Contenuto fornito da livio partiti and Livio partiti. Tutti i contenuti dei podcast, inclusi episodi, grafica e descrizioni dei podcast, vengono caricati e forniti direttamente da livio partiti and Livio partiti o dal partner della piattaforma podcast. Se ritieni che qualcuno stia utilizzando la tua opera protetta da copyright senza la tua autorizzazione, puoi seguire la procedura descritta qui https://it.player.fm/legal.
Player FM - App Podcast
Vai offline con l'app Player FM !
Vai offline con l'app Player FM !
Podcast che vale la pena ascoltare
SPONSORIZZATO
K
Know What You See with Brian Lowery


In this episode, comedian and tea enthusiast Jesse Appell of Jesse's Teahouse takes us on a journey from studying Chinese comedy to building an online tea business. He shares how navigating different cultures shaped his perspective on laughter, authenticity, and community. From mastering traditional Chinese cross-talk comedy to reinventing himself after a life-changing move, Jesse and host Brian Lowery discuss adaptation and the unexpected paths that bring meaning to our lives. For more on Jesse, visit jessesteahouse.com and for more on Brian and the podcast go to brianloweryphd.com.…
Alessandra Pezza "L'età dell'oro" Wang Xiaobo
Manage episode 449969036 series 1243781
Contenuto fornito da livio partiti and Livio partiti. Tutti i contenuti dei podcast, inclusi episodi, grafica e descrizioni dei podcast, vengono caricati e forniti direttamente da livio partiti and Livio partiti o dal partner della piattaforma podcast. Se ritieni che qualcuno stia utilizzando la tua opera protetta da copyright senza la tua autorizzazione, puoi seguire la procedura descritta qui https://it.player.fm/legal.
Alessandra Pezza
"L'età dell'oro"
Wang Xiaobo
Carbonio Editore
www.carbonioeditore.it
Traduzione Alessandra Pezza, a cura di Patrizia Liberati.
Nella Cina della Rivoluzione Culturale, il ventunenne Wang Er viene spedito nelle remote campagne dello Yunnan. La sua ‘rieducazione’ si trasforma in un’iniziazione al sesso quando incontra la giovane dottoressa Chen Qingyang e comincia con lei una storia d’amore illecita, che dovrà descrivere nelle sue lunghe e scabrose ‘confessioni’ al Partito, infarcite di dettagli erotici a uso e consumo delle autorità.
Tempo dopo, Wang Er lavora a Pechino in università e passa le sue giornate nella mediocrità degli anni ’80, tra servilismo, trasgressioni e sesso gratuito, con il pensiero sempre rivolto al passato suo e dei suoi coetanei: anni di pestaggi e suicidi, di controllo sociale e delazioni, ma anche di amore vero, eroismo e audaci fughe dalla realtà. Scritto nel 1982 ma pubblicato in Cina soltanto nel 1994, L’età dell’oro continua ancora oggi ad appassionare e a commuovere.
Wang Xiaobo, autore di culto per generazioni di lettori, racconta un mondo grottesco e al contempo fin troppo autentico, in cui l’erotismo si fa ribellione politica, offrendo una satira coraggiosa e dissacrante della Cina del suo tempo.
Wang Xiaobo (1952-1997) è stato tra i maggiori scrittori cinesi del Novecento. Nato a Pechino da una famiglia di intellettuali, come molti giovani istruiti della sua generazione a sedici anni fu costretto a trascorrere un periodo di ‘rieducazione’ nella provincia rurale dello Yunnan. Trasferitosi negli Stati Uniti, conseguì una laurea presso l’università di Pittsburgh. Tornato in Cina, insegnò all’Università del Popolo e all’Università di Pechino e nel 1992 diede le dimissioni per dedicarsi interamente alla letteratura come scrittore indipendente. Morì d’infarto a 45 anni. Due volte vincitore del prestigioso United Daily News Award for Novel, della sua vasta produzione letteraria ricordiamo la “Trilogia delle età”, di cui fa parte L’età dell’oro, e le raccolte di saggi A Maverick Pig e The Silent Majority.
IL POSTO DELLE PAROLE
ascoltare fa pensare
www.ilpostodelleparole.it
Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
…
continue reading
"L'età dell'oro"
Wang Xiaobo
Carbonio Editore
www.carbonioeditore.it
Traduzione Alessandra Pezza, a cura di Patrizia Liberati.
Nella Cina della Rivoluzione Culturale, il ventunenne Wang Er viene spedito nelle remote campagne dello Yunnan. La sua ‘rieducazione’ si trasforma in un’iniziazione al sesso quando incontra la giovane dottoressa Chen Qingyang e comincia con lei una storia d’amore illecita, che dovrà descrivere nelle sue lunghe e scabrose ‘confessioni’ al Partito, infarcite di dettagli erotici a uso e consumo delle autorità.
Tempo dopo, Wang Er lavora a Pechino in università e passa le sue giornate nella mediocrità degli anni ’80, tra servilismo, trasgressioni e sesso gratuito, con il pensiero sempre rivolto al passato suo e dei suoi coetanei: anni di pestaggi e suicidi, di controllo sociale e delazioni, ma anche di amore vero, eroismo e audaci fughe dalla realtà. Scritto nel 1982 ma pubblicato in Cina soltanto nel 1994, L’età dell’oro continua ancora oggi ad appassionare e a commuovere.
Wang Xiaobo, autore di culto per generazioni di lettori, racconta un mondo grottesco e al contempo fin troppo autentico, in cui l’erotismo si fa ribellione politica, offrendo una satira coraggiosa e dissacrante della Cina del suo tempo.
Wang Xiaobo (1952-1997) è stato tra i maggiori scrittori cinesi del Novecento. Nato a Pechino da una famiglia di intellettuali, come molti giovani istruiti della sua generazione a sedici anni fu costretto a trascorrere un periodo di ‘rieducazione’ nella provincia rurale dello Yunnan. Trasferitosi negli Stati Uniti, conseguì una laurea presso l’università di Pittsburgh. Tornato in Cina, insegnò all’Università del Popolo e all’Università di Pechino e nel 1992 diede le dimissioni per dedicarsi interamente alla letteratura come scrittore indipendente. Morì d’infarto a 45 anni. Due volte vincitore del prestigioso United Daily News Award for Novel, della sua vasta produzione letteraria ricordiamo la “Trilogia delle età”, di cui fa parte L’età dell’oro, e le raccolte di saggi A Maverick Pig e The Silent Majority.
