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Ambrosetti: lo scenario dell'economia e della finanza

 
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Inizia venerdì 5 aprile a Villa d'Este di Cernobbio, per concludersi sabato 6 aprile, il Workshop "Lo scenario dell'economia e della finanza". Missione e ambizione del Workshop sono quelle di offrire alla classe dirigente internazionale e italiana un occasione di approfondimento seria e qualificata supportata da analisi e ricerche sugli scenari geopolitici, economici, tecnologici e sociali e sulle loro implicazioni per le imprese e per i Paesi. Intanto oggi: l'indice Pmi manifatturiero dell'Italia torna a segnalare crescita dopo un anno, con una lieve espansione sia degli ordini che della produzione. L'indice Hcob Italy Manufacturing Purchasing Managers' Index è risultato a 50,4 a marzo da 48,7 di febbraio, tornando per la prima volta dal marzo 2023 sopra la soglia dei 50 punti che separa la contrazione dall'espansione dell'attività manifatturiera. "Il settore manifatturiero italiano può tirare un sospiro di sollievo", è il commento di Tariq Kamal Chaudhry, economista della Hamburg Commercial Bank che elabora l'indice in collaborazione con S&P Global.

Ne parliamo con Valerio De Molli - Managing Partner & CEO di The European House - Ambrosetti.

La Cina scatena la nuova febbre dell'oro

Il prezzo dell'oro continua a correre: ieri sul mercato di New York le quotazioni spot dei lingotti hanno toccato quota 2.265,73 dollari l'oncia, in rialzo dell 1,6% rispetto alla chiusura di giovedì scorso. Per il metallo giallo è il nuovo record assoluto che ritocca la serie di massimi che si erano registrati nelle ultime sessioni con un grammo d oro che vale 79,9 dollari o se vogliamo 73,4 euro. A dare slancio al rally, spiegano gli operatori di mercato, sono le indicazioni che presto la Federal Reserve inizierà a tagliare i tassi di interesse, in un contesto in cui il prezzo è già sostenuto dalle tensioni geopolitiche internazionali e dalla forte domanda di mercato proveniente in queste settimane soprattutto dalla Cina. Secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg, sono diversi trimestri che la domanda cinese resta sostenuta con la banca centrale cinese che ha aumentato notevolmente le sue riserve di lingotti, facendo acquisti in tutti gli ultimi 16 mesi. Oltre a questo l'acquisto di oro sta guadagnando popolarità tra i giovani cinesi.

Ne parliamo con Alessandro Plateroti - nuovo Direttore di NewsMondo.it.

Musk contro Telecom Italia: «Blocca lo sviluppo di Internet veloce»

Starlink, la società di Elon Musk, sostiene che l'introduzione di internet veloce in Italia è ostacolata dal maggior operatore telefonico del Paese (cioè Telecom Italia) con possibili ripercussioni per i servizi nel sud dell'Europa e in nord Africa. E quanto emerge da denuncia presentata all'autorità italiana di vigilanza per le comunicazioni e al Ministero dell'Industria poco prima di Pasqua dalla stessa Starlink. Dalla società guidata da Elon Musk, sostengono che Telecom Italia non abbia rispettato per mesi le norme che le imponevano di condividere i dati dello spettro per evitare interferenze di frequenza con le sue apparecchiature. Accuse respinte da Telecom, secondo la quale si tratterebbe di una ricostruzione parziale dei fatti. Il punto è che la mancanza di accesso ai dati sta rallentando fortemente l'installazione di nuove apparecchiature di proprietà di Starlink, che è di fatto un fornitore di Internet via satellite di proprietà di SpaceX, fondata e amministrata da Elon Musk. Intanto oggi il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha dichiarato: «Noi dobbiamo come Ministero garantire le parti e quindi Tim, i dati e le informazioni che possiede, e nel contempo consentire ad attori come Starlink e altri di utilizzare questa nuova tecnologia a beneficio di tutti. Sarà il ministero parte protagonista nella mediazione e nel confronto tra gli attori e nell individuazione di una soluzione migliore che e possa garantire l interesse nazionale».

Ne parliamo con Andrea Biondi, Sole 24 Ore.

Sanità in affanno, l'Italia spende la metà di Germania e Francia

Secondo la Relazione al Parlamento sulla gestione dei servizi sanitari regionali appena depositata dalla sezione Autonomie della Corte dei conti, la spesa pubblica italiana per la sanità oscilla oggi intorno ai 131 miliardi, contro i 427 della Germania, i 271 della Francia e i 230 del Regno Unito. Nel rapporto al prodotto interno lordo, che misura in modo più efficace il confronto internazionale, noi ci fermiamo al 6,8%, mentre la Germania arriva al 10,9%, la Francia al 10,3% e il Regno Unito al 9,3%. Il grado di condizionamento imposto dallo stato dei conti pubblici e dal livello del debito si fa ancora più evidente quando si guarda alle dinamiche degli ultimi anni. Fra 2016 e 2022 l'Italia ha realizzato la crescita economica più modesta fra i grandi Paesi del continente, con un +6,6% che si confronta con il +8,5% della Germania, il +8,2% della Francia e il +10,2% del Regno Unito. Ma è anche l'unica ad aver aumentato la spesa sanitaria meno del prodotto interno lordo: nello stesso periodo il contatore segna +6,6%, mentre Berlino, Parigi e Londra hanno fatto segnare valori fra il 24,8 e il 25,4%, a ritmi cioè circa quattro volte superiori a quelli italiani. In sintesi estrema, a parità di potere d'acquisto la spesa sanitaria italiana per abitante (3.255 dollari all anno; circa 3.018 euro) è il 47% di quella tedesca (6.930 dollari) e il 57,9% di quella francese (5.622).

