Artwork

Contenuto fornito da [email protected] (RSI online) and RSI - Radiotelevisione svizzera. Tutti i contenuti dei podcast, inclusi episodi, grafica e descrizioni dei podcast, vengono caricati e forniti direttamente da [email protected] (RSI online) and RSI - Radiotelevisione svizzera o dal partner della piattaforma podcast. Se ritieni che qualcuno stia utilizzando la tua opera protetta da copyright senza la tua autorizzazione, puoi seguire la procedura descritta qui https://it.player.fm/legal.
Player FM - App Podcast
Vai offline con l'app Player FM !

Charlie Hebdo non è stato ucciso

23:45
 
Condividi
 

Manage episode 453859441 series 3008250
Contenuto fornito da [email protected] (RSI online) and RSI - Radiotelevisione svizzera. Tutti i contenuti dei podcast, inclusi episodi, grafica e descrizioni dei podcast, vengono caricati e forniti direttamente da [email protected] (RSI online) and RSI - Radiotelevisione svizzera o dal partner della piattaforma podcast. Se ritieni che qualcuno stia utilizzando la tua opera protetta da copyright senza la tua autorizzazione, puoi seguire la procedura descritta qui https://it.player.fm/legal.

®

“Cabu, Elsa Cayat, Charb, Honoré, Bernard Maris, Mustapha Ourrad, Tignous, Wolanski ci mancate”. Inizia così il libro Charlie Liberté, quasi un diario tra fotografie di redazione e vignette, da oggi nelle librerie francesi. Un libro per conservare la memoria della “loro gioia di essere liberi” che guida Charlie Hebdo ogni giorno, da quel 7 gennaio 2015 quando, in un minuto e quarantanove secondi, i fratelli jihadisti Cherif e Said Kouachi hanno assaltato armati la redazione del giornale satirico a Parigi, uccidendo 12 persone. Il 7 gennaio del 2015 per la prima volta in Francia, in un paese democratico, un giornale, Charlie Hebdo, è stato attaccato.

“È stato un attentato politico ma i terroristi non hanno ucciso Charlie Hebdo”, ribadisce a Parigi, dove lo incontriamo, il caporedattore Gérard Biard, scortato dalla polizia, sfuggito all’attentato perché quel 7 gennaio era a Londra. Il diritto alla caricatura e il diritto al blasfemo, intanto, sono messi in discussione. Dopo una polemica, nel 2019 The New York Times ha deciso di non pubblicare più caricature. Lo scorso anno la Danimarca ha reintrodotto il reato di blasfemia. Charlie Hebdo continua a difendere la libertà e laicità di pensiero, nonostante le minacce continuino, anche di morte, costretti a lavorare in una redazione segreta, che assomiglia a un bunker, protetta da 85 agenti di polizia e sei porte blindate.

L’attentato contro Charlie Hebdo rappresenta un fatto inedito e ha cambiato tutto, ha reso Charlie Hebdo “un simbolo della libertà di espressione e della lotta al terrorismo”, spiega Christian Delporte professore di Storia contemporanea all’Università di Versailles Saint-Quentin-en-Yvelines, specializzato in media, autore del libro Charlie Hebdo. La folle histoire d’un journal pas comme les autres (Flammarion, 2020).

Prima emissione: 5 dicembre 2024

  continue reading

54 episodi

Artwork
iconCondividi
 
Manage episode 453859441 series 3008250
Contenuto fornito da [email protected] (RSI online) and RSI - Radiotelevisione svizzera. Tutti i contenuti dei podcast, inclusi episodi, grafica e descrizioni dei podcast, vengono caricati e forniti direttamente da [email protected] (RSI online) and RSI - Radiotelevisione svizzera o dal partner della piattaforma podcast. Se ritieni che qualcuno stia utilizzando la tua opera protetta da copyright senza la tua autorizzazione, puoi seguire la procedura descritta qui https://it.player.fm/legal.

®

“Cabu, Elsa Cayat, Charb, Honoré, Bernard Maris, Mustapha Ourrad, Tignous, Wolanski ci mancate”. Inizia così il libro Charlie Liberté, quasi un diario tra fotografie di redazione e vignette, da oggi nelle librerie francesi. Un libro per conservare la memoria della “loro gioia di essere liberi” che guida Charlie Hebdo ogni giorno, da quel 7 gennaio 2015 quando, in un minuto e quarantanove secondi, i fratelli jihadisti Cherif e Said Kouachi hanno assaltato armati la redazione del giornale satirico a Parigi, uccidendo 12 persone. Il 7 gennaio del 2015 per la prima volta in Francia, in un paese democratico, un giornale, Charlie Hebdo, è stato attaccato.

“È stato un attentato politico ma i terroristi non hanno ucciso Charlie Hebdo”, ribadisce a Parigi, dove lo incontriamo, il caporedattore Gérard Biard, scortato dalla polizia, sfuggito all’attentato perché quel 7 gennaio era a Londra. Il diritto alla caricatura e il diritto al blasfemo, intanto, sono messi in discussione. Dopo una polemica, nel 2019 The New York Times ha deciso di non pubblicare più caricature. Lo scorso anno la Danimarca ha reintrodotto il reato di blasfemia. Charlie Hebdo continua a difendere la libertà e laicità di pensiero, nonostante le minacce continuino, anche di morte, costretti a lavorare in una redazione segreta, che assomiglia a un bunker, protetta da 85 agenti di polizia e sei porte blindate.

L’attentato contro Charlie Hebdo rappresenta un fatto inedito e ha cambiato tutto, ha reso Charlie Hebdo “un simbolo della libertà di espressione e della lotta al terrorismo”, spiega Christian Delporte professore di Storia contemporanea all’Università di Versailles Saint-Quentin-en-Yvelines, specializzato in media, autore del libro Charlie Hebdo. La folle histoire d’un journal pas comme les autres (Flammarion, 2020).

Prima emissione: 5 dicembre 2024

  continue reading

54 episodi

Tutti gli episodi

×
 
Loading …

Benvenuto su Player FM!

Player FM ricerca sul web podcast di alta qualità che tu possa goderti adesso. È la migliore app di podcast e funziona su Android, iPhone e web. Registrati per sincronizzare le iscrizioni su tutti i tuoi dispositivi.

 

Guida rapida

Ascolta questo spettacolo mentre esplori
Riproduci