IL POSTO DELLE PAROLE
ascoltare fa pensare
www.ilpostodelleparole.it
Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
1381 episodi
Manage episode 449969036 series 1243781
Contenuto fornito da livio partiti and Livio partiti. Tutti i contenuti dei podcast, inclusi episodi, grafica e descrizioni dei podcast, vengono caricati e forniti direttamente da livio partiti and Livio partiti o dal partner della piattaforma podcast. Se ritieni che qualcuno stia utilizzando la tua opera protetta da copyright senza la tua autorizzazione, puoi seguire la procedura descritta qui https://it.player.fm/legal.
Alessandra Pezza
"L'età dell'oro"
Wang Xiaobo
Carbonio Editore
www.carbonioeditore.it
Traduzione Alessandra Pezza, a cura di Patrizia Liberati.
Nella Cina della Rivoluzione Culturale, il ventunenne Wang Er viene spedito nelle remote campagne dello Yunnan. La sua ‘rieducazione’ si trasforma in un’iniziazione al sesso quando incontra la giovane dottoressa Chen Qingyang e comincia con lei una storia d’amore illecita, che dovrà descrivere nelle sue lunghe e scabrose ‘confessioni’ al Partito, infarcite di dettagli erotici a uso e consumo delle autorità.
Tempo dopo, Wang Er lavora a Pechino in università e passa le sue giornate nella mediocrità degli anni ’80, tra servilismo, trasgressioni e sesso gratuito, con il pensiero sempre rivolto al passato suo e dei suoi coetanei: anni di pestaggi e suicidi, di controllo sociale e delazioni, ma anche di amore vero, eroismo e audaci fughe dalla realtà. Scritto nel 1982 ma pubblicato in Cina soltanto nel 1994, L’età dell’oro continua ancora oggi ad appassionare e a commuovere.
Wang Xiaobo, autore di culto per generazioni di lettori, racconta un mondo grottesco e al contempo fin troppo autentico, in cui l’erotismo si fa ribellione politica, offrendo una satira coraggiosa e dissacrante della Cina del suo tempo.
Wang Xiaobo (1952-1997) è stato tra i maggiori scrittori cinesi del Novecento. Nato a Pechino da una famiglia di intellettuali, come molti giovani istruiti della sua generazione a sedici anni fu costretto a trascorrere un periodo di ‘rieducazione’ nella provincia rurale dello Yunnan. Trasferitosi negli Stati Uniti, conseguì una laurea presso l’università di Pittsburgh. Tornato in Cina, insegnò all’Università del Popolo e all’Università di Pechino e nel 1992 diede le dimissioni per dedicarsi interamente alla letteratura come scrittore indipendente. Morì d’infarto a 45 anni. Due volte vincitore del prestigioso United Daily News Award for Novel, della sua vasta produzione letteraria ricordiamo la “Trilogia delle età”, di cui fa parte L’età dell’oro, e le raccolte di saggi A Maverick Pig e The Silent Majority.
IL POSTO DELLE PAROLE
ascoltare fa pensare
www.ilpostodelleparole.it
Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
…
continue reading
"L'età dell'oro"
Wang Xiaobo
Carbonio Editore
www.carbonioeditore.it
Traduzione Alessandra Pezza, a cura di Patrizia Liberati.
Nella Cina della Rivoluzione Culturale, il ventunenne Wang Er viene spedito nelle remote campagne dello Yunnan. La sua ‘rieducazione’ si trasforma in un’iniziazione al sesso quando incontra la giovane dottoressa Chen Qingyang e comincia con lei una storia d’amore illecita, che dovrà descrivere nelle sue lunghe e scabrose ‘confessioni’ al Partito, infarcite di dettagli erotici a uso e consumo delle autorità.
Tempo dopo, Wang Er lavora a Pechino in università e passa le sue giornate nella mediocrità degli anni ’80, tra servilismo, trasgressioni e sesso gratuito, con il pensiero sempre rivolto al passato suo e dei suoi coetanei: anni di pestaggi e suicidi, di controllo sociale e delazioni, ma anche di amore vero, eroismo e audaci fughe dalla realtà. Scritto nel 1982 ma pubblicato in Cina soltanto nel 1994, L’età dell’oro continua ancora oggi ad appassionare e a commuovere.
Wang Xiaobo, autore di culto per generazioni di lettori, racconta un mondo grottesco e al contempo fin troppo autentico, in cui l’erotismo si fa ribellione politica, offrendo una satira coraggiosa e dissacrante della Cina del suo tempo.
Wang Xiaobo (1952-1997) è stato tra i maggiori scrittori cinesi del Novecento. Nato a Pechino da una famiglia di intellettuali, come molti giovani istruiti della sua generazione a sedici anni fu costretto a trascorrere un periodo di ‘rieducazione’ nella provincia rurale dello Yunnan. Trasferitosi negli Stati Uniti, conseguì una laurea presso l’università di Pittsburgh. Tornato in Cina, insegnò all’Università del Popolo e all’Università di Pechino e nel 1992 diede le dimissioni per dedicarsi interamente alla letteratura come scrittore indipendente. Morì d’infarto a 45 anni. Due volte vincitore del prestigioso United Daily News Award for Novel, della sua vasta produzione letteraria ricordiamo la “Trilogia delle età”, di cui fa parte L’età dell’oro, e le raccolte di saggi A Maverick Pig e The Silent Majority.