Ne parliamo con Gianni Trovati, del Sole 24 Ore.

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Ne parliamo con Valerio De Molli - Managing Partner & CEO di The European House - Ambrosetti.

La Cina scatena la nuova febbre dell'oro

Il prezzo dell'oro continua a correre: ieri sul mercato di New York le quotazioni spot dei lingotti hanno toccato quota 2.265,73 dollari l'oncia, in rialzo dell 1,6% rispetto alla chiusura di giovedì scorso. Per il metallo giallo è il nuovo record assoluto che ritocca la serie di massimi che si erano registrati nelle ultime sessioni con un grammo d oro che vale 79,9 dollari o se vogliamo 73,4 euro. A dare slancio al rally, spiegano gli operatori di mercato, sono le indicazioni che presto la Federal Reserve inizierà a tagliare i tassi di interesse, in un contesto in cui il prezzo è già sostenuto dalle tensioni geopolitiche internazionali e dalla forte domanda di mercato proveniente in queste settimane soprattutto dalla Cina. Secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg, sono diversi trimestri che la domanda cinese resta sostenuta con la banca centrale cinese che ha aumentato notevolmente le sue riserve di lingotti, facendo acquisti in tutti gli ultimi 16 mesi. Oltre a questo l'acquisto di oro sta guadagnando popolarità tra i giovani cinesi.

Ne parliamo con Alessandro Plateroti - nuovo Direttore di NewsMondo.it.

Musk contro Telecom Italia: «Blocca lo sviluppo di Internet veloce»

Starlink, la società di Elon Musk, sostiene che l'introduzione di internet veloce in Italia è ostacolata dal maggior operatore telefonico del Paese (cioè Telecom Italia) con possibili ripercussioni per i servizi nel sud dell'Europa e in nord Africa. E quanto emerge da denuncia presentata all'autorità italiana di vigilanza per le comunicazioni e al Ministero dell'Industria poco prima di Pasqua dalla stessa Starlink. Dalla società guidata da Elon Musk, sostengono che Telecom Italia non abbia rispettato per mesi le norme che le imponevano di condividere i dati dello spettro per evitare interferenze di frequenza con le sue apparecchiature. Accuse respinte da Telecom, secondo la quale si tratterebbe di una ricostruzione parziale dei fatti. Il punto è che la mancanza di accesso ai dati sta rallentando fortemente l'installazione di nuove apparecchiature di proprietà di Starlink, che è di fatto un fornitore di Internet via satellite di proprietà di SpaceX, fondata e amministrata da Elon Musk. Intanto oggi il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha dichiarato: «Noi dobbiamo come Ministero garantire le parti e quindi Tim, i dati e le informazioni che possiede, e nel contempo consentire ad attori come Starlink e altri di utilizzare questa nuova tecnologia a beneficio di tutti. Sarà il ministero parte protagonista nella mediazione e nel confronto tra gli attori e nell individuazione di una soluzione migliore che e possa garantire l interesse nazionale».

Ne parliamo con Andrea Biondi, Sole 24 Ore.

Sanità in affanno, l'Italia spende la metà di Germania e Francia

Secondo la Relazione al Parlamento sulla gestione dei servizi sanitari regionali appena depositata dalla sezione Autonomie della Corte dei conti, la spesa pubblica italiana per la sanità oscilla oggi intorno ai 131 miliardi, contro i 427 della Germania, i 271 della Francia e i 230 del Regno Unito. Nel rapporto al prodotto interno lordo, che misura in modo più efficace il confronto internazionale, noi ci fermiamo al 6,8%, mentre la Germania arriva al 10,9%, la Francia al 10,3% e il Regno Unito al 9,3%. Il grado di condizionamento imposto dallo stato dei conti pubblici e dal livello del debito si fa ancora più evidente quando si guarda alle dinamiche degli ultimi anni. Fra 2016 e 2022 l'Italia ha realizzato la crescita economica più modesta fra i grandi Paesi del continente, con un +6,6% che si confronta con il +8,5% della Germania, il +8,2% della Francia e il +10,2% del Regno Unito. Ma è anche l'unica ad aver aumentato la spesa sanitaria meno del prodotto interno lordo: nello stesso periodo il contatore segna +6,6%, mentre Berlino, Parigi e Londra hanno fatto segnare valori fra il 24,8 e il 25,4%, a ritmi cioè circa quattro volte superiori a quelli italiani. In sintesi estrema, a parità di potere d'acquisto la spesa sanitaria italiana per abitante (3.255 dollari all anno; circa 3.018 euro) è il 47% di quella tedesca (6.930 dollari) e il 57,9% di quella francese (5.622).

Ne parliamo con Gianni Trovati, del Sole 24 Ore.

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