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730 Familiari a carico
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Buongiorno, sono Gabriella. Ben ritrovati all'ascolto di fisco relax.
Siamo ormai in pieno del periodo per la presentazione e la compilazione del modello 730 , quindi oggi affrontiamone un aspetto fra i tanti, quello dei familiari a carico e delle spese che si sostengono per loro. Ci sono sempre dei dubbi su chi è a carico e chi non lo è, oppure ci si chiede potrò detrarmi la tale spesa intestata per esempio a mia moglie o ai miei figli?
Allora, coraggio cominciamo. Innanzi tutto bisogna definire chi sono i familiari a carico:
il coniuge, i figli (compresi quelli adottivi o affidati) non importa se conviventi o no
a partire dal 2017 con la legge Cirinnà, sono stati equiparati al coniuge anche i partner dello stesso sesso uniti con rito dell'unione civile.
gli altri familiari, invece sono:
il coniuge legalmente ed effettivamente separato, purchè convivente;
i discendenti dei figli, cioè i nipoti;
i genitori (compresi i genitori naturali e quelli adottivi);
i generi e le nuore;
il suocero e la suocera;
i fratelli e le sorelle (anche unilaterali);
i nonni e le nonne (compresi quelli naturali).
Per essere considerati a carico devono essere conviventi con il contribuente che presenta la dichiarazione dei redditi.
La soglia di reddito per essere considerati a carico è di 2840,51 euro per tutto l'anno.
Spesso mi viene fatta la domanda: mio figlio ha cominciato a lavorare diciamo...a giugno, tanto per esemplificare, e da quel momento ha superato la soglia dei 2841 euro. Posso metterlo a carico per i mesi in cui non lavorava? La risposta è no, perchè si fa riferimento al reddito dell'intero anno a prescindere da che mese si è cominciato a percepire lo stipendio.
Vorrei precisare che sono a carico anche i familiari che percepiscono un assegno di invalidità, di accompagnamento o un assegno sociale, in quanto non sono considerati redditi ai fini IRPEF ma prestazioni sociali.
Le detrazioni per i figli a carico, solitamente sono ripartite al 50% fra i due genitori, nel caso di coniuge a carico sono al 100% del genitore che ha reddito. In casi particolari o di convenienza, le detrazioni possono essere attribuite al 100% al genitore con il reddito più alto.
In caso di genitori separati o divorziati: la ripartizione della detrazione varia a seconda dell’affidamento dei figli: se affidati ad un solo genitore spetterà al 100% al genitore affidatario, in caso contrario al 50% ai due genitori, salvo accordi a favore del genitore con reddito più alto. Nel caso particolare di genitore incapiente, quest’ultimo può devolvere la propria detrazione all’altro.
Le stesse regole valgono anche per i genitori non coniugati.
Vediamo ora a grandi linee a quanto ammontano le detrazioni.
Per il coniuge a carico vanno da un massimo di 800 euro per chi ha redditi inferiori ai 15000 euro l'anno fino a un minimo di 690 euro per chi ha redditi fino agli 80000 euro. Oltre tale soglia le detrazioni si azzerano.
Per i figli a carico la situazione è più complessa:
vanno da 800 a 950 euro per i figli maggiori di 3 anni
da 900 a 1220 euro per i figli minori di 3 anni
con una maggiorazione in caso di figli disabili
e una detrazione maggiore in caso di famiglie con più di tre figli a carico
Le detrazioni diminuiscono progressivamente all'aumentare del reddito fino ad azzerarsi completamente oltre i 95000 euro di reddito lordo.
Per gli altri familiari a carico l'importo massimo della detrazione è di 750 euro, diminuendo progressivamente all'aumentare del reddito, fino ad azzerarsi alla soglia degli 80000 euro.
Cari amici, vi risparmio le formule di calcolo per determinare tutte le detrazioni, queste mie chiacchierate sono informative e cercano di limitare al minimo i mal di testa da conteggio, ma tranquilli, fortunatamente sia il precompilato dell'Agenzia delle Entrate, sia i software dei CAF sono predisposti per l'esatta attribuzione degli importi corrispondenti al reddito.