IL POSTO DELLE PAROLE
ascoltare fa pensare
www.ilpostodelleparole.it
Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
1381 episodi
Tutti gli episodi
×Fabrizio Guarducci "Il richiamo del sentimento" Leonardo de' Medici Press www.leonardodemedicipress.it Elvira, una studiosa, inizia una complessa ricerca sul movimento religioso dei Catari e sull’attualità del loro messaggio spirituale. Vuole scrivere un nuovo libro sull’argomento Il suo percorso procede con importanti testi antichissimi di religione, partendo dalle pagine del trattato gnostico Kephalaia: tra questi un raro e dimenticato vangelo gnostico – la Pistis Sophia – in cui Gesù spiega agli apostoli cosa accade all’uomo dopo la morte e che cosa c’è nell’aldilà. Secondo la Pistis Sophia, Gesù dopo la morte rimase 11 anni con gli Apostoli per spiegare loro questi segreti e la via verso il raggiungimento del divino. Elvira sente di compiere, al tempo stesso, anche un viaggio dentro il proprio animo. Ma sarà un’inattesa presenza, incontrata casualmente, a trasportarla verso un modo completamente diverso di considerare il sentimento, l’animo umano e la ricerca del vero significato del divino. La sua ricerca è diventata un’altra cosa e il suo libro è davvero il punto di arrivo per una nuova scoperta del sentimento. Fabrizio Guarducci si è formato nella concezione sociale e umana di Giorgio La Pira. Dopo aver vissuto il movimento Underground alla fine degli anni Sessanta negli Stati Uniti e aver conosciuto Guy Debord in Francia, ha aderito convintamente al Situazionismo. Ha fondato il Dipartimento di Antropologia culturale dell’Istituto Internazionale Lorenzo de’ Medici di Firenze. Ha insegnato Mistica, Estetica e Tanatologia, dedicandosi interamente alla ricerca dei linguaggi come strumenti per migliorare l’interiorità dell’individuo e per trasformare in positivo la realtà che ci circonda. È, inoltre, autore cinematografico: Paradigma italiano (premiato al PhilaFilm, 1993), Two days (2003) e Il mio viaggio in Italia (vincitore del Golden Eagle, 2005). Come autore, produttore e regista ha realizzato i film Mare di grano (2018), Una sconosciuta (2021), Anemos (2022) e La partita delle emozioni (2025). Ha pubblicato i saggi La parola ritrovata (2013), Theoria. Il divino oltre il dogma (2020) e i romanzi Il quinto volto (2016), La parola perduta (2019), La sconosciuta (2020), Duetto (2021), Amor (2022), Il villaggio dei cani che cantano (2022), La partita delle emozioni (2023) ed Eclissi (2023, selezione Premio Strega 2024). IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support .…
Fabriano Fabbri "La voce del diavolo" L'arte contemporanea e la moda. Einaudi Editore www.einaudi.it Nel lungo arco della contemporaneità, l'arte del vestire ha sedotto il corpo per liberarlo da disagi e inibizioni, lo ha accarezzato per divorarne le energie, lo ha spinto oltre i suoi limiti per urlare al mondo «la voce del diavolo», come scriveva William Blake: lo ha protetto con cura per reciderlo dai lacci della morale e del perbenismo. Fabriano Fabbri rilegge la storia dell'arte dalla fine del Settecento agli anni Duemila usando come metronomo le funamboliche evoluzioni del guardaroba di ieri e di oggi, fra i tumulti della tecnologia e le tempeste della rivoluzione sessuale. Moda e arte vivono di intrecci senza fine, di trame a doppio filo, di storie nelle storie che incantano, che sorprendono, che illudono e divertono. Nelle sue frenetiche rapsodie creative, ogni stile indumentale ha stretto da sempre un accordo di alleanza con i movimenti artistici piú noti al grande pubblico, dal Neoclassicismo alla Pop art. Eppure, in pochi conoscono le spinte sotterranee che animano moda, pittura e scultura, in pochi afferrano le ragioni profonde che spingono le une fra le braccia dell’altra. Quante volte abbiamo incontrato la parola «Minimalismo » curiosando fra rete e riviste? Quante volte abbiamo sentito parlare di Dalí e Schiaparelli o di Mondrian e Saint Laurent? E i colorati parei di Gauguin, quanto li abbiamo visti fra le pitture tropicali del simbolista francese e la sua impudica «casa del piacere»? E poi, ancora, chi non ha presente le danzatrici di Canova o la Madame Récamier di David in provocanti «vesti di velo», per rubare le parole al «Divin marchese» de Sade? «Vèstiti, cosí alla sdrucciola, potrebbe suonare come un imperativo, un invito piú o meno scoperto a dare un tocco di ricercatezza agli ingredienti del nostro stile. Oppure potrebbe essere un sostantivo: vestíti intesi come abiti, come capi d’abbigliamento, come divise, come fogge. Infine, vestíti, participio passato di vestire. Sia quel che sia, quando ci copriamo di tessuti non stiamo avvolgendo il corpo per semplice necessità di decoro e protezione: stiamo indossando le forme – le tele? – di Picasso e di Chanel, se ci infiliamo in un rettangolo; ci stiamo abbigliando con le visioni di Turner o Pollock quando i tessuti sono sdruciti, grinzosi e caotici; siamo invece avvolti dall’ironia di Duchamp se il nostro look è sofisticato, insolito, a volte street – come ci insegna Virgil Abloh. E siccome la storia dell’arte e del costume è sempre una storia di spazio e di volumi, partiremo proprio dall’amplesso mai interrotto fra gli artisti e gli stilisti del nostro tempo. Sia chiaro, è fin troppo ovvio mettere le mani in avanti, spiegare a mo’ di preambolo che il primo impatto con un’opera d’arte o con un’opera vestimentaria coinvolge l’interezza della nostra sfera emotiva, del gusto e della personalità, delle cose che semplicemente “ci piacciono” cosí, in via istintiva; ma se vogliamo entrare nel merito dei valori che favoriscono uno stile piuttosto che un altro per capirne a fondo il senso culturale, spazio e volume sono le materie prime di un approccio obiettivo, il piú fedele possibile al nostro oggetto di interesse. E nel farlo sarà fondamentale tenere ben salda la distinzione tra le forme della modernità e le forme del contemporaneo». Fabriano Fabbri insegna Stili e arti del contemporaneo, Forme della moda contemporanea e Contemporary fashion all'Università di Bologna. È autore di numerose monografie su arte e moda, tra cui Sesso arte rock'n'roll, Atlante, Bologna 2006; Lo zen e il manga, Bruno Mondadori, Milano 2009; Boris Bidjan Saberi. 11, Atlante, Bologna 2013; L'orizzonte degli eventi, Atlante, Bologna 2013; Angelo Marani, Atlante, Bologna 2015. Per Einaudi ha pubblicato La moda contemporanea. Arte e stile da Worth agli anni Cinquanta (2019), La moda contemporanea. Arte e stile dagli anni Sessanta alle ultime tendenze (2021) e La voce del diavolo. L'arte contemporanea e la moda (2024). IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support .…
