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J-TACTICS - Extreme Measures (S04 E21)

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Il titolo della ventunesima puntata della quarta stagione di J-TACTICS, trae spunto da​​ "Extreme Measures" - Soluzioni estreme, che è un film del 1996 tratto da un romanzo di Michael Palmer e diretto da Michael Apted.
Interpretato da Hugh Grant e Gene Hackman.
Manhattan, al pronto soccorso del Gramercy Hospital lavora Guy Luthan, un giovane dottore trasferitosi dall'Inghilterra.
Una sera giunge in ospedale un paziente con gravi sintomi, apparentemente inspiegabili.
Guy si attiva per salvarlo ma questi muore dopo aver detto il suo nome.
Le cause del decesso sembrano sconosciute ed altri fatti insospettiscono Guy, il quale, dopo essersi recato all'istituto di medicina legale per controllare i risultati dell'autopsia, riceve la notizia che il cadavere non è mai giunto all'obitorio, scoprendo inoltre che lo stesso paziente, insieme ad un altro erano stati in precedenza ricoverati presso lo stesso ospedale e sottoposti ad analisi del sangue, senza apparente motivazione e che i loro file sono stati cancellati.
Dopo un incontro con il dottor Lawrence Myrick, un famoso neurologo al quale Guy ha chiesto un parere sui sintomi del paziente deceduto, questi lo fa pedinare da un agente dell'FBI e da un detective della polizia di New York, fino a quando non viene arrestato e poi espulso dall'ospedale.
Guy, con l'aiuto di un barbone, che frequentemente andava all'ospedale, si reca nei sotterranei della metropolitana, riuscendo sia a trovare l'uomo indicatogli dal paziente deceduto che a scoprire che molti di coloro che vivono sotto terra sono stati rapiti e sono scomparsi nel nulla.
I due agenti, che lo hanno seguito, tentano di ucciderlo ma Guy, pur ferito, si rifugia nella casa di Jodie, un'infermiera del Gramercy sua amica, prendendo coscienza che anche lei è coinvolta nelle sparizioni.
Dopo essere stato colpito alla testa dal fratello della donna, Guy, apparentemente paralizzato, riceve la visita del dottor Myrick, il quale gli chiede fin dove si spingerebbe se esistesse la possibilità di camminare di nuovo; Jodie tuttavia, presa dai rimorsi, lo aiuta a fuggire venendo poi informato del motivo di tutte quelle morti, facendo emergere una sperimentazione sugli esseri umani che il giovane medico rifiuterà di accettare.
Facendo la nostra solita trasposizione dalla cinematografia al mondo del calcio, ed in modo particolare alle vicende juventine, potremo utilizzare il titolo e le vicende narrate nella pellicola per analizzare la preoccupate situazione infortuni in casa Juventus, un'emergenza non nuova per la squadra bianconera, falcidiata oramai da anni, da una serie di assenze in serie soprattutto nel momento clou della stagione.
Sul banco degli imputati, così come accaduto nel primo quinquennio allegriano, il preparatore atletico Folletti e le sue "Extreme Measures", ossia i famosi carichi di lavoro potenziati allo scopo di far rendere la squadra soprattutto nella seconda parte della stagione.
La famosa "Juve di marzo", per citare Allegri.
La Juventus prosegue nella sua striscia positiva, 14° risultato utile consecutivo, con la sofferta vittoria in casa contro lo Spezia fondamentale per consolidare il 4° posto in classifica e tenere a distanza di sicurezza l’Atalanta, soprattutto perché i bianconeri sono apparsi stanchi e fortemente depotenziati per effetto della lunga serie di infortuni traumatici e muscolari che hanno letteralmente ridotto all'osso la rosa di Max Allegri.
Vittoria importantissima e striscia positiva che prosegue, ma come sempre accade non tutto ciò che luccica è oro, perché i bianconeri, come detto, devono fare ancora una volta i conti con gli infortuni e i giocatori a disposizione risultano sempre meno dopo l'ultima partita di campionato.
Ultimo dei titolari a finire in infermeria, è stato Denis Zakaria, il centrocampista svizzero arrivato a gennaio dal Borussia Mounchengladbach.
Lo svizzero è uscito dopo poco più di 30 minuti ad Empoli toccandosi la zona inguinale e accusando quindi un problema all’adduttore.
Il centrocampista ha già saltato la trasferta di Coppa Italia con la Fiorentina e l'ultimo match di campionato con lo Spezia.
Con Zakaria salgono a nove gli infortunati della Juventus e ad eccezione di Chiesa, McKennie e Kaio Jorge, vittime di infortuni traumatici, negli altri casi si tratta sempre di guai muscolari, che hanno fermato Chiellini, Rugani, Bernardeschi, Dybala e Alex Sandro.
Senza considerare Leonardo Bonucci, appena rientrato e finito nuovamente ai box.
Un numero molto elevato, che chiama in causa direttamente la preparazione atletica e che rischia di penalizzare le ambizioni della squadra, ancora in corsa su tutti i fronti.
La famosa Juve di marzo ancora ridotta ai minimi termini, tanto per cambiare.
