decisione. L'arrivo di Dusan ha cambiato l'assetto tecnico della squadra e il progetto Juventus ha subito dei cambiamenti.
Parte di questi cambiamenti riguardano il contratto di Dybala che non è stato rinnovato", le parole dell' AD.
In virtù di queste parole non deve quindi sorprendere che un'ipotetica proposta inferiore rispetto a quella iniziale (ossia con una parte fissa minore, più bonus a cautelarsi in caso di poche presenze per infortuni), non è stata nemmeno presentata nell'incontro tra la dirigenza e il procuratore del calciatore argentino: "Da parte della Juventus non sarebbe stato facile fare un'offerta al ribasso. Paulo ha trascorso sette anni della sua carriera con noi, un'offerta di quel tipo non avrebbe dimostrato il rispetto che comunque c'è nei suoi confronti. Nessuno ha mai messo in discussione il valore tecnico di Dybala".
Ha poi ulteriormente precisato Arrivabene.
Dirigenza cinica, arrivista fredda e calcolatrice proprio come il protagonista della pellicola del maestro Soavi?
Dybala ingenuo e vittima sacrificale come la povera Roberta?
Domande lecite che i tanti tifosi, fan di Dybala e non, da qualche giorno si pongono.
Se Dybala è oramai il passato, la dirigenza, cinica per alcuni, pragmatica per altri deve ora pensare al futuro.
Si aprono nuovi scenari di mercato per la vecchia signora.
Chi farà parte del nuovo progetto al posto di Dybala?
La scelta verrà necessariamente fatta in base al modulo sul quale punterà Allegri che in questa seconda parte di stagione pare essere orientato su un attacco a tre, specie grazie all'esplosione d Morata in una posizione più da rifinitore che di finalizzatore, al fianco di Vlahovic.
Al momento però le voci più insistenti di mercato portano ad un solo nome, quello del giallorosso Nicolò Zaniolo.
Altro nome caldo secondo alcuni invece potrebbe essere l'egiziano del Liverpool Salah, ed infine, altri ancora dicono che nell'ottica di una Juve sempre più nostrana, il prescelto potrebbe essere la giovane promessa del Sassuolo, Giacomo Raspadori.
Una cosa è certa, la Juventus, proprio come fatto con Vlahovic e Zakaria, nel mercato di gennaio, si sarà già mossa in anticipo per assicurarsi il degno erede dell'attuale numero 10.
A prescindere che ci si augurasse la permanenza o la cessione, Dybala nei suoi anni bianconeri ha contribuito a scrivere pagine indelebili della storia della vecchia signora.
Noi che scriviamo quindi di cuore diciamo al nostro picciriddu: "Arrivederci amore, ciao"!
Diteci la vostra, interagiremo con voi in chat live! ​ ​
Ecco i link dei nostri social:
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Interpretato da Alessio Boni, Michele Placido, Isabella Ferrari e Alina Nedelea.
Giorgio è un terrorista di sinistra condannato all'ergastolo e rifugiato nel Centro America.
Dopo alcuni anni decide di rientrare in Italia ma soltanto per tornare ad essere un uomo normale.
Consegnatosi alla polizia, su suggerimento del vice questore della Digos, l'ex-terrorista "canta", rivelando i tanti nomi dei suoi vecchi compagni.
Scontata una pena minima in carcere, il codice Penale prevede cinque anni di buona condotta per ottenere la riabilitazione e Giorgio la vuole ad ogni costo e con ogni mezzo.
La strada verso la reintegrazione sociale abbatterà vite colpevoli e innocenti.
Nel suo percorso personale l'uomo non ripara, non risarcisce, non si pone interrogativi morali e i suoi delitti restano senza castigo.
L'ex terrorista, interpretato da Alessio Boni, è credibilmente e definitivamente cattivo.
Il suo personaggio, contrappasso a quello di Roberta, ragazza ingenua che per troppo amore capirà solo quando sarà troppo tardi l'oscurità che si cela in Giorgio.
E' proprio qui il succo della pellicola, un uomo che cerca di raggiungere la libertà e la redenzione pubblica, nel privato si macchia delle più profonde ipocrisie pur di arrivare a ciò che vuole; il regista ritrae un quadro nero della società, che nel film viene incarnata non solo da Giorgio ma anche dai personaggi restanti, uno più sporco e arrivista dell'altro.
Facendo la nostra solita trasposizione dalla cinematografia al mondo del calcio, ed in modo particolare alle vicende juventine, potremo utilizzare il titolo e le vicende narrate nella pellicola per analizzare la fine della storia professionale e forse anche d'amore tra l'argentino Paulo Ezequiel Dybala e la vecchia signora bianconera.
