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Inflazione, a luglio risale all'1,3%

 
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A luglio l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, secondo le stime preliminari aumenta dello 0,5% su base mensile e dell'1,3% su base annua, da +0,8% del mese precedente. Lo rileva l'Istat spiegando che la risalita dell'inflazione si deve in primo luogo all'accelerazione su base tendenziale dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (da +3,5% a +11,3%) e all'attenuarsi della flessione degli energetici non regolamentati (da -10,3% a -6,1%).
Carrello della spesa. A luglio i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona (il cosiddetto carrello della spesa) rallentano su base tendenziale (da +1,2% a +0,8%), come anche quelli dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto (da +2,0% a +1,9%). L'inflazione è trainata dall'energia.
Ne parliamo con Pietro Reichlin, professore di Economia Politica all'Università LUISS di Roma,

Gli effetti economici dell'escalation in Medio Oriente

Ieri notte Israele ha prima ucciso Fuad Shukr, alto comandante di Hezbollah, a Beirut in Libano e poi Ismail Haniyeh, capo di Hamas, a Teheran in Iran. Ciò ha infiammato la situazione in Medio Oriente, già surriscaldata dal conflitto tra Israele e Hamas che va avanti dal 7 ottobre dell'anno scorso.
L'escalation militare comincia a produrre i primi effetti economici: il petrolio va in rally salendo del 2,5%. Si temono conseguenze anche sulla logistica (i noli marittimi). Ribolle la situazione anche in Sahel: la crisi sudanese ha prodotto 10 milioni di sfollati, mentre in Mali la Wagner ha accusato ingenti perdite. Ci si interroga sugli scenari geopolitici: si va verso un mondo multipolare o unipolare? E cosa cambierebbe con la vittoria di Trump? E, invece, di Harris? Si prevede un blocco Russia-Cina-Iran?
Ne parliamo con Alberto Magnani, Il Sole24Ore, e Adriana Castagnoli, professoressa di Storia Contemporanea ed economica all'Università di Torino ed editorialista de Il Sole 24 ore,

Trump manda il Bitcoin alle stelle (ma è ancora sotto il record di marzo)

Effetto Trump sui Bitcoin: il prezzo tocca i 70mila dollari.Trump definisce la criptovaluta «una riserva strategica» e annuncia che gli Usa non ne venderanno. Anche Kamala Harris prova a seguirlo sulla stessa strada. "Se verrò eletto, sarà la politica della mia amministrazione mantenere il 100% di tutti i Bitcoin che il governo degli Stati Uniti attualmente possiede o acquisisce in futuro". Parola di Donald Trump, candidato repubblicano alle presidenziali statunitensi di novembre. In un ampio intervento a Nashville, dove nel fine settimana si è svolta la Bitcoin conference, il tycoon ha confermato il suo totale appoggio al protocollo gBitcoin e, in senso più lato, all industria delle criptovalute: «Faremo in modo che non dobbiate trasferire le vostre attività in Cina o altrove. L America sarà il luogo migliore per il mining di Bitcoin». Un cambio di opinione notevole. Cinque anni fa, in un tweet del 12 luglio 2019, scriveva che «il valore di Bitcoin e delle altre criptovalute è basato sul nulla». In questo momento gli Usa detengono un controvalore di oro di circa 600 miliardi di dollari mentre i 210mila Bitcoin in cassa, sequestrati dalle autorità giudiziarie nel corso del tempo, corrispondono agli attuali prezzi di mercato - poco sotto i 70mila dollari - a quasi 15 miliardi di dollari. Trump non ha fatto riferimento a un piano di accumulo futuro ma ci ha pensato la senatrice pro-cripto Cynthia Lummis che a Nashville ha annunciato che presenterà un disegno di legge per creare una riserva strategica di Bitcoin negli Stati Uniti con un piano di acquisti di 1 milione di Bitcoin negli anni. Nel frattempo il prezzo di Bitcoin conferma la sua elevata volatilità che è superiore al 40% (mentre quella dell indice S&P 500, per intenderci, misurata dall indice Vix ieri era a quota 16). Ieri si è spinto fino a 70mila dollari (non lontano dal massimo storico di 73.500 dello scorso marzo) per poi ripiegare poco sotto i 68mila. L attuale rimbalzo - rispetto ai minimi di 54mila di metà luglio - è però partito proprio nel giorno dell attentato a Trump. È quindi evidente che ci sia un legame, se non altro speculativo, tra il candidato pro-Bitcoin e l andamento della criptovaluta in questa fase. Va però detto che il software Bitcoin, che va avanti da 15 anni, nel suo percorso non ha bisogno di Trump. Ma probabilmente è Trump ad avere bisogno di Bitcoin e, soprattutto, del suo sempre più ampio elettorato. Uno studio commissionato da Coinbase e condotto da Morning Consult, indica che sono 67 milioni gli americani che hanno investito in Bitcoin o altre criptovalute, il 20% della popolazione. Le cripto quindi potrebbero giocare un ruolo importante per la definizione del 47esimo presidente Usa. Forse anche per questo, stando ad alcune indiscrezioni, la candidata democratica Kamala Harris starebbe provando a riallacciare i rapporti con le aziende Usa più importanti del settore, dall exchange Coinbase a Circle, la società che emette la stablecoin statunitense Usdc agganciata al dollaro e Ripple Labs, società che sviluppa soluzioni finanziarie utilizzando la blockchain. La Harris però ha deciso di non partecipare alla Bitcoin conference.
Ne parliamo con Vito Lops, Sole24Ore,