Una volta definito chi sono i familiari a carico, vorrei elencare rapidamente le spese sostenute che possono essere dedotte o detratte sulla dichiarazione dei redditi:
Le spese per le quali compete la deduzione dall’imponibile anche se sostenute per conto di familiari fiscalmente a carico sono le seguenti:
contributi previdenziali ed assistenziali ;
contributi versati ai fondi integrativi al Servizio sanitario nazionale, per la quota non dedotta da parte del familiare ;
versamenti effettuati a titolo di previdenza complementare per la parte non dedotta dal familiare.
Per quanto concerne gli oneri detraibili, il contribuente potrà detrarre dall’imposta lorda le seguenti spese anche se sostenute per conto di familiari fiscalmente a carico:
sanitarie
per veicoli adattati per disabili
acquisto di cani guida
mutuo per acquisto abitazione principale ed entrambi i coniugi intestatari del mutuo e comproprietari dell’immobile
di istruzione sostenute per la frequenza di scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo e secondo grado
di istruzione universitaria
per attività sportiva dei ragazzi
per canoni di locazione sostenute da studenti universitari fuori sede
per il riscatto degli anni di laurea dei familiari fiscalmente a carico
per la frequenza di asili nido
per assicurazioni sulla vita, contro gli infortuni, l’invalidità permanente e non autosufficienza
Anche in questo podcast vi ho inflitto la tortura delle cifre e degli elenchi, se avete retto fino in fondo vi faccio i miei complimenti, e se volete vi aspetto alla prossima.
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Siamo ormai in pieno del periodo per la presentazione e la compilazione del modello 730 , quindi oggi affrontiamone un aspetto fra i tanti, quello dei familiari a carico e delle spese che si sostengono per loro. Ci sono sempre dei dubbi su chi è a carico e chi non lo è, oppure ci si chiede potrò detrarmi la tale spesa intestata per esempio a mia moglie o ai miei figli?
Allora, coraggio cominciamo. Innanzi tutto bisogna definire chi sono i familiari a carico:
il coniuge, i figli (compresi quelli adottivi o affidati) non importa se conviventi o no
a partire dal 2017 con la legge Cirinnà, sono stati equiparati al coniuge anche i partner dello stesso sesso uniti con rito dell'unione civile.
gli altri familiari, invece sono:
il coniuge legalmente ed effettivamente separato, purchè convivente;
i discendenti dei figli, cioè i nipoti;
i genitori (compresi i genitori naturali e quelli adottivi);
i generi e le nuore;
il suocero e la suocera;
i fratelli e le sorelle (anche unilaterali);
i nonni e le nonne (compresi quelli naturali).
Per essere considerati a carico devono essere conviventi con il contribuente che presenta la dichiarazione dei redditi.
La soglia di reddito per essere considerati a carico è di 2840,51 euro per tutto l'anno.
Spesso mi viene fatta la domanda: mio figlio ha cominciato a lavorare diciamo...a giugno, tanto per esemplificare, e da quel momento ha superato la soglia dei 2841 euro. Posso metterlo a carico per i mesi in cui non lavorava? La risposta è no, perchè si fa riferimento al reddito dell'intero anno a prescindere da che mese si è cominciato a percepire lo stipendio.
Vorrei precisare che sono a carico anche i familiari che percepiscono un assegno di invalidità, di accompagnamento o un assegno sociale, in quanto non sono considerati redditi ai fini IRPEF ma prestazioni sociali.
Le detrazioni per i figli a carico, solitamente sono ripartite al 50% fra i due genitori, nel caso di coniuge a carico sono al 100% del genitore che ha reddito. In casi particolari o di convenienza, le detrazioni possono essere attribuite al 100% al genitore con il reddito più alto.
In caso di genitori separati o divorziati: la ripartizione della detrazione varia a seconda dell’affidamento dei figli: se affidati ad un solo genitore spetterà al 100% al genitore affidatario, in caso contrario al 50% ai due genitori, salvo accordi a favore del genitore con reddito più alto. Nel caso particolare di genitore incapiente, quest’ultimo può devolvere la propria detrazione all’altro.
Le stesse regole valgono anche per i genitori non coniugati.
Vediamo ora a grandi linee a quanto ammontano le detrazioni.
Per il coniuge a carico vanno da un massimo di 800 euro per chi ha redditi inferiori ai 15000 euro l'anno fino a un minimo di 690 euro per chi ha redditi fino agli 80000 euro. Oltre tale soglia le detrazioni si azzerano.