Giuliano Sergio "Blow-up. Piero Manzoni e l'esplosione dei nuovi media" Electa Editore www.electa.it Il saggio di Giuliano Sergio analizza la visionaria coerenza con cui Piero Manzoni, fra i più celebri artisti del Novecento, intuì il ruolo fondamentale che negli anni Cinquanta assumevano i mass-media nella definizione dei linguaggi artistici e della figura dell’artista. Alla fine degli anni Cinquanta l’icona romantica dell’artista-genio, rappresentata da Jackson Pollock, si impone tramite il racconto fotografico e cinematografico dei suoi gesti, suggerendo un modello di fusione fra arte e vita che diviene una vera e propria lettura critica dell’opera. Dal rifiuto dell’action painting, dei “gesti inutili” di Pollock e dei suoi seguaci, nasce la complessa immagine di Manzoni, costruita in maniera diametralmente opposta. Il suo “gesto” si concretizza nell’0sservare con laica ironia il dispiegarsi dell’opera: lo svolgersi della linea, lo gonfiarsi del corpo d’aria, l’estendersi della superficie achrome. Le azioni che Manzoni interpreta per i cinegiornali – Lunghe Linee, Corpi d’aria, Sculture viventi, Uova scultura – sono filmate come scene di cabaret; l’artista ricorre alla fotografia pubblicitaria per promuovere la sua merda d’artista; costruisce reportage paradossali dove firma modelle nude e contrassegna uova sode con la propria impronta. Sono immagini prodotte per essere pubblicate nelle riviste illustrate o da proiettare durante gli intervalli al cinema: Manzoni si rivolge al grande pubblico per seminare il dubbio sul ruolo dell’artista e sulla funzione dell’arte. Agli albori del consumismo la genialità manzoniana sposta l’attenzione dal “prodotto” all’autore, dando un’indicazione precisa all’avanguardia italiana e avviando un’importante lezione rispetto al concetto di comportamento e l’identità che diventeranno uno dei nodi dell’arte povera e processuale. Giuliano Sergio, nato a Venezia nel 1974 insegna storia dell'arte, è critico e curatore. Tra le pubblicazioni: Ugo Mulas. Vitalità del negativo (Milano 2010); Information document œuvre (Parigi 2015); Atlante degli archivi fotografici e audiovisivi italiani digitalizzati (Venezia, 2015). Tra le mostre: Luigi Ghirri. Pensare per immagini (MAXXI, Roma 2013; IMS, San Paolo e Rio de Janeiro 2013-14); Paolo Gioli. Abuses (Villa Pignatelli, Napoli 2014); La montagne de Venise di Yona Friedman con Jean-Baptiste Decavèle (Venezia 2016); Julia Margaret Cameron, Florence Henri, Francesca Woodman. L’arte del femminile (Villa Pignatelli, Napoli 2017); Le Pietre del Cielo. Luigi Ghirri e Paolo Icaro (Fondazione Querini Stampalia, Venezia 2017-18); Renverser ses yeux. Autour de l'arte povera 1960-1975 : photographie, film, vidéo (Jeu de Paume e Le Bal, Parigi 2022-23). Con l'Archivio Ugo Mulas ha curato mostre presso Villa Pignatelli (2010), Triennale di Milano (2012), Fondation Henri Cartier Bresson (Parigi, 2016). IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support .…
Lucio Coco "Sulla natura dei diversi tipi di vino" De diversorum vini generum natura Giacomo Profetto Olschki Editore www.olschki.it Il trattato Sulla natura dei diversi tipi di vino è un’opera unica nel panorama letterario del Cinquecento italiano. Scritto in forma di dialogo dal medico-filosofo siciliano Giacomo Profetto, archiatra pontificio al tempo di Paolo III (papa dal 1534 al 1549), in questo eccezionale testo sono condensate tutte le cognizioni sul vino – letterarie, storiche, terapeutiche – prodotte fino a quel momento: tra le sue pagine è possibile trovare non solo una geografia dei vini allora conosciuti, con l’elencazione delle loro qualità e proprietà salienti, ma anche una “scienza del vino” che affonda le sue radici nella filosofia, nella medicina, nell’astronomia, nella mitologia, nella morale. Lucio Coco è curatore di importanti edizioni di testi dei Padri della Chiesa quali Giovanni Crisostomo, Evagrio Pontico, Gregorio di Nazianzo e Gregorio di Nissa. Inoltre, è impegnato nello studio della spiritualità e della letteratura russa, con lavori sull’opera di Feofan Zatvornik (Meterikon), sullo jurodstvo nella sua declinazione femminile (Le sante stolte della chiesa russa). Ha pubblicato diverse prime edizioni di opere di Pavel Florenskij (Sulla soglia della fede. Taccuino del 1904-1905), di Nikolaj Gogol’ (Non siate anime morte. Scritti spirituali inediti), di Lev Tolstoj (Regole di vita). Per i tipi di Olschki sono suoi diversi lavori su testi letterari bizantini, come gli Erotopaignia di un anonimo greco del XIV sec., le Sentenze morali e l’epistola sulla Formazione del principe di Fozio, l’Elogio del cane dell’umanista Teodoro Gaza e l’Encomio del vino di Michele Psello. Sempre per Olschki ha pubblicato – per la prima volta in Italia – il catalogo della biblioteca di Fedor Dostoevskij (La biblioteca di Dostoevskij. La storia e il catalogo, 2021). - (agosto 2024) - IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support .…
Lucia Tomelleri "IoScrittore" Torneo Letterario www.ioscrittore.it Al via le iscrizioni alla sedicesima edizione di IoScrittore, il torneo letterario online gratuito promosso dal Gruppo editoriale Mauri Spagnol, in partnership con ilLibraio.it, IBS.it, Ubik e Taobuk - Taormina International Book Festival. Nato da un'idea di Stefano Mauri, il torneo dà voce alla passione e al talento di migliaia di partecipanti, che ogni anno si registrano sul sito www.ioscrittore.it. I termini di iscrizione scadranno entro e non oltre il 10 aprile 2025. Nella prima fase i partecipanti saranno chiamati a caricare sulla piattaforma online l'incipit della propria opera. Sarà poi il festival Taobuk (18-22 giugno 2025) a ospitare in streaming e in presenza l'evento in cui saranno annunciati i 400 finalisti. Da questo punto in poi, gli aspiranti scrittori potranno accedere alla seconda fase del torneo caricando sul sito www.ioscrittore.it il testo nella sua versione integrale. Nuova iniziativa nell'edizione 2025 : gli iscritti potranno partecipare, all'inizio di marzo, al primo webinar di scrittura organizzato da IoScrittore: un incontro con autori e editor del Gruppo che sarà comunicato sui social e sul sito del Torneo. "IoScrittore rappresenta da quindici anni una vera e propria 'palestra' per chi ama scrivere e aspira a pubblicare il proprio romanzo" dice