Ecco una selezione di buone notizie per questa settimana

PositivaMente AVIS

L’Italia è riuscita a centrare gli obiettivi fissati nel 2009 dalla Conferenza delle Nazioni Unite sulla biodiversità. Durante questo summit ospitato nella capitale danese di Copenaghen, numerosi Stati si erano impegnati a ridurre le proprie emissioni di carbonio entro il 2020, delineando gli obiettivi nazionali per contrastare il cambiamento climatico.

Secondo uno studio condotto da ricercatori della prestigiosa University College di Londra, 19 delle 34 nazioni prese in esame sono riuscite a rispettare appieno questi impegni, e tra questi c’è proprio il nostro Paese. La ricerca, pubblicata sulla rivista Nature, vede l’Italia registrare successi significativi nella riduzione delle emissioni di carbonio, contribuendo agli sforzi globali per mitigare gli effetti negativi del surriscaldamento globale. A rendere possibile il raggiungimento di questo risultato è stato l’impegno su più fronti, come per esempio la promozione delle energie rinnovabili e l’adozione di pratiche industriali più sostenibili. Queste misure non solo hanno contribuito a ridurre le emissioni di carbonio, ma hanno anche stimolato la crescita economica e creato nuove opportunità di lavoro nel settore delle energie pulite.

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Cala la dispersione scolastica implicita, ossia la percentuale di studenti che non raggiungono il traguardo di competenze definite come “accettabili”.

A rilevarlo sono i risultati delle prove INVALSI che si sono tenute nel marzo scorso in tutta Italia, prove che misurano il livello di competenze fondamentali in Italiano, Matematica e Inglese e che servono a monitorare la qualità del sistema educativo italiano.

La dispersione scende al 6,6%, di 1 punto percentuale rispetto al 2023, valore più basso da quando è iniziata la sua rilevazione nel 2019, rimanendo sopra al 10% solo in Campania e Sardegna. Da segnalare, inoltre, che gli alunni stranieri (anche di prima generazione) fanno meglio degli italiani. I dati generali vedono una decisa ripresa dalla pandemia di Covid 19, e già dalla scuola primaria, migliorano anche le performance relative all’inglese e sebbene restino forti disuguaglianze territoriali in un’Italia a diverse velocità, in alcuni casi i dati riguardanti le macro-aree del Sud e del Sud e Isole mostrano miglioramenti più ampi rispetto alle altre zone geografiche.

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Torna a settembre a Reggio Emilia il Festival di Emergency. Giunto alla quarta edizione, l’evento dell’associazione fondata da Gino Strada quest’anno sarà dedicato a tre categorie di persone: da curare, soccorrere e proteggere. Ricco il programma di incontri gratuiti a cui parteciperanno artisti, scrittori, giornalisti, ricercatori, economisti, storici, linguisti, musicisti, cantautori, registi e operatori di Emergency. Voci della nostra contemporaneità che offriranno occasioni di riflessione su temi come l’attivismo, il senso civico, la pace e la partecipazione che crea comunità. Appuntamento dal 6 all’8 settembre, nelle piazze, strade e biblioteche di Reggio Emilia, per un programma ricco di iniziative che trovate sul sito emergency.it/festival