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Com'è facile dimenticare la Giornata del ricordo
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In Italia ci sono 115 milioni di linee telefoniche, tra fisso e mobile, ma solo l'1% di queste è nella lista dei numeri protetti. Il resto è in balia di un telemarketing sempre più aggressivo, contro il quale però l'Unione europea sta ora pensando ad un rimedio – come spiega
Marco Menduni nell'articolo "Massacrati dalle telefonate dei call center? Ora l'Unione europea pensa a un prefisso unico per limitarle" (da La Stampa del 30 gennaio).
E' ora di rottamare il termine "sovrappeso"
Da qualche anno le ricerche sull'obesità e sui disturbi alimentarli hanno spostato l'attenzione dalla semplice valutazione del peso a quella dell'indice di massa corporea. Poiché è dimostrato che l'obesità addominale è più diffusa è più pericolosa rispetto all'aumento di peso corporeo, i ricercatori della University of Auckland propongono ora di trasferire la questione sul piano linguistico. Come raccontato nell'articolo "Perché rottamare il termine ‘sovrappeso'" (pubblicato il 2 febbraio sul sito Pagina 99), sostituire il termine "overweight" (sovrappeso) con "overfat" (ipergrasso) magari non renderebbe più felici i diretti interessati, ma permetterebbe di focalizzare l'attenzione su una patologia più pericolosa, quella appunto dell'obesità addominale.
I ricordi di Trieste nel secondo romanzo di Christophe Palomar
Il protagonista di "Lasciare Trieste" (Pendragon editore, 118 pagine, 13 euro), secondo romanzo di Christophe Palomar, è un uomo d'affari che arriva a Trieste per lavoro. Terra di letterati, crocevia di culture, fredda e avvolgente al tempo stesso, Trieste un po' alla volta affascina il protagonista che al momento di doverla lasciare ha la sensazione di essere sul punto di rinunciare ad un grande amore impossibile.
Com'è facile dimenticare la Giornata del ricordo
Parlare di Trieste significa anche rievocare le ferite del dopoguerra, il dramma delle foibe e dei 300 mila italiani costretti ad abbandonare le loro case. Per questo è stata istituita, con una legge del 2004, la Giornata del Ricordo, che ogni 10 febbraio commemora le vittime dei partigiani di Tito e l'esodo degli istriani nel secondo dopoguerra. Un evento che nonostante il nome, molti tendono a dimenticare, se non a contestare apertamente. In nome di un rancore mai sopito che ancora oggi tende a fare distinzioni tra le vittime di soprusi e a giustificare ogni forma di violenza, anche lo stupro di bambine, quando le vittime rappresentano il simbolo della parte cattiva nella guerra civile. Quest'anno le istituzioni hanno cercato di porre rimedio, riconoscendo in parte che in passato c'erano stati tentativi di strumentalizzazione e rimozione (anche se poi la Camera ha dato spazio a una conferenza della negazionista Alessandra Kersevan, deputata di Sel, che come sempre ha fatto capire che gli italiani in fondo in fondo se l'erano cercata). E anche quest'anno, come sempre, non sono mancate le polemiche. Il motivo del contendere questa volta è la serata commemorativa prevista per il 13 febbraio alla Palazzina Liberty di Milano, che è stata vivacemente contestata da Anita Pirovano, consigliere comunale del gruppo Sinistra per Milano, che ha definito "vicini all'ultradestra neofascista" i musicisti invitati per la serata. Al di là delle solite polemiche, sia a destra sia a sinistra, quello che si è perso di vista ancora una volta è il vero l'obiettivo della Giornata del Ricordo – come spiega Dino Messina nell'editoriale "Quell'imbarazzo sulle Foibe a Milano, figlio di una lunga rimozione" (dal Corriere della sera del 6 febbraio).
63 episodi
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Marco Menduni nell'articolo "Massacrati dalle telefonate dei call center? Ora l'Unione europea pensa a un prefisso unico per limitarle" (da La Stampa del 30 gennaio).
E' ora di rottamare il termine "sovrappeso"
Da qualche anno le ricerche sull'obesità e sui disturbi alimentarli hanno spostato l'attenzione dalla semplice valutazione del peso a quella dell'indice di massa corporea. Poiché è dimostrato che l'obesità addominale è più diffusa è più pericolosa rispetto all'aumento di peso corporeo, i ricercatori della University of Auckland propongono ora di trasferire la questione sul piano linguistico. Come raccontato nell'articolo "Perché rottamare il termine ‘sovrappeso'" (pubblicato il 2 febbraio sul sito Pagina 99), sostituire il termine "overweight" (sovrappeso) con "overfat" (ipergrasso) magari non renderebbe più felici i diretti interessati, ma permetterebbe di focalizzare l'attenzione su una patologia più pericolosa, quella appunto dell'obesità addominale.
I ricordi di Trieste nel secondo romanzo di Christophe Palomar
Il protagonista di "Lasciare Trieste" (Pendragon editore, 118 pagine, 13 euro), secondo romanzo di Christophe Palomar, è un uomo d'affari che arriva a Trieste per lavoro. Terra di letterati, crocevia di culture, fredda e avvolgente al tempo stesso, Trieste un po' alla volta affascina il protagonista che al momento di doverla lasciare ha la sensazione di essere sul punto di rinunciare ad un grande amore impossibile.
Com'è facile dimenticare la Giornata del ricordo
Parlare di Trieste significa anche rievocare le ferite del dopoguerra, il dramma delle foibe e dei 300 mila italiani costretti ad abbandonare le loro case. Per questo è stata istituita, con una legge del 2004, la Giornata del Ricordo, che ogni 10 febbraio commemora le vittime dei partigiani di Tito e l'esodo degli istriani nel secondo dopoguerra. Un evento che nonostante il nome, molti tendono a dimenticare, se non a contestare apertamente. In nome di un rancore mai sopito che ancora oggi tende a fare distinzioni tra le vittime di soprusi e a giustificare ogni forma di violenza, anche lo stupro di bambine, quando le vittime rappresentano il simbolo della parte cattiva nella guerra civile. Quest'anno le istituzioni hanno cercato di porre rimedio, riconoscendo in parte che in passato c'erano stati tentativi di strumentalizzazione e rimozione (anche se poi la Camera ha dato spazio a una conferenza della negazionista Alessandra Kersevan, deputata di Sel, che come sempre ha fatto capire che gli italiani in fondo in fondo se l'erano cercata). E anche quest'anno, come sempre, non sono mancate le polemiche. Il motivo del contendere questa volta è la serata commemorativa prevista per il 13 febbraio alla Palazzina Liberty di Milano, che è stata vivacemente contestata da Anita Pirovano, consigliere comunale del gruppo Sinistra per Milano, che ha definito "vicini all'ultradestra neofascista" i musicisti invitati per la serata. Al di là delle solite polemiche, sia a destra sia a sinistra, quello che si è perso di vista ancora una volta è il vero l'obiettivo della Giornata del Ricordo – come spiega Dino Messina nell'editoriale "Quell'imbarazzo sulle Foibe a Milano, figlio di una lunga rimozione" (dal Corriere della sera del 6 febbraio).
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