Stefano Mauri, presidente e amministratore delegato di GeMS. Confermato anche in questa edizione il Premio speciale under 30 a cura di ilLibraio.it. Al primo classificato tra i partecipanti verrà assegnato un premio speciale, che consisterà in un editing professionale. È previsto anche un premio di 1.000 euro in libri editi dalle case editrici del Gruppo editoriale Mauri Spagnol, a propria scelta tra le edizioni in commercio. I partecipanti, iscritti sotto pseudonimo, sono impegnati sia nella veste di scrittori che in quella di lettori, valutando le opere degli altri partecipanti e ricevendo a loro volta critiche costruttive. Una formula che ha motivato tanti autori nel mettersi in gioco e migliorarsi. IoScrittore premia ogni anno i romanzi finalisti con la pubblicazione in e-book e cartaceo on demand, distribuiti in tutti i principali negozi online. Inoltre, a insindacabile giudizio delle direzioni editoriali, uno o più romanzi tra tutti quelli iscritti al torneo verrà pubblicato in cartaceo da una delle case editrici del Gruppo editoriale Mauri Spagnol. IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support .…
Giorgio Ghiotti "Casa che eri" Hacca Edizioni www.hacca.it “Ci è voluto un uomo – uno stronzo mancato in mezzo a tutti gli stronzi veri che ho a vario titolo amato – per metterci in crisi, per rivelarci”. Una storia di neo quarantenni, nella sonnolenza feroce di una Roma (e di un’età) senza apparente futuro. Ma prima di tutto una storia sul tradimento, reale e percepito, di un’amicizia, quella tra i due protagonisti Aldo (voce narrante) e Luisa, quando entra nelle loro vite Alessio Patriarca. Dunque una storia di gelosia e di personaggi secondari affatto secondari (Vittorio e Michel nella stanza dei colombi; Caterina che guasta il suo canto con le sigarette e vigila sulla figlia Dacia che forse nasce e forse no; Patrizia che da sola resta a fare la guardia a una villa a Tivoli assediata dagli uccelli…), dentro una Roma che di borghese ha solo qualche sentimento superstite, e palazzi e appartamenti che, per i protagonisti, diventano gabbie. “Giorgio Ghiotti è uno dei prodigi della nostra letteratura. Ha iniziato prestissimo e subito si è dimostrato all’altezza delle aspettative. Porta con sé da anni il bagaglio della nostra scrittura del Novecento da cui si fa sempre accogliere e sorprendere. In questo ultimo romanzo raggiunge uno stadio nuovo. La scrittura feroce e onirica a tratti dei racconti si scioglie nella malinconia. Una malinconia terribile perché riguarda i giovani mentre la loro gioventù è ancora qui, presente. La sparizione di un amico porta le aspettative dei venti anni a scolorire e perdersi nei rimpianti degli adulti. Ghiotti ha il passo sicuro e racconta con la sua solita eleganza schietta sessualità, dolore, rancori e fallimenti.” Giulia Caminito IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support .…
Pier Mario Giovannone "Aiuto, sono finito nello smartphone!" Illustrazioni di Erica De Pieri Feltrinelli Kids www.feltrinellieditore.it Pigrino vive così incollato al telefono che un giorno ci finisce dentro. Ma laggiù è tutto piatto, senza ombre né profumi, allora Pigrino grida aiuto a squarciagola: riuscirà il valoroso criceto Lancillotto a portarlo in salvo? È atterrata un’astronave? Pigrino non l’ha vista! Il gatto fa muuu? Pigrino non l’ha sentito! Dov’è finito Pigrino? Nello smartphone. Età di lettura: da 5 anni. Pier Mario Giovannone fin da quando era bambino suona la chitarra. Ora che è diventato grande ha deciso di mettere un po’ di musica anche nei suoi libri: così le parole danzano, i suoni giocano ad acchiapparella e si divertono a fare rima. Ha anche scritto tante fiabe sonore e canzoni. Spesso le sue storie si trasformano in spettacoli teatrali per ragazzi, con attori e strumenti musicali veri. Per Feltrinelli ha pubblicato Aiuto, sono finito nello smartphone! (2025; con le illustrazioni di Erika De Pieri). Erika de Pieri, nasce con i piedi a Motta di Livenza e la testa tra le nuvole! Dopo aver frequentato il liceo artistico di Treviso e la scuola del fumetto di Milano, inizia a lavorare come caricaturista e fumettista. Le sue prime graphic novel sono edite da Becco Giallo. Da anni si dedica all'illustrazione, specializzandosi in character e ambient designer di alcune serie di successo come i Dinoamci (edito in Italia da De Agostini ) e le Melowy (edito in Italia da Fabbri). Negli anni ha collaborato con le più importanti case editrici italiane come Battello a vapore, Mondadori, Gribaudo, Eli la spiga, Dami, Raffaello, Nuinui edition, Paoline.. Per l'editore Lavieri ha lavorato come art director e oltre ad essere illustratrice è autrice della serie l'imprevisto tradotta anche all'estero. Quando non lavora passa il tempo con i suoi bambini occupandosi di un magico giardino pieno di animali ...e corre, per sentirsi di nuovo tra le nuvole! IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support .…
Gianluca Barbera "101 luoghi proibiti nel mondo dove non è possibile entrare" Newton Compton www.newtoncompton.com I posti più inaccessibili, segreti e pericolosi del pianeta. Dall’Area 51 a Fort Knox, dagli archivi del Vaticano al caveau della Coca Cola Un viaggio attraverso siti enigmatici e proibiti, bunker segreti e isole inaccessibili, basi militari top-secret e città fantasma. Ogni capitolo racconta la storia, le leggende e le ragioni per cui questi luoghi sono vietati al pubblico o comunque difficilissimi da raggiungere e ancor più da visitare, rivelando ai lettori le meraviglie nascoste e i pericoli che si celano dietro le porte chiuse di prigioni, cripte e archivi, senza dimenticare le storie di coloro che hanno tentato di svelarne i segreti. Dall’Isola dei serpenti al complesso montuoso di Cheyenne, da Guantánamo Bay alle catacombe di Parigi: un libro affascinante per chi ama l’avventura e il mistero, dal deserto del Nevada alle latitudini più remote dell’oceano Pacifico. Prigioni, basi militari, riserve naturali: le 101 mete che nessuno può visitare L’Area 51 Fort Knox Guantánamo Bay Il caveau della Coca-Cola Il pozzo superprofondo di Kola Prypjat e la Zona di esclusione di Chernobyl Mir, la più grande miniera del mondo La costa degli scheletri Il Grande Santuario di Ise Le grotte di Lascaux Gianluca Barbera È nato a Reggio Emilia nel 1965 e vive a Siena. Collabora con le pagine culturali de «ilSole24Ore.com» e de «Il Giornale». Tra le sue opere ricordiamo Magellano (2018) e Marco Polo (2019), entrambi vincitori di numerosi premi. Magellano è stato candidato al Premio Strega ed è diventato un testo teatrale. Ha scritto anche Il viaggio dei viaggi (2020) e Mediterraneo (2021), insignito del Premio Salgari. Al suo romanzo L’ultima notte di Raul Gardini è ispirato il podcast in cinque episodi Chiedi chi era Gardini. I suoi libri sono tradotti in varie lingue. La Newton Compton ha pubblicato 101 luoghi proibiti nel mondo dove non è permesso entrare. IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support .…