Il tema degli infortuni, visto il protrarsi della situazione, rischia di appesantire una Juve che finora si è dimostrata abile nel camuffare le assenze ma che alla lunga potrebbe pagare dazio.
Nel match dell'Allianz di domenica con lo Spezia, infatti molti giocatori sono apparsi stanchi e poco lucidi, con secondo tempo giocato letteralmente in apnea.
Anche sabato con la Samp la panchina sarà infatti cortissima, visto che ai nove infortunati è destinato ad aggiungersi Bernardeschi, rientrato con lo Spezia ma squalificato per il prossimo match con i blucerchiati.
La lista degli assenti continua a non accorciarsi.
Già nel derby la Juve aveva iniziato a perdere qualche pezzo, dal Villarreal in poi la situazione è andata a peggiorare di gara in gara.
Contro gli spagnoli infatti McKennie si è fratturato il secondo e terzo metatarso del piede sinistro ed Alex Sandro ha subito un risentimento al polpaccio destro.
I due sono andati ad aggiungersi alla lista degli infortunati formata da Chiesa, rottura del crociato e stagione finita, Chiellini e Dybala.
Non finisce qui, infatti in concomitanza della gara con l’Empoli hanno dato forfait Kaio Jorge, rottura del tendine rotuleo durante una partita con l’Under23, anche per lui stagione finita, e come detto, Zakaria, vittima in campo di una lesione all’adduttore della coscia sinistra che lo terrà ai box fino alla sosta di fine marzo.
La gara con il record di infortunati è stata la sfida di coppa Italia con la Fiorentina, ben 10 le assenze tra le fila bianconere.
Nel match con lo Spezia in casa sembrava esserci luce in fondo al tunnel, anche se i rientri di Rugani e Bernardeschi sono stati controbilanciati dall’uscita di scena di De Sciglio per un problema ad un ginocchio. Infine Dybala, atteso al rientro già un paio di gare fa, è invece incappato in un “problemino al flessore”, che probabilmente lo porterà a dare forfait anche con la Samp, nella speranza che per Paulo non sia il film già visto nella passata stagione.
Extreme Measures o soluzioni estreme che dir si voglia, quelle che adotta secondo alcuni il fidato preparatore atletico Folletti, nonché quelle che dovrà adottare Allegri per portare a termine questa martoriata stagione.
"A me non importa se lei può guarire tutte le malattie di questo mondo, lei non è Dio, lei ammazza le persone e questo non lo può fare. E questo fa di lei la vergogna della sua professione..."
Parola di Hugh Grant/Guy Luthan.
Sarà nostro gradito ospite l’amico Matteo Bleve dottore in scienze motorie, amante dello sport, dell'agonismo e del duro lavoro che si nutre di calcio e professa il movimento.
Diteci la vostra, interagiremo con voi in chat live! ​ ​
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Interpretato da Hugh Grant e Gene Hackman.
Manhattan, al pronto soccorso del Gramercy Hospital lavora Guy Luthan, un giovane dottore trasferitosi dall'Inghilterra.
Una sera giunge in ospedale un paziente con gravi sintomi, apparentemente inspiegabili.
Guy si attiva per salvarlo ma questi muore dopo aver detto il suo nome.
Le cause del decesso sembrano sconosciute ed altri fatti insospettiscono Guy, il quale, dopo essersi recato all'istituto di medicina legale per controllare i risultati dell'autopsia, riceve la notizia che il cadavere non è mai giunto all'obitorio, scoprendo inoltre che lo stesso paziente, insieme ad un altro erano stati in precedenza ricoverati presso lo stesso ospedale e sottoposti ad analisi del sangue, senza apparente motivazione e che i loro file sono stati cancellati.
Dopo un incontro con il dottor Lawrence Myrick, un famoso neurologo al quale Guy ha chiesto un parere sui sintomi del paziente deceduto, questi lo fa pedinare da un agente dell'FBI e da un detective della polizia di New York, fino a quando non viene arrestato e poi espulso dall'ospedale.
Guy, con l'aiuto di un barbone, che frequentemente andava all'ospedale, si reca nei sotterranei della metropolitana, riuscendo sia a trovare l'uomo indicatogli dal paziente deceduto che a scoprire che molti di coloro che vivono sotto terra sono stati rapiti e sono scomparsi nel nulla.
I due agenti, che lo hanno seguito, tentano di ucciderlo ma Guy, pur ferito, si rifugia nella casa di Jodie, un'infermiera del Gramercy sua amica, prendendo coscienza che anche lei è coinvolta nelle sparizioni.
Dopo essere stato colpito alla testa dal fratello della donna, Guy, apparentemente paralizzato, riceve la visita del dottor Myrick, il quale gli chiede fin dove si spingerebbe se esistesse la possibilità di camminare di nuovo; Jodie tuttavia, presa dai rimorsi, lo aiuta a fuggire venendo poi informato del motivo di tutte quelle morti, facendo emergere una sperimentazione sugli esseri umani che il giovane medico rifiuterà di accettare.