Per i figli a carico la situazione è più complessa:
vanno da 800 a 950 euro per i figli maggiori di 3 anni
da 900 a 1220 euro per i figli minori di 3 anni
con una maggiorazione in caso di figli disabili
e una detrazione maggiore in caso di famiglie con più di tre figli a carico
Le detrazioni diminuiscono progressivamente all'aumentare del reddito fino ad azzerarsi completamente oltre i 95000 euro di reddito lordo.
Per gli altri familiari a carico l'importo massimo della detrazione è di 750 euro, diminuendo progressivamente all'aumentare del reddito, fino ad azzerarsi alla soglia degli 80000 euro.
Cari amici, vi risparmio le formule di calcolo per determinare tutte le detrazioni, queste mie chiacchierate sono informative e cercano di limitare al minimo i mal di testa da conteggio, ma tranquilli, fortunatamente sia il precompilato dell'Agenzia delle Entrate, sia i software dei CAF sono predisposti per l'esatta attribuzione degli importi corrispondenti al reddito.
Una volta definito chi sono i familiari a carico, vorrei elencare rapidamente le spese sostenute che possono essere dedotte o detratte sulla dichiarazione dei redditi:
Le spese per le quali compete la deduzione dall’imponibile anche se sostenute per conto di familiari fiscalmente a carico sono le seguenti:
contributi previdenziali ed assistenziali ;
contributi versati ai fondi integrativi al Servizio sanitario nazionale, per la quota non dedotta da parte del familiare ;
versamenti effettuati a titolo di previdenza complementare per la parte non dedotta dal familiare.
Per quanto concerne gli oneri detraibili, il contribuente potrà detrarre dall’imposta lorda le seguenti spese anche se sostenute per conto di familiari fiscalmente a carico:
sanitarie
per veicoli adattati per disabili
acquisto di cani guida
mutuo per acquisto abitazione principale ed entrambi i coniugi intestatari del mutuo e comproprietari dell’immobile
di istruzione sostenute per la frequenza di scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo e secondo grado
di istruzione universitaria
per attività sportiva dei ragazzi
per canoni di locazione sostenute da studenti universitari fuori sede
per il riscatto degli anni di laurea dei familiari fiscalmente a carico
per la frequenza di asili nido
per assicurazioni sulla vita, contro gli infortuni, l’invalidità permanente e non autosufficienza
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Siamo ormai in pieno del periodo per la presentazione e la compilazione del modello 730 , quindi oggi affrontiamone un aspetto fra i tanti, quello dei familiari a carico e delle spese che si sostengono per loro. Ci sono sempre dei dubbi su chi è a carico e chi non lo è, oppure ci si chiede potrò detrarmi la tale spesa intestata per esempio a mia moglie o ai miei figli?
Allora, coraggio cominciamo. Innanzi tutto bisogna definire chi sono i familiari a carico:
il coniuge, i figli (compresi quelli adottivi o affidati) non importa se conviventi o no
a partire dal 2017 con la legge Cirinnà, sono stati equiparati al coniuge anche i partner dello stesso sesso uniti con rito dell'unione civile.
gli altri familiari, invece sono:
il coniuge legalmente ed effettivamente separato, purchè convivente;
i discendenti dei figli, cioè i nipoti;
i genitori (compresi i genitori naturali e quelli adottivi);
i generi e le nuore;
il suocero e la suocera;
i fratelli e le sorelle (anche unilaterali);
i nonni e le nonne (compresi quelli naturali).
Per essere considerati a carico devono essere conviventi con il contribuente che presenta la dichiarazione dei redditi.
La soglia di reddito per essere considerati a carico è di 2840,51 euro per tutto l'anno.
Spesso mi viene fatta la domanda: mio figlio ha cominciato a lavorare diciamo...a giugno, tanto per esemplificare, e da quel momento ha superato la soglia dei 2841 euro. Posso metterlo a carico per i mesi in cui non lavorava? La risposta è no, perchè si fa riferimento al reddito dell'intero anno a prescindere da che mese si è cominciato a percepire lo stipendio.
Vorrei precisare che sono a carico anche i familiari che percepiscono un assegno di invalidità, di accompagnamento o un assegno sociale, in quanto non sono considerati redditi ai fini IRPEF ma prestazioni sociali.
Le detrazioni per i figli a carico, solitamente sono ripartite al 50% fra i due genitori, nel caso di coniuge a carico sono al 100% del genitore che ha reddito. In casi particolari o di convenienza, le detrazioni possono essere attribuite al 100% al genitore con il reddito più alto.