Diego Scroppo "Cristallo di luce" Cristallo di Luce è un progetto di arte pubblica di Diego Scroppo, prodotto da The Sharing esposto all’Environment Park di Torino. L’opera presenta una struttura totemica in vetro, acciaio e alluminio, illuminata da un sistema a led autoalimentato da tecnologia fotovoltaica, custode di una pianta di ulivo. Scroppo offre un uso artistico ed ecologico della luce, restituendo alla comunità i benefici dell'energia che nutre l'opera, costituendo un “power-bank” a basso impatto ambientale. Si realizza così l’ideale poetico dell’artista, per cui: «l’arte deve essere sempre pubblica, paradossalmente non appartiene neppure all’autore». Progetto finanziato dal bando “ART~WAVES” della Fondazione Compagnia di San Paolo, è sostenuto da Regione Piemonte, Camera di Commercio di Torino e Fondazione CRT. https://www.lucidartistatorino.org/opera/cristallo-di-luce/ Il "Cristallo di Luce" è un progetto visionario che combina vetro, acciaio e alluminio per rievocare le imponenti forme del paesaggio alpino che caratterizza la landscape torinese. Al suo interno custodisce una pianta d'ulivo, simbolo di resilienza e adattamento, che invita a riflettere sul rapporto tra uomo e natura. Dotata di tecnologia fotovoltaica, l'opera ha una profonda anima sostenibile: è in grado, infatti, di autoalimentarsi e generare energia, fornendo circa 900 kWh all’anno, sufficienti per ricaricare in una giornata 4 e-bike, 45 laptop a ricarica completa e 200 smartphone. Con questo progetto The Sharing incontra alcuni importanti punti del Sustainable Development Goals (SDG) quali il miglioramento dell’efficienza globale nel consumo di risorse e nel tentare di scollegare la crescita economica dalla degradazione ambientale; la riduzione entro il 2030 dell’impatto ambientale negativo pro-capite delle città; implementare strumenti per lo sviluppo sostenibile del turismo. L’opera trova la sua nuova sede permanente all’Environment Park, il Parco Tecnologico di Torino: nessuna casa poteva essere più appropriata del luogo della Città dove da oltre vent’anni si lavora ricerca per supportare Pubbliche Amministrazioni e imprese nei loro percorsi di sostenibilità e innovazione culturale. La presenza del Cristallo all’interno dell’Environment Park sancisce l’impegno e l’armonia possibili tra arte e impresa, sodalizio che si stabilisce sotto la luce della sostenibilità. Scroppo, dopo gli studi all’ Accademia Albertina di Belle Arti di Torino è erede di una tradizione monumentale, con uno stile modernissimo e arcaico al tempo stesso, al pari delle forme che immagina e dei materiali che usa. Le sue creazioni, per molti versi giocate nell’ambito del realismo delle forme e della rappresentazione, evocative semmai di certe atmosfere surrealiste, sono una brillante sintesi di organico e inorganico, di memoria e innovazione, di eleganza e perturbazione. Per la realizzazione del Cristallo di Luce si è ispirato agli antichi obelischi egizi, richiamando la loro funzione simbolica e spirituale. Con i suoi sette metri di altezza, il Cristallo incarna un dialogo tra luce e ombra, tradizione e innovazione, rappresentando un microcosmo delle tensioni e delle bellezze del nostro pianeta. La base, che riproduce l’ombra tridimensionale del monolite, ospita i pannelli fotovoltaici, creando un paradosso visivo: è nell'oscurità che la luce viene catturata e trasformata in energia. “Parte della mia arte è stata privatizzata, tolta al pubblico. Ma l’arte deve sempre essere pubblica; paradossalmente non appartiene nemmeno all’autore,” afferma Diego Scroppo, sottolineando l’importanza della condivisione. IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support .…
Stefano Cascavilla "Verso il Bosforo" A piedi da Roma a Costantinopoli tra gatti, tempeste, rakija e selve oscure Ediciclo Editore www.ediciclo.it C’è una regina a Roma: l’Appia, la regina delle strade. Domenica li trovi tutti lì i romani, in bici. Fanno quattro chilometri, poi indietro. Ma le pietre proseguono: fin dove? Cosa vedono? Stefano Cascavilla decide di seguirle. Inizia così un’incredibile avventura, a piedi, sulla traccia – ancora viva e potente – della più grande strada dell’antichità occidentale, il complesso delle Vie Appia ed Egnazia, un monumento orizzontale di quasi duemila chilometri, attraverso cinque paesi, due catene montuose e tre mari. Un mondo ignoto, anche se fatto di cose già viste: paeselli, radure, periferie, pastori, che l’atto di camminare trasfigura e rende misteriose come le sorgenti del Nilo. Un cammino inaspettato nella storia, ma ancora lì, alla portata di tutti, dal Colosseo ai minareti di Santa Sofia. Una raccolta avvincente e ironica di incontri, paesaggi e peripezie che regalano l’inatteso anche in luoghi che credevamo di conoscere. Stefano Cascavilla nasce a Roma nel 1965 dove ancora vive. Dopo anni in una multinazionale, lascia per diventare architetto. Poi istruttore d’alpinismo, cooperante e infine scrittore e viaggiatore, preferibilmente a piedi. Nel 2021 pubblica Il dio degli Incroci (Exòrma), sulla natura del Genius Loci, che diventa rapidamente un punto di riferimento sul tema, per bibliografie, tesi e citazioni. Dal 2022 si avventura alla scoperta del cammino di Garibaldi, che ripercorre – naturalmente a piedi – da Marsala a Presenzano. Diventa un libro poco dopo: Essere Mille (Exòrma). IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support .…