"Arrivederci amore, ciao" si potrebbe dire come la pellicola da cui trae spunto l'odierna puntata di J-TACTICS.
Non meno appropriata in questa lunga vicenda potrebbe poi essere la strofa della celeberrima canzone della Caselli che fa da colonna sonora al film: "Insieme a te non ci sto più".
Come detto, la storia d'amore tra Paulo Dybala e la Juventus è finita.
Il mancato rinnovo dell'argentino ha dato il via ai titoli di coda e a fine giugno verrà scritta definitivamente la parola fine su questa storia calcistica e non solo durata sette anni.
A voltare pagina è stato il club bianconero che dopo il passo indietro rispetto all'accordo sulle cifre del prolungamento pattuite a ottobre, ha spiegato all'entourage dell'argentino come il suo ruolo non fosse più centrale nel progetto, soprattutto dopo l'arrivo di Dusan Vlahovic.
Le cose dunque per Dybala alla Juventus sono cambiate in pochi mesi, al punto da dare, senza giri di parole, il benservito al giocatore argentino.
La società ha fatto dunque un passo indietro su Dybala, le sue richieste di un aumento dell'ingaggio, che erano state parzialmente accolte ad inizio stagione si sono scontrate però con un mutamento delle precedenti condizioni.
Ancora una stagione condizionata dagli infortuni, con meno presenze rispetto a quanto si pensava inizialmente, hanno definitivamente seppellito l'iniziale progetto di farne il nuovo uomo simbolo della squadra dopo l'addio di Cristiano Ronaldo.
Ecco allora il deciso "cambio di rotta" a gennaio, con l'investimento importante su Vlahovic, per mettere le basi di una nuova Juve, che farà a meno dell'asso di Laguna Larga.
In questa Juve del futuro dunque non ci sarà spazio per Dybala, soprattutto alle condizioni richieste dall'argentino.
Proprio per questo Arrivabene, che nel corso della stagione in più di un'occasione si era mostrato già perentorio verso la Joya, ha sottolineato come il club sia stato chiarissimo nei suoi confronti: "Paulo non era più al centro del progetto e abbiamo preso questa decisione. L'arrivo di Dusan ha cambiato l'assetto tecnico della squadra e il progetto Juventus ha subito dei cambiamenti.
Parte di questi cambiamenti riguardano il contratto di Dybala che non è stato rinnovato", le parole dell' AD.
In virtù di queste parole non deve quindi sorprendere che un'ipotetica proposta inferiore rispetto a quella iniziale (ossia con una parte fissa minore, più bonus a cautelarsi in caso di poche presenze per infortuni), non è stata nemmeno presentata nell'incontro tra la dirigenza e il procuratore del calciatore argentino: "Da parte della Juventus non sarebbe stato facile fare un'offerta al ribasso. Paulo ha trascorso sette anni della sua carriera con noi, un'offerta di quel tipo non avrebbe dimostrato il rispetto che comunque c'è nei suoi confronti. Nessuno ha mai messo in discussione il valore tecnico di Dybala".
Ha poi ulteriormente precisato Arrivabene.
Dirigenza cinica, arrivista fredda e calcolatrice proprio come il protagonista della pellicola del maestro Soavi?
Dybala ingenuo e vittima sacrificale come la povera Roberta?
Domande lecite che i tanti tifosi, fan di Dybala e non, da qualche giorno si pongono.
Se Dybala è oramai il passato, la dirigenza, cinica per alcuni, pragmatica per altri deve ora pensare al futuro.
Si aprono nuovi scenari di mercato per la vecchia signora.
Chi farà parte del nuovo progetto al posto di Dybala?
La scelta verrà necessariamente fatta in base al modulo sul quale punterà Allegri che in questa seconda parte di stagione pare essere orientato su un attacco a tre, specie grazie all'esplosione d Morata in una posizione più da rifinitore che di finalizzatore, al fianco di Vlahovic.
Al momento però le voci più insistenti di mercato portano ad un solo nome, quello del giallorosso Nicolò Zaniolo.
Altro nome caldo secondo alcuni invece potrebbe essere l'egiziano del Liverpool Salah, ed infine, altri ancora dicono che nell'ottica di una Juve sempre più nostrana, il prescelto potrebbe essere la giovane promessa del Sassuolo, Giacomo Raspadori.
Una cosa è certa, la Juventus, proprio come fatto con Vlahovic e Zakaria, nel mercato di gennaio, si sarà già mossa in anticipo per assicurarsi il degno erede dell'attuale numero 10.
A prescindere che ci si augurasse la permanenza o la cessione, Dybala nei suoi anni bianconeri ha contribuito a scrivere pagine indelebili della storia della vecchia signora.
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