In caso di genitori separati o divorziati: la ripartizione della detrazione varia a seconda dell’affidamento dei figli: se affidati ad un solo genitore spetterà al 100% al genitore affidatario, in caso contrario al 50% ai due genitori, salvo accordi a favore del genitore con reddito più alto. Nel caso particolare di genitore incapiente, quest’ultimo può devolvere la propria detrazione all’altro.
Le stesse regole valgono anche per i genitori non coniugati.
Vediamo ora a grandi linee a quanto ammontano le detrazioni.
Per il coniuge a carico vanno da un massimo di 800 euro per chi ha redditi inferiori ai 15000 euro l'anno fino a un minimo di 690 euro per chi ha redditi fino agli 80000 euro. Oltre tale soglia le detrazioni si azzerano.
Per i figli a carico la situazione è più complessa:
vanno da 800 a 950 euro per i figli maggiori di 3 anni
da 900 a 1220 euro per i figli minori di 3 anni
con una maggiorazione in caso di figli disabili
e una detrazione maggiore in caso di famiglie con più di tre figli a carico
Le detrazioni diminuiscono progressivamente all'aumentare del reddito fino ad azzerarsi completamente oltre i 95000 euro di reddito lordo.
Per gli altri familiari a carico l'importo massimo della detrazione è di 750 euro, diminuendo progressivamente all'aumentare del reddito, fino ad azzerarsi alla soglia degli 80000 euro.
Cari amici, vi risparmio le formule di calcolo per determinare tutte le detrazioni, queste mie chiacchierate sono informative e cercano di limitare al minimo i mal di testa da conteggio, ma tranquilli, fortunatamente sia il precompilato dell'Agenzia delle Entrate, sia i software dei CAF sono predisposti per l'esatta attribuzione degli importi corrispondenti al reddito.
Una volta definito chi sono i familiari a carico, vorrei elencare rapidamente le spese sostenute che possono essere dedotte o detratte sulla dichiarazione dei redditi:
Le spese per le quali compete la deduzione dall’imponibile anche se sostenute per conto di familiari fiscalmente a carico sono le seguenti:
contributi previdenziali ed assistenziali ;
contributi versati ai fondi integrativi al Servizio sanitario nazionale, per la quota non dedotta da parte del familiare ;
versamenti effettuati a titolo di previdenza complementare per la parte non dedotta dal familiare.
Per quanto concerne gli oneri detraibili, il contribuente potrà detrarre dall’imposta lorda le seguenti spese anche se sostenute per conto di familiari fiscalmente a carico:
sanitarie
per veicoli adattati per disabili
acquisto di cani guida
mutuo per acquisto abitazione principale ed entrambi i coniugi intestatari del mutuo e comproprietari dell’immobile
di istruzione sostenute per la frequenza di scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo e secondo grado
di istruzione universitaria
per attività sportiva dei ragazzi
per canoni di locazione sostenute da studenti universitari fuori sede
per il riscatto degli anni di laurea dei familiari fiscalmente a carico
per la frequenza di asili nido
per assicurazioni sulla vita, contro gli infortuni, l’invalidità permanente e non autosufficienza
Anche in questo podcast vi ho inflitto la tortura delle cifre e degli elenchi, se avete retto fino in fondo vi faccio i miei complimenti, e se volete vi aspetto alla prossima.
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Siamo ormai in pieno del periodo per la presentazione e la compilazione del modello 730 , quindi oggi affrontiamone un aspetto fra i tanti, quello dei familiari a carico e delle spese che si sostengono per loro. Ci sono sempre dei dubbi su chi è a carico e chi non lo è, oppure ci si chiede potrò detrarmi la tale spesa intestata per esempio a mia moglie o ai miei figli?
Allora, coraggio cominciamo. Innanzi tutto bisogna definire chi sono i familiari a carico:
il coniuge, i figli (compresi quelli adottivi o affidati) non importa se conviventi o no
a partire dal 2017 con la legge Cirinnà, sono stati equiparati al coniuge anche i partner dello stesso sesso uniti con rito dell'unione civile.
gli altri familiari, invece sono:
il coniuge legalmente ed effettivamente separato, purchè convivente;
i discendenti dei figli, cioè i nipoti;
i genitori (compresi i genitori naturali e quelli adottivi);
i generi e le nuore;
il suocero e la suocera;
i fratelli e le sorelle (anche unilaterali);
i nonni e le nonne (compresi quelli naturali).