Stefano Delmastro "La cassetta dei ricordi" Al Motovelodromo “Fausto Coppi” di Torino, in corso Casale 144, possiamo trovare la “Cassetta dei ricordi”: una sorta di buca delle lettere in cui i testimoni delle più diverse storie, legate allo sport – dal ciclismo al rugby – e alle altre iniziative – dall’opera ai concerti rock –, che si sono svolte nel secolo di vita di uno dei più antichi velodromi d’Italia, nonché la più antica struttura sportiva del Piemonte, potranno depositare le loro memorie, racconti, fotografie, cartoline, piccoli oggetti d’epoca. I soggetti promotori dell’iniziativa – nata all’interno del progetto Motovelodromo: il benessere per tutti. Persone e ambiente al centro, progetto di integrazione sociale volto a favorire l’incontro tra generazioni e identità diverse, il senso di comunità, la promozione e diffusione di stili di vita non sedentari, avviato nel 2024 da Sport 4 Good srl, società benefit di rigenerazione e gestione del Motovelodromo di Torino in collaborazione con la Città Metropolitana di Torino nell’ambito del Bando InnoSocialMetro – sono gli editori Graphot e Scritturapura, ben radicati a Torino e nel quartiere di Madonna del Pilone, in cui visse Emilio Salgari e dove dal 1920 sorge il Motovelodromo, sotto tutela della Soprintendenza dal 1994. La “Cassetta dei ricordi” è pensata, in primo luogo, per raccogliere – in forma cartacea o come file su chiavetta – le vicende e le storie più significative legate al Motovelodromo e al suo contesto per conservarle e condividerle attraverso la pubblicazione di un libro in coedizione delle case editrici indipendenti Graphot e Scritturapura, che hanno già al loro attivo il volume a doppio marchio dell’opinionista di Rai Sport Beppe Conti, Storia e leggenda del Motovelodromo. Per Laura Giachino di Graphot e Stefano Delmastro di Scritturapura, che seguiranno il lavoro di raccolta, selezione e di eventuale rielaborazione dei ricordi e dei racconti per il volume – la cui uscita è programmata per maggio, mese del Salone del libro e del Giro d’Italia – l’idea è soprattutto quella di “dar vita a un libro di testimonianze, memorie, aneddoti, raccontati da chiunque abbia in qualche modo ‘vissuto’ un'esperienza, personale e non necessariamente sportiva, legata al Motovelodromo. Il Velò ha ospitato, e generato, momenti straordinari che continuano a vivere nei ricordi di molti abitanti del quartiere ed è un luogo storico e significativo per la tutta città, per gli appassionati di sport in generale, e non solo. Basti pensare che oltre a ciclisti intramontabili come Coppi e Bartali, ci ha giocato il Grande Torino, la Nazionale di calcio ci ha mosso i primi passi, lì si sono ascoltate la Carmen e l’Aida, ma anche i Pooh, Francesco De Gregori, i Roxy Music.” Anche se al varo – con taglio del nastro e bicchierata – della cassetta, martedì 11 febbraio al Motovelodromo interverranno alcuni scrittori come Maurizio Ternavasio e Marco Balestracci, Laura Giachino e Stefano Delmastro precisano che “la “Cassetta dei ricordi” è rivolta in particolare a tutte e tutti i potenziali testimoni delle più disparate vicende, dal barbiere di zona agli anziani e alle anziane della bocciofila di quartiere o ai membri delle diverse associazioni e comitati di zona, come “Pezzi di motovelodromo” e “Fiab Torino Bici & Dintorni", tra cui, ad esempio, il signor Mario (Bertola), che grazie al Motovelodromo conobbe l’attore Tyrone Power, e la signora Angela (Bernasconi), segretaria, coordinatrice e tifosa della squadra di football americano dei Tauri. Sono loro la vera memoria storica del luogo, indispensabile per mantenere vive le origini del Motovelodromo e del quartiere che da oltre cento anni lo ospita, e trasmetterla alle generazioni future.” Fabrizio Rostagno di Sport 4 Good aggiunge: “Il Motovelodromo è un luogo in cui le nuove generazioni possono trovare passato, presente e futuro, che qui si intrecciano. Fare rete vuol dire anche questo: far vivere la memoria storica e insieme guardare al futuro, far partecipare tutti e tutte alle attività sportive, ricreative e culturali”. Oltre che tramite stampata e chiavetta, la comunicazione di ricordi e racconti potrà avvenire via mail fino al 9 marzo all’indirizzo: cassettaricordimtv@gmail.com. Numero massimo di caratteri: 5000, spazi inclusi. Sono più che gradite anche le fotografie dal passato, accompagnate da una breve spiegazione o didascalia, cartoline e piccoli oggetti d’antan utili a raccontare – nelle pagine del libro che nascerà da questa iniziativa – gli oltre cento anni di vita del Motovelodromo. GRAPHOT è una casa editrice indipendente torinese da sempre legata al territorio. Ha in catalogo la collana “Borghi di Torino”, dedicata ai quartieri della città, e “Stories”, libri corali in cui sono i cittadini a raccontare i loro luoghi del cuore. Alla storia locale affianca la saggistica sportiva: dopo i libri sul calcio e su diversi altri sport, oggi dedica grande spazio ai campioni e alle imprese del ciclismo. SCRITTURAPURA è una piccola casa editrice indipendente nata a fine 2002 a Villa San Secondo, un paesino tra le colline del Monferrato astigiano, da sempre gravitante tra Asti e Torino, con un punto d’appoggio anche nel quartiere torinese del Motovelodromo, Madonna del Pilone. Pubblica letteratura straniera dalle terre dentro e fuori i confini d’Europa e autori italiani. IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support .…
Saverio Ansaldi "Le linee del mondo" Manni Editori www.mannieditori.it L'Aia, aprile 1673. Mentre infuria la guerra tra Olanda e Inghilterra, Lorenzo Magalotti, diplomatico e uomo di scienza fiorentino, in missione per conto del Granducato di Toscana, incontra Baruch Spinoza. Entrambi costretti, per ragioni differenti, a lasciare l'Olanda, partono alla volta di Parigi, dove restano coinvolti in un complotto per rovesciare Luigi XIV. Fuggono a Firenze, dove Spinoza viene minacciato di denuncia al tribunale dell'Inquisizione. Il filosofo non ha altra scelta che tornare in Olanda. Magalotti rimane fedele al lascito morale del suo amico: esercitare l'uso della ragione in ogni occasione e contro ogni forma di fanatismo religioso e di ingiustizia politica. Un romanzo che attinge a una ricca documentazione storica e immerge il lettore nella storia politica e sociale dell'Europa del Seicento. Saverio Ansaldi È nato a Torino nel 1966, vive a Parigi. Insegna Storia della Filosofia moderna nell'Università di Reims. È autore di numerosi saggi su Giordano Bruno e Spinoza. L'ultima pubblicazione è Giordano Bruno. L'eretico impenitente e ostinato (Mondadori, 2024). Le linee del mondo è il suo primo romanzo. IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support .…