Facendo la nostra solita trasposizione dalla cinematografia al mondo del calcio, ed in modo particolare alle vicende juventine, potremo utilizzare il titolo e le vicende narrate nella pellicola per analizzare la preoccupate situazione infortuni in casa Juventus, un'emergenza non nuova per la squadra bianconera, falcidiata oramai da anni, da una serie di assenze in serie soprattutto nel momento clou della stagione.
Sul banco degli imputati, così come accaduto nel primo quinquennio allegriano, il preparatore atletico Folletti e le sue "Extreme Measures", ossia i famosi carichi di lavoro potenziati allo scopo di far rendere la squadra soprattutto nella seconda parte della stagione.
La famosa "Juve di marzo", per citare Allegri.
La Juventus prosegue nella sua striscia positiva, 14° risultato utile consecutivo, con la sofferta vittoria in casa contro lo Spezia fondamentale per consolidare il 4° posto in classifica e tenere a distanza di sicurezza l’Atalanta, soprattutto perché i bianconeri sono apparsi stanchi e fortemente depotenziati per effetto della lunga serie di infortuni traumatici e muscolari che hanno letteralmente ridotto all'osso la rosa di Max Allegri.
Vittoria importantissima e striscia positiva che prosegue, ma come sempre accade non tutto ciò che luccica è oro, perché i bianconeri, come detto, devono fare ancora una volta i conti con gli infortuni e i giocatori a disposizione risultano sempre meno dopo l'ultima partita di campionato.
Ultimo dei titolari a finire in infermeria, è stato Denis Zakaria, il centrocampista svizzero arrivato a gennaio dal Borussia Mounchengladbach.
Lo svizzero è uscito dopo poco più di 30 minuti ad Empoli toccandosi la zona inguinale e accusando quindi un problema all’adduttore.
Il centrocampista ha già saltato la trasferta di Coppa Italia con la Fiorentina e l'ultimo match di campionato con lo Spezia.
Con Zakaria salgono a nove gli infortunati della Juventus e ad eccezione di Chiesa, McKennie e Kaio Jorge, vittime di infortuni traumatici, negli altri casi si tratta sempre di guai muscolari, che hanno fermato Chiellini, Rugani, Bernardeschi, Dybala e Alex Sandro.
Senza considerare Leonardo Bonucci, appena rientrato e finito nuovamente ai box.
Un numero molto elevato, che chiama in causa direttamente la preparazione atletica e che rischia di penalizzare le ambizioni della squadra, ancora in corsa su tutti i fronti.
La famosa Juve di marzo ancora ridotta ai minimi termini, tanto per cambiare.
Il tema degli infortuni, visto il protrarsi della situazione, rischia di appesantire una Juve che finora si è dimostrata abile nel camuffare le assenze ma che alla lunga potrebbe pagare dazio.
Nel match dell'Allianz di domenica con lo Spezia, infatti molti giocatori sono apparsi stanchi e poco lucidi, con secondo tempo giocato letteralmente in apnea.
Anche sabato con la Samp la panchina sarà infatti cortissima, visto che ai nove infortunati è destinato ad aggiungersi Bernardeschi, rientrato con lo Spezia ma squalificato per il prossimo match con i blucerchiati.
La lista degli assenti continua a non accorciarsi.
Già nel derby la Juve aveva iniziato a perdere qualche pezzo, dal Villarreal in poi la situazione è andata a peggiorare di gara in gara.
Contro gli spagnoli infatti McKennie si è fratturato il secondo e terzo metatarso del piede sinistro ed Alex Sandro ha subito un risentimento al polpaccio destro.
I due sono andati ad aggiungersi alla lista degli infortunati formata da Chiesa, rottura del crociato e stagione finita, Chiellini e Dybala.
Non finisce qui, infatti in concomitanza della gara con l’Empoli hanno dato forfait Kaio Jorge, rottura del tendine rotuleo durante una partita con l’Under23, anche per lui stagione finita, e come detto, Zakaria, vittima in campo di una lesione all’adduttore della coscia sinistra che lo terrà ai box fino alla sosta di fine marzo.
La gara con il record di infortunati è stata la sfida di coppa Italia con la Fiorentina, ben 10 le assenze tra le fila bianconere.
Nel match con lo Spezia in casa sembrava esserci luce in fondo al tunnel, anche se i rientri di Rugani e Bernardeschi sono stati controbilanciati dall’uscita di scena di De Sciglio per un problema ad un ginocchio. Infine Dybala, atteso al rientro già un paio di gare fa, è invece incappato in un “problemino al flessore”, che probabilmente lo porterà a dare forfait anche con la Samp, nella speranza che per Paulo non sia il film già visto nella passata stagione.
Extreme Measures o soluzioni estreme che dir si voglia, quelle che adotta secondo alcuni il fidato preparatore atletico Folletti, nonché quelle che dovrà adottare Allegri per portare a termine questa martoriata stagione.
"A me non importa se lei può guarire tutte le malattie di questo mondo, lei non è Dio, lei ammazza le persone e questo non lo può fare. E questo fa di lei la vergogna della sua professione..."
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