Per essere considerati a carico devono essere conviventi con il contribuente che presenta la dichiarazione dei redditi.
La soglia di reddito per essere considerati a carico è di 2840,51 euro per tutto l'anno.
Spesso mi viene fatta la domanda: mio figlio ha cominciato a lavorare diciamo...a giugno, tanto per esemplificare, e da quel momento ha superato la soglia dei 2841 euro. Posso metterlo a carico per i mesi in cui non lavorava? La risposta è no, perchè si fa riferimento al reddito dell'intero anno a prescindere da che mese si è cominciato a percepire lo stipendio.
Vorrei precisare che sono a carico anche i familiari che percepiscono un assegno di invalidità, di accompagnamento o un assegno sociale, in quanto non sono considerati redditi ai fini IRPEF ma prestazioni sociali.
Le detrazioni per i figli a carico, solitamente sono ripartite al 50% fra i due genitori, nel caso di coniuge a carico sono al 100% del genitore che ha reddito. In casi particolari o di convenienza, le detrazioni possono essere attribuite al 100% al genitore con il reddito più alto.
In caso di genitori separati o divorziati: la ripartizione della detrazione varia a seconda dell’affidamento dei figli: se affidati ad un solo genitore spetterà al 100% al genitore affidatario, in caso contrario al 50% ai due genitori, salvo accordi a favore del genitore con reddito più alto. Nel caso particolare di genitore incapiente, quest’ultimo può devolvere la propria detrazione all’altro.
Le stesse regole valgono anche per i genitori non coniugati.
Vediamo ora a grandi linee a quanto ammontano le detrazioni.
Per il coniuge a carico vanno da un massimo di 800 euro per chi ha redditi inferiori ai 15000 euro l'anno fino a un minimo di 690 euro per chi ha redditi fino agli 80000 euro. Oltre tale soglia le detrazioni si azzerano.
Per i figli a carico la situazione è più complessa:
vanno da 800 a 950 euro per i figli maggiori di 3 anni
da 900 a 1220 euro per i figli minori di 3 anni
con una maggiorazione in caso di figli disabili
e una detrazione maggiore in caso di famiglie con più di tre figli a carico
Le detrazioni diminuiscono progressivamente all'aumentare del reddito fino ad azzerarsi completamente oltre i 95000 euro di reddito lordo.
Per gli altri familiari a carico l'importo massimo della detrazione è di 750 euro, diminuendo progressivamente all'aumentare del reddito, fino ad azzerarsi alla soglia degli 80000 euro.
Cari amici, vi risparmio le formule di calcolo per determinare tutte le detrazioni, queste mie chiacchierate sono informative e cercano di limitare al minimo i mal di testa da conteggio, ma tranquilli, fortunatamente sia il precompilato dell'Agenzia delle Entrate, sia i software dei CAF sono predisposti per l'esatta attribuzione degli importi corrispondenti al reddito.
Una volta definito chi sono i familiari a carico, vorrei elencare rapidamente le spese sostenute che possono essere dedotte o detratte sulla dichiarazione dei redditi:
Le spese per le quali compete la deduzione dall’imponibile anche se sostenute per conto di familiari fiscalmente a carico sono le seguenti:
contributi previdenziali ed assistenziali ;
contributi versati ai fondi integrativi al Servizio sanitario nazionale, per la quota non dedotta da parte del familiare ;
versamenti effettuati a titolo di previdenza complementare per la parte non dedotta dal familiare.
Per quanto concerne gli oneri detraibili, il contribuente potrà detrarre dall’imposta lorda le seguenti spese anche se sostenute per conto di familiari fiscalmente a carico:
sanitarie
per veicoli adattati per disabili
acquisto di cani guida
mutuo per acquisto abitazione principale ed entrambi i coniugi intestatari del mutuo e comproprietari dell’immobile
di istruzione sostenute per la frequenza di scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo e secondo grado
di istruzione universitaria
per attività sportiva dei ragazzi
per canoni di locazione sostenute da studenti universitari fuori sede
per il riscatto degli anni di laurea dei familiari fiscalmente a carico
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per assicurazioni sulla vita, contro gli infortuni, l’invalidità permanente e non autosufficienza
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