Yari Selvetella "La mezz'ora della verità" Mondadori Editore www.mondadori.it Si insinuano nell’intimità degli appartamenti, rimbalzano tra le facciate dei palazzi, aleggiano nelle vie, nei giardini della piazza dell’Acquario: sono i responsi di Varami, l’app in grado di confermare o smentire la veridicità di ciò che le persone affermano. All’inizio sembra la realizzazione di un desiderio proibito: poter accedere ai pensieri altrui. Varami soddisfa ogni curiosità, anche la più inconfessata: si può verificare se il nostro coniuge ci è fedele, se una vecchia zia intende lasciarci l’appartamento in eredità, se la ragazza di cui siamo innamorati ci vuole bene sul serio; si possono smascherare i bluff dei politici e tutte le meschine ipocrisie del vivere quotidiano. Intanto, però, altri interrogativi prendono corpo: trovarci così esposti a questo nuovo oracolo ci renderà più sinceri o solo più reticenti? Quali sono i criteri utilizzati dall’app? E qual è il suo vero scopo? Di settimana in settimana, anziché chiarirsi, la questione si complica. Prima Varami prende possesso degli spazi domestici e, approfittando di smartphone e tablet, di impianti stereo e tv, inizia a emettere le sue sentenze. Poi la situazione precipita. Ogni giorno alle 18, sfruttando gli altoparlanti a disposizione in tutta la città, Varami propala per trenta minuti esatti i suoi giudizi universali: è la mezz’ora della verità. Per i protagonisti viene il tempo di porsi le domande più scomode: quanto c’è di credibile in questa storia? E quanto di autentico nella verità che stiamo vivendo? Yari Selvetella, con pungente umorismo e dando vita a una serie di personaggi memorabili, mette in scena le fragilità della nostra epoca, con un romanzo in cui il ritmo incalzante della commedia cresce fino a gettare inattesi scorci di luce, sulle contraddizioni della contemporaneità. Yari Selvetella (Roma, 1976). Tra i suoi ultimi romanzi Vite mie (Mondadori, 2022), premio UmbriaLibri – Raccontami l’amore, finalista premio Minerva, Le regole degli amanti (Bompiani, 2020), premio Cambosu, Le stanze dell’addio (Bompiani, 2018), candidato al premio Strega, La banda Tevere (Mondadori, 2015). Ha pubblicato il libro di poesie La maschera dei gladiatori (CartaCanta, 2014). Giornalista e autore televisivo, lavora per la Rai. IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support .…
Luca Gianotti "L'arte del camminare" Consigli per partire con il piede giusto Ediciclo Editore www.ediciclo.it La nuova edizione, riveduta e aggiornata, del primo manuale accessibile e divulgativo sul camminare scritto da uno dei maggiori esperti sull’argomento. Viaggiare camminando vuol dire entrare in contatto con la Terra, che calpestiamo passo dopo passo, e con la sua Natura a cui abbandonare i nostri sensi per farsi accogliere da Lei in un abbraccio ristoratore e rigenerante. E dunque abbracciare un albero, dormire sotto le stelle, ascoltare il silenzio, annusare e assaggiare le erbe incontrate, bagnarsi nei torrenti o nelle calette isolate dei mari mediterranei, ammirare il volo di un rapace, sono tutte emozioni che ci riempiono di energia. È un viaggiare a bassa velocità, e quindi è la forma di viaggio che consente maggiormente un approfondimento verticale dei luoghi attraversati. Il camminare si è evoluto in questi anni da attività sportiva e performante (arrivare sulla cima) a attività di vagabondaggio, spirituale, di crescita interiore. Il camminare sempre di più è un gesto rivoluzionario, controcorrente, ma anche un bisogno profondo che torna a galla. Di tutto questo vogliamo parlarvi, introducendovi a questa nobile arte. Luca Gianotti È nato nel 1961 a Modena, laurea in filosofia, guida di trekking da una ventina d’anni, tra i fondatori della Compagnia dei Cammini, in passato fondatore dell’associazione La Boscaglia e suo presidente per più di un decennio. È stato scialpinista con all’attivo alcune spedizioni alpinistiche importanti tra le quali la traversata del Vatnajokull (Islanda), il più grande ghiacciaio del mondo, e la salita al Khan Tengri (7010 m) in Thien Shan (confine Kazakistan/Kirghizistan). Tra le sue imprese anche la traversata del deserto del Sahara algerino in mountain bike. Camminatore in tante parti del mondo, dalla Patagonia alla Thailandia, dall’Albania a Capoverde, da Socotra (Yemen) alla Norvegia, anche se ha sempre privilegiato i cammini mediterranei, Grecia, Turchia, Italia del Sud e isole. In Italia ha creato alcuni trekking tra cui il Sentiero Spallanzani nell’Appennino reggiano, di cui ha pubblicato la guida. Accompagna gruppi in Sardegna, Creta, Capo Verde, Majella, Pollino, Murge, Corsica, Gargano, Samos. Si dedica all’approfondimento dei temi del camminare come terapia, e tiene corsi di camminate meditative. Il suo progetto su questo argomento è il Cammino Profondo, o Deep Walking. Gestisce un agriturismo in Abruzzo, dove organizza trekking con gli asini, il primo in Italia con la formula francese del trekking in autonomia, senza guida. Ultimo suo progetto realizzato è il CamminaCreta, la traversata di quest’isola per 500 km, per valorizzare un sentiero che può diventare cammino europeo. Pubblica una newsletter quindicinale (“Il Cammino”) con migliaia di lettori. IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support .…
Tiziana Plebani "Il segreto della sosta" Piccolo prontuario dei luoghi in cui fermarsi e da cui ripartire Ediciclo Editore www.ediciclo.it La collana «Piccola filosofia di viaggio» invita Tiziana Plebani, studiosa e scrittrice, a parlarci di un antidoto a questo mondo che non si ferma mai: la sosta. Una pausa nel rigo musicale del cammino, tra attività e quiete. Le panchine, le chiese, i boschi, i bar, perfino i cimiteri… i luoghi della sosta sono oasi in cui rigenerarsi, ognuno con una sua natura filosofica ed esistenziale. Tiziana Plebani è nata a Schio e vive a Venezia. Ha insegnato Con- servazione dei materiali librari a Ca’ Foscari, dove oggi è cultrice di Storia moderna. È stata funzionaria della Biblioteca Nazionale Marciana, dove ha diretto il Dipartimento di conservazione e restauro e poi di Storia e Didattica. Ha pubblicato numerosi saggi tra cui, Il «genere» dei libri, Franco Angeli, 2001; Venezia 1469, Marsilio 2004; Le scritture delle donne in Europa, Carocci, 2019; Storia di Venezia Città delle donne, Feltrinelli, 2021; Alle donne che niente sanno, Marsilio, 2023; con Alessandro Arcangeli, Sensibilità moderne. Storie di affetti, passioni e sensi, Carocci, 2023. Ha vinto il premio Salotto Veneto e il premio Mazzotti. IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support .…
Benvenuto su Player FM!
Player FM ricerca sul web podcast di alta qualità che tu possa goderti adesso. È la migliore app di podcast e funziona su Android, iPhone e web. Registrati per sincronizzare le iscrizioni su tutti i tuoi dispositivi.