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Le buone notizie di questa settimana

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Dopo l’eccezionale carenza di neve degli ultimi anni, il ritorno di precipitazioni frequenti e abbondanti nel 2024 ha determinato un sorprendente recupero dell’innevamento sui ghiacciai del nostro Paese, tanto da rendere probabile la formazione di nuovo ghiaccio, situazione che non accadeva da molto tempo. E’ quanto emerge dai rilievi glaciologici che vengono eseguiti annualmente per determinare il bilancio di massa dei ghiacciai del nostro Paese, e che hanno interessato nelle scorse settimane i ghiacciai di Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia e Trentino. Nonostante gli accumuli siano formati da neve precipitata soprattutto nel periodo tardo-primaverile, sono paragonabili a quelli di buone annate. Nel Parco Nazionale del Gran Paradiso, ad esempio sono stati misurati spessori nevosi compresi tra 385 e 610 centimetri. Nella serie di rilievi effettuati dal 1992, solo nel 2001 lo spessore medio fu superiore. Sul Ghiacciaio del Careser, in Trentino, dove si effettuano rilevazioni fin dal 1967 è stato calcolato un contenuto d’acqua all’interno del manto nevoso pari a 1891 mm, il secondo più alto di tutta la serie storica.

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La lince iberica non è più a rischio di estinzione, è quanto segnalato dal rapporto divulgato nei giorni scorsi dall'Unione internazionale per la conservazione della natura. “Un successo collettivo del progetto di recupero della specie” come ha dichiarato in un messaggio, il governatore dell'Andalusia, regione spagnola dove si concentra il 44% della popolazione attuale di questo mammifero. Il progetto 'Life Lynx connect', è un programma per il recupero e la distribuzione storica della lince iberica, finanziato anche dalla Commissione Europea, grazie al quale i soli 94 esemplari censiti in tutto il Paese 20 anni fa sono diventati oltre 2.000, riuscendo, negli ultimi 3 anni a raddoppiare la popolazione. Dati che, come dicevamo in apertura, sono riusciti ad allontanare il rischio di estinzione.

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La qualità delle acque balneabili del nostro Paese è eccellente. Secondo le rilevazioni del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente, infatti, quasi la totalità delle acque, per l’esattezza il 95%, ha registrato livelli nettamente superiori alla media dell’Unione Europea. Per il quarto anno consecutivo il primato spetta alla Puglia, per la qualità delle acque di balneazione (eccellenti per il 99,7%) pulite e incontaminate con 24 bandiere blu di cui 3 di nuova assegnazione. Seguono Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Toscana. Percentuali analoghe emergono per laghi e fiumi: sui 662 chilometri su cui avviene il monitoraggio, 630 sono lambiti da acque di qualità eccellente, pari al 95,2% del totale monitorato.

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La lince iberica non è più a rischio di estinzione, è quanto segnalato dal rapporto divulgato nei giorni scorsi dall'Unione internazionale per la conservazione della natura. “Un successo collettivo del progetto di recupero della specie” come ha dichiarato in un messaggio, il governatore dell'Andalusia, regione spagnola dove si concentra il 44% della popolazione attuale di questo mammifero. Il progetto 'Life Lynx connect', è un programma per il recupero e la distribuzione storica della lince iberica, finanziato anche dalla Commissione Europea, grazie al quale i soli 94 esemplari censiti in tutto il Paese 20 anni fa sono diventati oltre 2.000, riuscendo, negli ultimi 3 anni a raddoppiare la popolazione. Dati che, come dicevamo in apertura, sono riusciti ad allontanare il rischio di estinzione.

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La qualità delle acque balneabili del nostro Paese è eccellente. Secondo le rilevazioni del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente, infatti, quasi la totalità delle acque, per l’esattezza il 95%, ha registrato livelli nettamente superiori alla media dell’Unione Europea. Per il quarto anno consecutivo il primato spetta alla Puglia, per la qualità delle acque di balneazione (eccellenti per il 99,7%) pulite e incontaminate con 24 bandiere blu di cui 3 di nuova assegnazione. Seguono Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Toscana. Percentuali analoghe emergono per laghi e fiumi: sui 662 chilometri su cui avviene il monitoraggio, 630 sono lambiti da acque di qualità eccellente, pari al 95,2% del totale monitorato.

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