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A luglio l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, secondo le stime preliminari aumenta dello 0,5% su base mensile e dell'1,3% su base annua, da +0,8% del mese precedente. Lo rileva l'Istat spiegando che la risalita dell'inflazione si deve in primo luogo all'accelerazione su base tendenziale dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (da +3,5% a +11,3%) e all'attenuarsi della flessione degli energetici non regolamentati (da -10,3% a -6,1%).
Carrello della spesa. A luglio i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona (il cosiddetto carrello della spesa) rallentano su base tendenziale (da +1,2% a +0,8%), come anche quelli dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto (da +2,0% a +1,9%). L'inflazione è trainata dall'energia.
Ne parliamo con Pietro Reichlin, professore di Economia Politica all'Università LUISS di Roma,

Gli effetti economici dell'escalation in Medio Oriente

Ieri notte Israele ha prima ucciso Fuad Shukr, alto comandante di Hezbollah, a Beirut in Libano e poi Ismail Haniyeh, capo di Hamas, a Teheran in Iran. Ciò ha infiammato la situazione in Medio Oriente, già surriscaldata dal conflitto tra Israele e Hamas che va avanti dal 7 ottobre dell'anno scorso.
L'escalation militare comincia a produrre i primi effetti economici: il petrolio va in rally salendo del 2,5%. Si temono conseguenze anche sulla logistica (i noli marittimi). Ribolle la situazione anche in Sahel: la crisi sudanese ha prodotto 10 milioni di sfollati, mentre in Mali la Wagner ha accusato ingenti perdite. Ci si interroga sugli scenari geopolitici: si va verso un mondo multipolare o unipolare? E cosa cambierebbe con la vittoria di Trump? E, invece, di Harris? Si prevede un blocco Russia-Cina-Iran?
Ne parliamo con Alberto Magnani, Il Sole24Ore, e Adriana Castagnoli, professoressa di Storia Contemporanea ed economica all'Università di Torino ed editorialista de Il Sole 24 ore,

Trump manda il Bitcoin alle stelle (ma è ancora sotto il record di marzo)

Effetto Trump sui Bitcoin: il prezzo tocca i 70mila dollari.Trump definisce la criptovaluta «una riserva strategica» e annuncia che gli Usa non ne venderanno. Anche Kamala Harris prova a seguirlo sulla stessa strada. "Se verrò eletto, sarà la politica della mia amministrazione mantenere il 100% di tutti i Bitcoin che il governo degli Stati Uniti attualmente possiede o acquisisce in futuro". Parola di Donald Trump, candidato repubblicano alle presidenziali statunitensi di novembre. In un ampio intervento a Nashville, dove nel fine settimana si è svolta la Bitcoin conference, il tycoon ha confermato il suo totale appoggio al protocollo gBitcoin e, in senso più lato, all industria delle criptovalute: «Faremo in modo che non dobbiate trasferire le vostre attività in Cina o altrove. L America sarà il luogo migliore per il mining di Bitcoin». Un cambio di opinione notevole. Cinque anni fa, in un tweet del 12 luglio 2019, scriveva che «il valore di Bitcoin e delle altre criptovalute è basato sul nulla». In questo momento gli Usa detengono un controvalore di oro di circa 600 miliardi di dollari mentre i 210mila Bitcoin in cassa, sequestrati dalle autorità giudiziarie nel corso del tempo, corrispondono agli attuali prezzi di mercato - poco sotto i 70mila dollari - a quasi 15 miliardi di dollari. Trump non ha fatto riferimento a un piano di accumulo futuro ma ci ha pensato la senatrice pro-cripto Cynthia Lummis che a Nashville ha annunciato che presenterà un disegno di legge per creare una riserva strategica di Bitcoin negli Stati Uniti con un piano di acquisti di 1 milione di Bitcoin negli anni. Nel frattempo il prezzo di Bitcoin conferma la sua elevata volatilità che è superiore al 40% (mentre quella dell indice S&P 500, per intenderci, misurata dall indice Vix ieri era a quota 16). Ieri si è spinto fino a 70mila dollari (non lontano dal massimo storico di 73.500 dello scorso marzo) per poi ripiegare poco sotto i 68mila. L attuale rimbalzo - rispetto ai minimi di 54mila di metà luglio - è però partito proprio nel giorno dell attentato a Trump. È quindi evidente che ci sia un legame, se non altro speculativo, tra il candidato pro-Bitcoin e l andamento della criptovaluta in questa fase. Va però detto che il software Bitcoin, che va avanti da 15 anni, nel suo percorso non ha bisogno di Trump. Ma probabilmente è Trump ad avere bisogno di Bitcoin e, soprattutto, del suo sempre più ampio elettorato. Uno studio commissionato da Coinbase e condotto da Morning Consult, indica che sono 67 milioni gli americani che hanno investito in Bitcoin o altre criptovalute, il 20% della popolazione. Le cripto quindi potrebbero giocare un ruolo importante per la definizione del 47esimo presidente Usa. Forse anche per questo, stando ad alcune indiscrezioni, la candidata democratica Kamala Harris starebbe provando a riallacciare i rapporti con le aziende Usa più importanti del settore, dall exchange Coinbase a Circle, la società che emette la stablecoin statunitense Usdc agganciata al dollaro e Ripple Labs, società che sviluppa soluzioni finanziarie utilizzando la blockchain. La Harris però ha deciso di non partecipare alla Bitcoin conference.
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