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Terry Gibbs Plays Jewish Melodies in Jazztime

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Lo scorso anno ricorrevano i sessant'anni dalla registrazione (11 e 12 gennaio 1963) e dalla pubblicazione di Terry Gibbs Plays Jewish Melodies in Jazztime ("Terry Gibbs suona melodie ebraiche a tempo di jazz"), un album pionieristico, assieme a My Son the Jazz Drummer! di Shelly Manne (sottotitolo: Modern Jazz Versions of Jewish and Israeli Songs"), registrato meno di un mese prima (fra il 17 e il 20 dicembre 1962) e pure pubblicato nel '63. L'album di Gibbs anticipa di decenni la riscoperta del klezmer nel jazz e la rivendicazione di un'identità ebraica da parte dei musicisti dell'avanguardia jazzistica della generazione di Zorn, che sono fenomeni degli anni ottanta-novanta (sulla copertina del disco di Gibbs campeggiava una stella di Davide). Intanto Terry Gibbs è entrato nel suo centesimo anno: nell'ottobre scorso è arrivato alla veneranda età di 99 anni, ed è un altro motivo per festeggiarlo riconsiderando questo album. Nato nel 1924 in una famiglia di immigrati ebrei che avevano lasciato la Russia nei primi anni venti, Gibbs comincia a lavorare come vibrafonista dopo la seconda guerra mondiale, e a New York, suonando nei locali della 52esima Strada, assorbe il nuovo linguaggio del bebop, poi negli anni cinquanta si inserisce nel jazz della West Coast, costituisce una big band e si distingue come strumentista di livello ed esuberante. Altro non trascurabile motivo di interesse di questo album è la giovane pianista Alice Hagood: nata Alice McLeaod, tutti oggi la conosciamo come Alice Coltrane (e fu proprio Gibbs a presentarle il grande sassofonista).
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